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L'alimentazione degli uccelli
Pagina 1 di 1
L'alimentazione degli uccelli
L’ALIMENTAZIONE DEGLI UCCELLI
con il metodo del Rapporto Nutritivo ed i Valori Nutrizionali utili
a cura di Biagio D’Amore
Introduzione
-L’Alimentazione rappresenta uno degli aspetti più interessanti e più importanti, sotto ogni punto di vista ;
influisce sullo stato sanitario dell’individuo e quindi, su tutti gli uccelli allevati in ambiente domestico, perché é,
senza dubbio, lo strumento capace di assicurare le condizioni adatte a garantire all’organismo una valida
resistenza all’azione patogena dei batteri e dei virus.
-L’Alimentazione ha due scopi :
- Fornire energia calorica e meccanica (scopo energetico).
- Fornire materiale atto all’accrescimento corporeo ed alla reintegrazione della sostanza vivente usurata (scopo
plastico).
Per mantenere costante la temperatura corporea e per il lavoro dei muscoli un animale ha bisogno di Calorie.
Queste Calorie sono contenute allo stato potenziale negli alimenti, ed è indifferente che provengano dagli zuccheri,
dai grassi o dalle proteine, poiché tutti questi “combustibili” finiscono nella stessa catena enzimatica finale che libera
energia, acqua ed anidride carbonica.
I tessuti animali sono costituiti da proteine.
Qualunque animale può sopravvivere se alimentato con sole proteine; non può invece, se alimentato con qualsivoglia
zucchero o grasso in assenza di proteine.
I risultati che ci interessano sono:
Sviluppo corporeo (peso)
Fecondità
N° di uova deposte e % di schiusa
N° di nati per nidiata
% dei sopravvissuti
Questi risultati dipendono:
Dall’alimentazione per circa il 50%
Dal patrimonio ereditario per circa il 25-30%
Dall’ambiente(locale di allevamento, temperatura, umidità, luce, ecc.) per circa il 20-25%
Il metabolismo degli uccelli è molto veloce ed elevati sono i consumi di energia, in rapporto al peso ridotto.
L’allevatore che crede di risparmiare, offrendo alimenti scadenti per qualità e in quantitativi insufficienti, fa male i
propri calcoli:
* Se così agisce spende molto di più, se si quantificano economicamente le scarse produzioni, le alte mortalità, i
pochi nati, le debolezze, le spese per acquisto di farmaci, le perdite di tempo per combattere le malattie, ecc.
Una inadeguata alimentazione riduce le capacità di difesa dell’organismo nei confronti di agenti patogeni.*
Esempio: Le ricerche hanno dimostrato che la produzione di anticorpi di un organismo e, quindi, il suo grado di
resistenza agli attacchi dei patogeni, è legata alla quantità di proteine nella razione.
In relazione a quanto detto, è indispensabile operare con raziocinio, adottare un piano alimentare di valenza
scientifica al fine di utilizzare alimenti specifici, bilanciati, cioè capaci di soddisfare, sia dal punto di vista
quantitativo che qualitativo, ogni fabbisogno nutritivo nelle più significative fasi fisiologiche degli uccelli:
M A N T E N I M E N T O
R I P R O D U Z I O N E
M U T A
2
Gli uccelli, nella scelta del cibo, si avvalgono quasi esclusivamente della vista : mangiano, come si suole dire,
con gli occhi.
L’odorato ed il gusto hanno un ruolo del tutto marginale, considerata anche la rapidità con la quale gli alimenti
passano dal cavo orale al gozzo.
Nella cavità orale, sono presenti numerose ghiandole preposte alla secrezione della saliva. Molto esigua,
invece, è la presenza delle papille gustative che, secondo gli studiosi, nei granivori, non raggiungono la ventina.
Pertanto, la percezione della forma, della grandezza e del colore riveste un’importanza rilevante nella scelta
degli alimenti.
Dagli studi effettuati sui comportamenti alimentari degli uccelli in cattività è emerso che :
-se un uccello può scegliere tra più mangimi dall’aspetto esteriore simile, consuma quasi esclusivamente
quello o quelli che conosce, che ha già mangiato in precedenza.
Si evince che le “ abitudini alimentari “ giocano un ruolo molto importante per quanto attiene la cosiddetta
“appetibilità “, termine a cui vengono attribuiti significati troppo ampi, esagerati e, spesso, irreali.
