Peperoncino di Cayenna? Sì, diamolo in allevamento.

Tra i componenti del peperoncino si annoverano flavonoidi e capsaicinoidi, che hanno un effetto antibatterico assicurando un ulteriore sicurezza per quel che riguarda il nostro allevamento e le cure naturali. I peperoncini sono ricchi in vitamina C ed hanno un forte potere antiossidante.

Inoltre, il peperoncino si è dimostrato utile nel favorire la digestione. Queste virtù sono dovute principalmente alla capsaicina, in grado di aumentare la secrezione di muco e di succhi gastrici.
In ultimo il peperoncino stimolando la peristalsi intestinale favorisce il transito e l'evacuazione, il più rapido passaggio intestinale in sinergia col potere antibatterico ed antimicotico evita la fermentazione e la formazione di gas intestinali e di tossine, particolarmente le tossine della candida albicans.
Gli uccelli, al contrario dei mammiferi, non sono sensibili alla capsaicina, poiché questa sostanza agisce su uno specifico recettore nervoso che gli uccelli non possiedono (non avvertono il piccante). A ragione di ciò i peperoncini costituiscono il cibo preferito di molti volatili; essi costituiscono infatti una fonte di vitamina C e carotene, necessari agli uccelli soprattutto durante la muta del piumaggio. In cambio gli uccelli spargono i semi della pianta sia mentre consumano i frutti, sia attraverso le feci, poiché questi semi riescono a oltrepassare l'apparato digerente inalterati.




Oltre a essere apprezzato in cucina e sfruttato per le sue proprietà terapeutiche, il peperoncino è anche una bella pianta ornamentale. Vediamo come seminarlo.
Il peperoncino è un arbusto che può raggiungere i 50-80 cm di altezza, con fiori dai petali bianchi, che compaiono in estate.
I frutti sono vere e proprie bacche e si raccolgono tra la fine dell'estate e l'inizio dell'autunno quando la pianta perde le foglie.
Il periodo consigliato per la semina è tra la fine di gennaio e gli inizi di marzo.
Acquista i semi e procurati un vaso di almeno 10 cm di profondità.
A questo punto, prepara il substrato da utilizzare, che deve essere a base di terriccio per piante fiorite, meglio se con l'aggiunta di letame maturo.
Interra, quindi, i semi delicatamente, alla profondità di circa un centimetro.
Poi, inumidisci la terra facendo attenzione che l'acqua penetri in profondità nel contenitore, senza formare stagni.
Tieni il vaso in casa, in un punto tiepido e luminoso, oppure, se vuoi metterlo sul balcone, sistemalo in una miniserra.
La germinazione avviene nel giro di 15-30 giorni; quando vedi che le piantine hanno raggiunto l'altezza di 10 cm, trapiantale in piena terra o in un vaso dal diametro superiore ai 20 cm.
Da questo momento, le piante vanno tenute all'aperto, possibilmente al sole.
Ora vediamo le cure da adottare per la pianta del peperoncino.

La pianta del peperoncino è una pianta robusta e non necessita di trattamenti particolari.
Annaffiala quanto basta: la terra non deve restare secca, ma senza esagerare.
Se desideri che i frutti diventino più piccanti, bagnala un pò meno, sia come frequenza sia come quantità.
Non occorre concimare.
Infine, raccogli i frutti maturi senza strapparli, ma tagliando il piccolo con le forbici.


Info alla notizia sulla coltivazione (clicca qui)

Molto bene, io lo uso da un paio di anni e devo dire che lo mangiano volentieri, era suggerito da un allevatore Romano di Agapornis

Graziano73 ha scritto:Molto bene, io lo uso da un paio di anni e devo dire che lo mangiano volentieri, era suggerito da un allevatore Romano di Agapornis

Scoperto anni fa da alcuni allevatori Inglesi, questo tipo qui (Il Cayenna) lo coltivo personalmente anche per me e nelle gabbie non manca mai, fresco o secco che sia.

. non lo avrei mai creduto possibile!!!

Ciao Splangle76 ma il classico peperoncino ai canarini lo posso dare fresco o anche secco? intero oppure romperlo lasciandoci i semini e con
quale frequenza 1 volta al mese ? o non c'e regola fissa l'ho letto piu' volte ma non ho mai prvato x paura ho sempre pensato facesse male ma se dici cosi' vorrei provare ma gari lo somministro ai 3 maschi alle coppie con uova mi conviene di no? sinceramente avrei paura
chissa' forse perche' e' piccante cmq grazie x l'info by

Io preferisco darli fresco, secco ho paura che faccia muffe

Ragazzi ma qualcuno ha gia' esperienza coi canarini?

francoma ha scritto:Ciao Splangle76 ma il classico peperoncino ai canarini lo posso dare fresco o anche secco? intero oppure romperlo lasciandoci i semini e con
quale frequenza 1 volta al mese ? o non c'e regola fissa l'ho letto piu' volte ma non ho mai prvato x paura ho sempre pensato facesse male ma se dici cosi' vorrei provare ma gari lo somministro ai 3 maschi alle coppie con uova mi conviene di no? sinceramente avrei paura
chissa' forse perche' e' piccante cmq grazie x l'info by

Sia fresco che secco, sia intero che addirittura in polvere, comprato macinato da spargere nel pastoncino. Lo puoi dare praticamente sempre se allevi ondulati o animali in la cui colorazione della piuma durante la muta non subisce influenze da carotenoidi, come nei canarini ad esempio; basta in quel caso usarlo durante l'allevamento sospendendolo prima dell'inizio muta.

P.S. Tranquillo Franco, che loro il "piccante" non lo avvertono, come ho scritto non possiedono i ricettori nervosi che abbiamo noi esseri umani.

i miei inseparabili ne vanno matti

Grazie x l'info c'e' sempre da imparare GRAZIEEEEE

qui da noi va molto la piantina del "diavolicchio" ... na cosa da paura!

Grazie Spangle, in famiglia lo usiamo spesso in cucina......provero a somministrarlo ai miei soggetti

Ecco lo sapevo che io no lo potevo dare ai miei

corri il rischio che ti diventano rossi Michele [Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]

paciok canarino ha scritto:Ecco lo sapevo che io no lo potevo dare ai miei

Magari non durante la muta, ma in allevamento sì.

va bene solo la varità Cayenna, oppure si può dare anche altre varietà di peperoncino, tipo habanero?