Alimentazione a scagliola

Ciao a tutti vorrei passare dal classico misto alla sola scagliola basterà secondo voi.

Non so per le specie che te allevi, ma secondo me sarebbe una dieta troppo povera

La scagliola è la regina dei semi che diamo ai nostri uccelli, molto nutriente e, il 55% del misto (da me composto) che uso è infatti composto da scagliola di primissima qualità: ma non credo che si possa basare una dieta (per quale periodo poi? muta? riproduzione? mantenimento?) alla sola e unica scagliola come seme.

Diciamo dopo la muta x il periodo invernale.

Giustamente ci siamo evoluti,adesso il mercato offre una svariata scelta di semi....io ricordo mio papà che allevava a sola scagliola,mela e pastone,se cosi si poteva chiamare,fatto con il pane....

Proprio in questo periodo di crisi si sente il bisogno di tornare all antico...il dubbio che ho è che i nostri ceppi non siano forti come quelli di un tempo...

ne conosco moltissimi che danno solo la scagliola ma non tutti confessano che oltre a quello danno altre cose tipo integratori vitamine ecc ecc quindi arrivati a quel punto non vedo dove c'è il risparmio un buon misto secondo me resta la cosa migliore per tutti poi ogniuno alleva come vuole l'importante è mettere in primo piano la salute dei soggetti

Intendiamoci, la scagliola è un seme importante nell'alimentazione dei nostri amici, ricchissimo di proteine, pertanto l'uso singolo andrebbe somministrato al massimo durante la muta e in estate.

Certo, come dice Lorenzo molti optano per dare solo scagliola e ridurre i semi grassi per evitare soggetti appesantiti, ma la soluzione in quel caso non sta nella dieta ma nel movimento.

Sono anni che lo dico, servono le VOLIERE in allevamento.

Io ho un amico che la usa solo d'inverno

che poi l'alimentazione non potrà mai essere uguale per tutti perchè c'è chi alleva all'interno chi all'esterno chi in voliera chi in gabbie da 40cm ecc ecc in base al locale al clima va valutata la miglior alimentazione

Lorenzo1989 ha scritto:che poi l'alimentazione non potrà mai essere uguale per tutti perchè c'è chi alleva all'interno chi all'esterno chi in voliera chi in gabbie da 40cm ecc ecc in base al locale al clima va valutata la miglior alimentazione

Ottima osservazione Lorenzo. L'alimentazione varia in base alla posizione geografica, ai locali d'allevamento e alla specie allevata. Inutile girarci intorno, non possiamo e non dobbiamo adottare dei cliché che possano andar bene ad altri ma a noi no.

Personalmente, mi piace parlare con una certa cognizione di causa, quindi premetto che gli studi alimentari sui nostri animali, sono sempre stati un po' blandi e risolutivi solo ai fini commerciali dalle aziende, pertanto noi allevatori al di là dell'etologia e della specie allevata, abbiamo cercato di sopperire tali problematiche addentrandoci nel campo dell'alimentazione zootecnica e umana.

Bisogna capire che i nostri uccelli hanno un metabolismo alto, quindi dei soggetti sani consumano un tot di nutrienti al giorno, soggetti stressati o altro (anche per mancanza di spazi idonei per il volo) potrebbero sopperire questa carenza consumando quel tanto quanto in più che finisce per appesantirli: e non parlo di sovrappeso come difetto, ma come ostacolo al benessere e ad una fertilità futura messa a rischio, e proiettata nella stagione cove. Cosa fare allora per godere di un ottimo management e perfezionarlo man mano?

Non è semplice, ma ritengo di dover partire seguendo un certo iter.

1 - Approfondire al massimo leggendo il più possibile e discutendo della specie allevata, guardando a volte anche ad altre.

2- Approfondire la conoscenza sull'alimentazione, umana ed animale. Non osservare solo cosa gli altri danno agli uccelli, ma valutare in che contesto essi nutrono i loro animali in quel determinato ambiente, e quanto è differente dal vostro.

3 - Migliorare i nostri allevamenti creando spazi idonei per il volo, magari a costo di ridurre il proprio allevamento se non ci sono idonei spazi, laddove certamente sia possibile.

4 - studiare un'alimentazione per ogni fase di vita: mantenimento, allevamento, muta. Monitorando costantemente i risultati, e annotando qualsiasi cambiamento anche a  lungo termine.


Io, credo che questi siano dei punti di riflessione che possono certamente aiutarci, innanzitutto a ragionare con la nostra testa, e sicuramente a sviluppare conoscenza in più e scaltrezza per ben alimentare i nostri amici.

sicuramente l'avrai detto, ma non mi ricordo....cosa allevi?

Isabella rossi,agata,rossi.rosso intenso
Phaeo rossi,rossi intensi,e 2 coppie di mosaico giallo

giancarlo scrivi qualcosa di più
dove li tieni
in che gabbie li tieni
sono dentro o fuori

Li tengo in un locale solo per loro
Ho una batteria di 8 gabbie della terrenziani.

Io do solo scagliola e a parte aggiungo quotidianamente una linguetta per coppia di perilla con un po di girasole piccolo e pastone ricetta Monopoli....durante la riproduzione e per tutta la durata della muta fornisco geminati e piselli...allevo sia all'interno che all'esterno

puoi prendere un buon misto già pronto e allungarlo con la scagliola.....tipo 60% misto 40% scagliola
o se no ti fai un misto te, ti prendi i semi a parte e te lo crei, io appena finisco il misto che ho me lo faccio
70% scagliola
20% ravizzone
10% di perilla niger lino

Io dico la mia ......chiaramente dettata dall'esperienza personale e diretta.
Da gennaio scorso utilizzo solo scagliola, non ho trovato nessuna difficoltà nel farli abituare al nuovo pasto. La qualità dei semi è indiscussa, acquisto la confezione da 25 Kg dell' ORNITALIA. Mangiare che sostituisco ogni due giorni .... poco polveri presenti! E' chiaro che nel periodo della riproduzione integro con pastone secco e altri semi (germinati) MA RIGOROSAMENTE serviti a parte !!

ciao michele anche tu sei passato alla sola scagliola? come mai questa scelta

Infatti Michele, come mai ?   

prima di tutto dettata da un allevatore da dove acquistai una decina di soggetti già abituati ...e successivamente completai tutto l'allevamento a sola scagliola, con tanti vantaggi, a mio parere, anche quelli di tempo e denaro

ma ripeto !!! è già passato del tempo quasi 8 mesi

quali sono i vantaggi che hai visto michele

Meno enteriti sicuramente causate da semi vecchi spesso immessi nei misti commerciali; come niger, ravizzone e colza ad esempio: semi che vengono prodotti e non sempre smaltiti nell'arco dell'annata da parte delle aziende per la loro 'bassa' richiesta nella piccola percentuale presente nei misti dei canarini.

Se mi è permesso, vorrei come consigliato da Andrea in precedenza, sottolineare il suo intervento rigirandovi nuovamente il suo consiglio, ma con l'aggiunta di testare i succitati semi a parte, facendo delle vere e proprie 'prove di germinabilità', certamente atte a confermare la freschezza dei medesimi.

Pertanto, prima di acquistare grosse quantità di semi, compratene giusto un 100 gr per sincerarvi della loro freschezza.

Sono piccole accortezze, che non guastano mai e prevengono spesso delle problematiche a noi irritanti.

Questo e quanto.

Sicuramente ottimo seme, ma per Psittacidi mi pare una dieta scarna, sicuramente per Canarini e Cardellini non'e così

in natura non ho mai visto un uccello mangiare un unico semi però ragazzi