L’ appetibilità , letteralmente, è la qualità che rende desiderabile qualcosa attraendo i sensi e l’immagina-zione.
Nel parlare corrente degli ornitofili, specialmente quando viene fatto riferimento all’alimentazione, detto
termine viene usato per indicare l’indice di gradimento che un uccello attribuisce agli alimenti.
L’Alimentazione degli uccelli - Introduzione
Gli uccelli granivori, per ragioni di carattere genetico/abitudinario, accordano una preferenza assoluta ai semi
rispetto ai mangimi sostitutivi ed integrativi molto importanti (ad es.: i pastoncini) .
L’eccessiva affezione e le incredibili attenzioni riservate dagli ornicoltori ai propri uccelli, ed il
comprensibile attaccamento alle loro convinzioni ed a tutto ciò che è noto e consolidato generano ed
alimentano impulsi oltremodo protettivi.
TALI CONDIZIONI OSTACOLANO L’ADOZIONE DI METODI RAZIONALI, NECESSARI PER
MIGLIORARE LE ABITUDINI ALIMENTARI DEGLI UCCELLI CHE ALLEVIAMO !
NOZIONI GENERALI
La parte vivente di cui sono formati tutti gli organi-smi, è costituita solo da proteine.
Negli animali il grasso contribuisce a modellare il loro corpo e, insieme agli zuccheri, costituisce una riserva
di energia.
Zuccheri, grassi, proteine, ormoni, vitamine, sali e pochi altri composti costituiscono le basi chimiche della
vita.
Per formare le proteine, gli zuccheri ed i grassi non servono, perché non contengono gli aminoacidi che
invece sono i soli capaci di farlo.
P R O T E I N E o protidi :
-sostanze dotate del massimo potere nutriente ;
-di origine animale ( per es.: caseina del latte) ;
-di origine vegetale ( per es.: germe di grano ) ;
-semplici, che per scissione danno solo aminoacidi
( per es.: bianco dell’uovo) ;
-coniugate, che per scissione danno aminoacidi ed altre sostanze ( per es.: tuorlo dell’uovo, la caseina ).
G R A S S I o lipidi :
-di origine animale o vegetale ;
-la loro digeribilità è in genere abbastanza elevata, ma dipende dalla loro percentuale nella miscela ;
-massimo il 7 % , se superiore il mangime ingerito viene più difficilmente digerito.
C A R B O I D R A T I o glucidi , glicidi, idrati di Carbonio (zuccheri), estrattivi inazotati:
- fonte primaria di energia;
-sostanze organiche più comuni nelle piante che negli animali ;
-monosaccaridi o zuccheri semplici : glucosio(uva,sangue), fruttosio(frutta) e galattosio ;
-disaccaridi : saccarosio, maltosio, lattosio;
-polisaccaridi : amido(semi, vegetali), cellulosa(piante).
F I B R A grezza :
-scheletro di sostegno presente all’interno dei cereali, legumi, semi, frutta, ecc.
Possono essere:
-solubili ( presenti nella frutta e verdura )
-insolubili ( cellulosa o un polisaccaride simile)
3
SEMI FARINACEI : S c a g l i o l a
VALORI NUTRIZIONALI MEDI (parte utile)
Proteine
%
Grassi
%
Carboidrati
%
Fibra
%
Ceneri
%
% della
sostanza t.q.
Grezze 15
Diger. 13
Grezze 5
Diger. 4
Grezze 54
Diger. 50
Grezze 7
Diger. 4
Grez. 6 Calcio = 0,05
Fosforo = 0,30
Metionina = 0,23
Lisina = 0,25
SEMI FARINACEI : M i g l i o
VALORI NUTRIZIONALI MEDI (parte utile)
Proteine
%
Grassi
%
Carboidrati
%
Fibra
%
Ceneri
%
% della
sostanza t.q.
Grezze 12
Diger. 8
Grezze 4
Diger. 3
Grezze 60
Diger. 52
Grezze 9
Diger. 3
Grez. 4 Calcio = 0,05
Fosforo = 0,30
Metionina = 0,15
Lisina = 0,30
SEMI FARINACEI : P a n i c o
VALORI NUTRIZIONALI MEDI (parte utile)
Proteine
%
Grassi
%
Carboidrati
%
Fibra
%
Ceneri
%
% della
sostanza t.q.
Grezze 11
Diger. 8
Grezze 4
Diger. 3
Grezze 59
Diger. 53
Grezze 11
Diger. 4
Grez. 3 Calcio = 0,03
Fosforo = 0,25
Metionina = 0,20
Lisina = 0,28
SEMI FARINACEI : A v e n a d e c o r t i c a t a
VALORI NUTRIZIONALI MEDI (parte utile)
Proteine
%
Grassi
%
Carboidrati
%
Fibra
%
Ceneri
%
% della
sostanza t. q.
Grezze 16
Diger. 14
Grezze 7
Diger. 6
Grezze 65
Diger. 64
Grezze 3
Diger. 2
Grez. 2 Calcio = 0,08
Fosforo = 0,46
Metionina = 0,23
Lisina = 0,60
4
SEMI OLEOSI : N i g e r
VALORI NUTRIZIONALI MEDI (parte utile)
Proteine
%
Grassi
%
Carboidrati
%
Fibra
%
Ceneri
%
% della
sostanza t. q.
Grezze 20
Diger. 17
Grezze 35
Diger. 30
Grezze 17
Diger. 9
Grezze 13
Diger. 8
Grez. 4 Calcio = 0,23
Fosforo = 0,55
Metionina = 0,35
Lisina = 0,75
SEMI OLEOSI : R a v i z z o n e
VALORI NUTRIZIONALI MEDI (parte utile)
Proteine
%
Grassi
%
Carboidrati
%
Fibra
%
Ceneri
%
% della
sostanza t.q.
Grezze 19
Diger. 15
Grezze 46
Diger. 35
Grezze 15
Diger. 9
Grezze 12
Diger. 6
Grez. 5 Calcio = 0,28
Fosforo = 0,40
Metionina = 0,29
Lisina = 0,70
SEMI OLEOSI : L i n o
VALORI NUTRIZIONALI MEDI (parte utile)
Proteine
%
Grassi
%
Carboidrati
%
Fibra
%
Ceneri
%
% della
sostanza t.q.
Grezze 24
Diger. 20
Grezze 37
Diger. 28
Grezze 24
Diger. 13
Grezze 6
Diger. 3
Grez. 5 Calcio = 0,25
Fosforo = 0,60
Metionina = 0,40
Lisina = 0,90
5
SEMI OLEOSI : C a n a p a
VALORI NUTRIZIONALI MEDI (parte utile)
Proteine
%
Grassi
%
Carboidrati
%
Fibra
%
Ceneri
%
% della
sostanza t. q.
Grezze 20
Diger. 18
Grezze 28
Diger. 17
Grezze 26
Diger. 15
Grezze 18
Diger. 1,5
Grez. 7 Calcio = 0,25
Fosforo = 0,43
SEMI OLEOSI : P e r i l l a
VALORI NUTRIZIONALI MEDI (parte utile)
Proteine
%
Grassi
%
Carboidrati
%
Fibra
%
Ceneri
%
Grezze 23
Diger. 19
Grezze 43
Diger. 34
Grezze 10,6
Diger. 8,7
Grezze 14
Diger. 1,6
Grez. 4,5
Rapporto Nutritivo ( R.N. )
Il rapporto nutritivo o relazione nutritiva R.N. individua il rapporto che passa fra il contenuto dei carboidrati,
dei grassi, della fibra ed il contenuto in proteine presenti in un dato alimento :
R.N.= % Carboidrati dig. + (% Grassi dig. x 2,25 )+ % Fibra grez.
% Proteine digeribili
La relazione nutritiva di un mangime in genere è definita:
S T R E T T A se R.N. = 2 - 3
L A R G A se R.N. = 4 - 5
L A R G H I S S I M A se R.N. = 6 - 8
Risulta evidente che quanto più stretto è il valore di R.N. , tanto più alta è la percentuale di proteina presente
nell’alimento.
Da vari studi condotti da zoologi, orientativamente il valore da rispettare nelle varie fasi di vita di un uccello in
cattività è il seguente:
-A c c o p p i a m e n t o RN = 6
-D e p o s i z i o n e RN = 4
-S v i l u p p o RN = 3
-M u t a RN = 3,5
6
Rapporto Nutritivo ( R.N. )
SEMI Carboidr.
dig.
%
Grassi
dig.
%
Fibre
dig.
%
Proteine
dig.
%
Rap.Nut.
R.N.
Scagliola 50 4 4 13 4,85
Panico 53 3 4 8 8,00
Avena 64 6 2 14 5,70
Niger 9 30 8 17 5,00
Ravizzone 9 35 6 15 6,25
Lino 13 28 3 20 3,95
Canapa 15 17 1,5 18 3,05
Valore Biologico ( V.B. )
Valore Biologico delle sostanze proteiche
Per valore biologico si intende “ la capacità che ha una proteina di convertirsi in carne per l’accrescimento e di
assicurare l’equilibrio azotato dell’organismo ”.
Ogni proteina ha, pertanto, un proprio V.B. dipendente dalla presenza e contenuto di aminoacidi essenziali.
Inoltre, la presenza in una proteina di un aminoacido essenziale in quantità inferiore al minimo indispen-sabile,
costituisce un “ fattore limitante “ del Valore Biologico (o valore nutritivo) di quella proteina, in quanto riduce
sensibilmente la possibilità di utiliz-zazione di tutti gli altri aminoacidi.
Nei semi c’è carenza di alcuni aminoacidi essenziali
In genere in tutti i semi riscontriamo, purtroppo, la carenza di alcuni aminoacidi essenziali, fra cui la
Lisina e la Metionina, a discapito del V.B. che è basso nei confronti delle proteine di origine animale, dove
tutti gli aminoacidi indispensabili sono presenti ed in giusto equilibrio.
A titolo dimostrativo si riporta la seguente tabella dove risulta quanto sopra detto
Aminoacidi Cerali/Semi
( media)
Mangimi animali
( media )
Uovo
Arginina 4,4 6 6,5
Istidina 2,0 3,5 2,5
Lisina 3,0 7,9 7,5
Tirosina 4,5 4,0 4,5
Triptofano 1,0 1,5 1,5
Fenilananina 5,5 5,5 6,3
Cistina 1,5 1,5 2,5
Metionina 2,1 3,2 4,5
Treanina 3,4 4,5 5,0
Leucina 7,0 9,2 9,2
Isoleucina 4,1 4,9 8,0
Valina 5,0 6,8 7,5
7
Per ovviare a questa carenza bisognerà integrare la dieta a base di semi, specie nel periodo riproduttivo, con
pastoncini in cui è presente qualche prodotto di origine animale, come caseina, uova, ecc. che hanno un elevato
contenuto dei sopra citati aminoacidi.
Si riportano di seguito alcuni dati del V.B. di alcune proteine nei riguardi dell’accrescimento corporeo
dei volatili in genere :
Uovo = 96 Caseina = 75 Avena = 70 Germe di grano = 78 Mais = 60
V.B. = 96 vuol dire che il 96% dell’azoto contenuto nella proteina dell’uovo viene impiegato
dall’organismo per la sintesi delle proteine cellulari e quindi per l’accrescimento.
Miscele di semi con R.N. ottimale
Esempio di dosaggio – Premessa
Gli elementi di giudizio che dobbiamo prendere in considerazione ogni qualvolta che vogliamo definire le
proprietà dietetiche di un mangime in genere, sono i seguenti:
Composizione chimica
Digeribilità
Relazione Nutritiva
Valore Biologico delle sostanze proteiche
Contenuto in vitamine e sali minerali
Appetibilità
Freschezza e conservabilità
Il primo elemento di giudizio, “composizione chimica ”, sta alla base nella fase di studio di una miscela di semi
destinata ad alimentare gli uccelli in un determinato periodo dell’anno.
Composizione chimica : si intende umidità, proteina grezza, grassi, fibra grezza, carboidrati e ceneri di un
alimento.
Passiamo ora a fare un esempio di dosaggio e quindi di calcolo delle percentuali dei principi attivi relativi ad
una miscela di base, considerando di impiegare semi farinacei e semi oleosi nelle percentuali rispettivamente
del 70-80% e del 20-30%
S E M I PROTEINE
digeribili
CARBOIDRATI
digeribili
GRASSI
digeribili
FIBRA GREZ.
digeribili
T i p o gr. % gr. % gr. % gr. % gr.
Scagliola 600 13 78 50 300 4 24 4 24
Avena 100 14 14 64 64 6 6 2 2
Niger 100 17 17 9 9 30 30 8 8
Lino 100 20 20 13 13 28 28 3 3
Canapa 100 18 18 15 15 17 17 1,5 1,5
TOTALI
(gr.)
1000 147 401 105 38,5
Percentuale % 14,7 40,1 10,5 3,85
Calcoliamo il Rapporto Nutritivo:
R.N. = % Carboidrati dig.+ (% Grassi dig. x 2,25 )+ Fibra grez.dig.
% Proteine dig.
= 40 + (10,5 x 2,25) + 3,85 = 40 + 23,63 + 3,85 = 67,48 = 4,59 = 4,6
14,7 14,7 14,7
8
Ricordiamo che:
R.N. = 2 – 3 “stretto” ( sviluppo )
R.N. = 4 – 5 “largo” ( deposizione )
R.N. = 6 – 8 “larghissimo” ( accoppiamento )
R.N. = 3,5 ( muta )
Quanto più piccolo è il valore di R.N. , tanto è più alta la % di proteina.
Una miscela di semi ben bilanciata nei suoi valori nutritivi si mantiene normalmente intorno ai seguenti valori
medi grezzi:
PROTEINE : 13 – 15 %
CARBOIDRATI : 40 – 50 %
GRASSI : 5 – 12 %
FIBRA : 4 – 7 %
Però, con queste % non verrà mai raggiunto un R.N. pari a 2 - 3 (sviluppo), bensì oscillante intorno al valore di 4 – 5 (deposizione).
_________________
Davide Caruso
con il metodo del Rapporto Nutritivo ed i Valori Nutrizionali utili
a cura di Biagio D’Amore
Introduzione
-L’Alimentazione rappresenta uno degli aspetti più interessanti e più importanti, sotto ogni punto di vista ;
influisce sullo stato sanitario dell’individuo e quindi, su tutti gli uccelli allevati in ambiente domestico, perché é,
senza dubbio, lo strumento capace di assicurare le condizioni adatte a garantire all’organismo una valida
resistenza all’azione patogena dei batteri e dei virus.
-L’Alimentazione ha due scopi :
- Fornire energia calorica e meccanica (scopo energetico).
- Fornire materiale atto all’accrescimento corporeo ed alla reintegrazione della sostanza vivente usurata (scopo
plastico).
Per mantenere costante la temperatura corporea e per il lavoro dei muscoli un animale ha bisogno di Calorie.
Queste Calorie sono contenute allo stato potenziale negli alimenti, ed è indifferente che provengano dagli zuccheri,
dai grassi o dalle proteine, poiché tutti questi “combustibili” finiscono nella stessa catena enzimatica finale che libera
energia, acqua ed anidride carbonica.
I tessuti animali sono costituiti da proteine.
Qualunque animale può sopravvivere se alimentato con sole proteine; non può invece, se alimentato con qualsivoglia
zucchero o grasso in assenza di proteine.
I risultati che ci interessano sono:
Sviluppo corporeo (peso)
Fecondità
N° di uova deposte e % di schiusa
N° di nati per nidiata
% dei sopravvissuti
Questi risultati dipendono:
Dall’alimentazione per circa il 50%
Dal patrimonio ereditario per circa il 25-30%
Dall’ambiente(locale di allevamento, temperatura, umidità, luce, ecc.) per circa il 20-25%
Il metabolismo degli uccelli è molto veloce ed elevati sono i consumi di energia, in rapporto al peso ridotto.
L’allevatore che crede di risparmiare, offrendo alimenti scadenti per qualità e in quantitativi insufficienti, fa male i
propri calcoli:
* Se così agisce spende molto di più, se si quantificano economicamente le scarse produzioni, le alte mortalità, i
pochi nati, le debolezze, le spese per acquisto di farmaci, le perdite di tempo per combattere le malattie, ecc.
Una inadeguata alimentazione riduce le capacità di difesa dell’organismo nei confronti di agenti patogeni.*
Esempio: Le ricerche hanno dimostrato che la produzione di anticorpi di un organismo e, quindi, il suo grado di
resistenza agli attacchi dei patogeni, è legata alla quantità di proteine nella razione.
In relazione a quanto detto, è indispensabile operare con raziocinio, adottare un piano alimentare di valenza
scientifica al fine di utilizzare alimenti specifici, bilanciati, cioè capaci di soddisfare, sia dal punto di vista
quantitativo che qualitativo, ogni fabbisogno nutritivo nelle più significative fasi fisiologiche degli uccelli:
M A N T E N I M E N T O
R I P R O D U Z I O N E
M U T A
2
Gli uccelli, nella scelta del cibo, si avvalgono quasi esclusivamente della vista : mangiano, come si suole dire,
con gli occhi.
L’odorato ed il gusto hanno un ruolo del tutto marginale, considerata anche la rapidità con la quale gli alimenti
passano dal cavo orale al gozzo.
Nella cavità orale, sono presenti numerose ghiandole preposte alla secrezione della saliva. Molto esigua,
invece, è la presenza delle papille gustative che, secondo gli studiosi, nei granivori, non raggiungono la ventina.
Pertanto, la percezione della forma, della grandezza e del colore riveste un’importanza rilevante nella scelta
degli alimenti.
Dagli studi effettuati sui comportamenti alimentari degli uccelli in cattività è emerso che :
-se un uccello può scegliere tra più mangimi dall’aspetto esteriore simile, consuma quasi esclusivamente
quello o quelli che conosce, che ha già mangiato in precedenza.
Si evince che le “ abitudini alimentari “ giocano un ruolo molto importante per quanto attiene la cosiddetta
“appetibilità “, termine a cui vengono attribuiti significati troppo ampi, esagerati e, spesso, irreali.
L’ appetibilità , letteralmente, è la qualità che rende desiderabile qualcosa attraendo i sensi e l’immagina-zione.
Nel parlare corrente degli ornitofili, specialmente quando viene fatto riferimento all’alimentazione, detto
termine viene usato per indicare l’indice di gradimento che un uccello attribuisce agli alimenti.
L’Alimentazione degli uccelli - Introduzione
Gli uccelli granivori, per ragioni di carattere genetico/abitudinario, accordano una preferenza assoluta ai semi
rispetto ai mangimi sostitutivi ed integrativi molto importanti (ad es.: i pastoncini) .
L’eccessiva affezione e le incredibili attenzioni riservate dagli ornicoltori ai propri uccelli, ed il
comprensibile attaccamento alle loro convinzioni ed a tutto ciò che è noto e consolidato generano ed
alimentano impulsi oltremodo protettivi.
TALI CONDIZIONI OSTACOLANO L’ADOZIONE DI METODI RAZIONALI, NECESSARI PER
MIGLIORARE LE ABITUDINI ALIMENTARI DEGLI UCCELLI CHE ALLEVIAMO !
NOZIONI GENERALI
La parte vivente di cui sono formati tutti gli organi-smi, è costituita solo da proteine.
Negli animali il grasso contribuisce a modellare il loro corpo e, insieme agli zuccheri, costituisce una riserva
di energia.
Zuccheri, grassi, proteine, ormoni, vitamine, sali e pochi altri composti costituiscono le basi chimiche della
vita.
Per formare le proteine, gli zuccheri ed i grassi non servono, perché non contengono gli aminoacidi che
invece sono i soli capaci di farlo.
P R O T E I N E o protidi :
-sostanze dotate del massimo potere nutriente ;
-di origine animale ( per es.: caseina del latte) ;
-di origine vegetale ( per es.: germe di grano ) ;
-semplici, che per scissione danno solo aminoacidi
( per es.: bianco dell’uovo) ;
-coniugate, che per scissione danno aminoacidi ed altre sostanze ( per es.: tuorlo dell’uovo, la caseina ).
G R A S S I o lipidi :
-di origine animale o vegetale ;
-la loro digeribilità è in genere abbastanza elevata, ma dipende dalla loro percentuale nella miscela ;
-massimo il 7 % , se superiore il mangime ingerito viene più difficilmente digerito.
C A R B O I D R A T I o glucidi , glicidi, idrati di Carbonio (zuccheri), estrattivi inazotati:
- fonte primaria di energia;
-sostanze organiche più comuni nelle piante che negli animali ;
-monosaccaridi o zuccheri semplici : glucosio(uva,sangue), fruttosio(frutta) e galattosio ;
-disaccaridi : saccarosio, maltosio, lattosio;
-polisaccaridi : amido(semi, vegetali), cellulosa(piante).
F I B R A grezza :
-scheletro di sostegno presente all’interno dei cereali, legumi, semi, frutta, ecc.
Possono essere:
-solubili ( presenti nella frutta e verdura )
-insolubili ( cellulosa o un polisaccaride simile)
3
SEMI FARINACEI : S c a g l i o l a
VALORI NUTRIZIONALI MEDI (parte utile)
Proteine
%
Grassi
%
Carboidrati
%
Fibra
%
Ceneri
%
% della
sostanza t.q.
Grezze 15
Diger. 13
Grezze 5
Diger. 4
Grezze 54
Diger. 50
Grezze 7
Diger. 4
Grez. 6 Calcio = 0,05
Fosforo = 0,30
Metionina = 0,23
Lisina = 0,25
SEMI FARINACEI : M i g l i o
VALORI NUTRIZIONALI MEDI (parte utile)
Proteine
%
Grassi
%
Carboidrati
%
Fibra
%
Ceneri
%
% della
sostanza t.q.
Grezze 12
Diger. 8
Grezze 4
Diger. 3
Grezze 60
Diger. 52
Grezze 9
Diger. 3
Grez. 4 Calcio = 0,05
Fosforo = 0,30
Metionina = 0,15
Lisina = 0,30
SEMI FARINACEI : P a n i c o
VALORI NUTRIZIONALI MEDI (parte utile)
Proteine
%
Grassi
%
Carboidrati
%
Fibra
%
Ceneri
%
% della
sostanza t.q.
Grezze 11
Diger. 8
Grezze 4
Diger. 3
Grezze 59
Diger. 53
Grezze 11
Diger. 4
Grez. 3 Calcio = 0,03
Fosforo = 0,25
Metionina = 0,20
Lisina = 0,28
SEMI FARINACEI : A v e n a d e c o r t i c a t a
VALORI NUTRIZIONALI MEDI (parte utile)
Proteine
%
Grassi
%
Carboidrati
%
Fibra
%
Ceneri
%
% della
sostanza t. q.
Grezze 16
Diger. 14
Grezze 7
Diger. 6
Grezze 65
Diger. 64
Grezze 3
Diger. 2
Grez. 2 Calcio = 0,08
Fosforo = 0,46
Metionina = 0,23
Lisina = 0,60
4
SEMI OLEOSI : N i g e r
VALORI NUTRIZIONALI MEDI (parte utile)
Proteine
%
Grassi
%
Carboidrati
%
Fibra
%
Ceneri
%
% della
sostanza t. q.
Grezze 20
Diger. 17
Grezze 35
Diger. 30
Grezze 17
Diger. 9
Grezze 13
Diger. 8
Grez. 4 Calcio = 0,23
Fosforo = 0,55
Metionina = 0,35
Lisina = 0,75
SEMI OLEOSI : R a v i z z o n e
VALORI NUTRIZIONALI MEDI (parte utile)
Proteine
%
Grassi
%
Carboidrati
%
Fibra
%
Ceneri
%
% della
sostanza t.q.
Grezze 19
Diger. 15
Grezze 46
Diger. 35
Grezze 15
Diger. 9
Grezze 12
Diger. 6
Grez. 5 Calcio = 0,28
Fosforo = 0,40
Metionina = 0,29
Lisina = 0,70
SEMI OLEOSI : L i n o
VALORI NUTRIZIONALI MEDI (parte utile)
Proteine
%
Grassi
%
Carboidrati
%
Fibra
%
Ceneri
%
% della
sostanza t.q.
Grezze 24
Diger. 20
Grezze 37
Diger. 28
Grezze 24
Diger. 13
Grezze 6
Diger. 3
Grez. 5 Calcio = 0,25
Fosforo = 0,60
Metionina = 0,40
Lisina = 0,90
5
SEMI OLEOSI : C a n a p a
VALORI NUTRIZIONALI MEDI (parte utile)
Proteine
%
Grassi
%
Carboidrati
%
Fibra
%
Ceneri
%
% della
sostanza t. q.
Grezze 20
Diger. 18
Grezze 28
Diger. 17
Grezze 26
Diger. 15
Grezze 18
Diger. 1,5
Grez. 7 Calcio = 0,25
Fosforo = 0,43
SEMI OLEOSI : P e r i l l a
VALORI NUTRIZIONALI MEDI (parte utile)
Proteine
%
Grassi
%
Carboidrati
%
Fibra
%
Ceneri
%
Grezze 23
Diger. 19
Grezze 43
Diger. 34
Grezze 10,6
Diger. 8,7
Grezze 14
Diger. 1,6
Grez. 4,5
Rapporto Nutritivo ( R.N. )
Il rapporto nutritivo o relazione nutritiva R.N. individua il rapporto che passa fra il contenuto dei carboidrati,
dei grassi, della fibra ed il contenuto in proteine presenti in un dato alimento :
R.N.= % Carboidrati dig. + (% Grassi dig. x 2,25 )+ % Fibra grez.
% Proteine digeribili
La relazione nutritiva di un mangime in genere è definita:
S T R E T T A se R.N. = 2 - 3
L A R G A se R.N. = 4 - 5
L A R G H I S S I M A se R.N. = 6 - 8
Risulta evidente che quanto più stretto è il valore di R.N. , tanto più alta è la percentuale di proteina presente
nell’alimento.
Da vari studi condotti da zoologi, orientativamente il valore da rispettare nelle varie fasi di vita di un uccello in
cattività è il seguente:
-A c c o p p i a m e n t o RN = 6
-D e p o s i z i o n e RN = 4
-S v i l u p p o RN = 3
-M u t a RN = 3,5
6
Rapporto Nutritivo ( R.N. )
SEMI Carboidr.
dig.
%
Grassi
dig.
%
Fibre
dig.
%
Proteine
dig.
%
Rap.Nut.
R.N.
Scagliola 50 4 4 13 4,85
Panico 53 3 4 8 8,00
Avena 64 6 2 14 5,70
Niger 9 30 8 17 5,00
Ravizzone 9 35 6 15 6,25
Lino 13 28 3 20 3,95
Canapa 15 17 1,5 18 3,05
Valore Biologico ( V.B. )
Valore Biologico delle sostanze proteiche
Per valore biologico si intende “ la capacità che ha una proteina di convertirsi in carne per l’accrescimento e di
assicurare l’equilibrio azotato dell’organismo ”.
Ogni proteina ha, pertanto, un proprio V.B. dipendente dalla presenza e contenuto di aminoacidi essenziali.
Inoltre, la presenza in una proteina di un aminoacido essenziale in quantità inferiore al minimo indispen-sabile,
costituisce un “ fattore limitante “ del Valore Biologico (o valore nutritivo) di quella proteina, in quanto riduce
sensibilmente la possibilità di utiliz-zazione di tutti gli altri aminoacidi.
Nei semi c’è carenza di alcuni aminoacidi essenziali
In genere in tutti i semi riscontriamo, purtroppo, la carenza di alcuni aminoacidi essenziali, fra cui la
Lisina e la Metionina, a discapito del V.B. che è basso nei confronti delle proteine di origine animale, dove
tutti gli aminoacidi indispensabili sono presenti ed in giusto equilibrio.
A titolo dimostrativo si riporta la seguente tabella dove risulta quanto sopra detto
Aminoacidi Cerali/Semi
( media)
Mangimi animali
( media )
Uovo
Arginina 4,4 6 6,5
Istidina 2,0 3,5 2,5
Lisina 3,0 7,9 7,5
Tirosina 4,5 4,0 4,5
Triptofano 1,0 1,5 1,5
Fenilananina 5,5 5,5 6,3
Cistina 1,5 1,5 2,5
Metionina 2,1 3,2 4,5
Treanina 3,4 4,5 5,0
Leucina 7,0 9,2 9,2
Isoleucina 4,1 4,9 8,0
Valina 5,0 6,8 7,5
7
Per ovviare a questa carenza bisognerà integrare la dieta a base di semi, specie nel periodo riproduttivo, con
pastoncini in cui è presente qualche prodotto di origine animale, come caseina, uova, ecc. che hanno un elevato
contenuto dei sopra citati aminoacidi.
Si riportano di seguito alcuni dati del V.B. di alcune proteine nei riguardi dell’accrescimento corporeo
dei volatili in genere :
Uovo = 96 Caseina = 75 Avena = 70 Germe di grano = 78 Mais = 60
V.B. = 96 vuol dire che il 96% dell’azoto contenuto nella proteina dell’uovo viene impiegato
dall’organismo per la sintesi delle proteine cellulari e quindi per l’accrescimento.
Miscele di semi con R.N. ottimale
Esempio di dosaggio – Premessa
Gli elementi di giudizio che dobbiamo prendere in considerazione ogni qualvolta che vogliamo definire le
proprietà dietetiche di un mangime in genere, sono i seguenti:
Composizione chimica
Digeribilità
Relazione Nutritiva
Valore Biologico delle sostanze proteiche
Contenuto in vitamine e sali minerali
Appetibilità
Freschezza e conservabilità
Il primo elemento di giudizio, “composizione chimica ”, sta alla base nella fase di studio di una miscela di semi
destinata ad alimentare gli uccelli in un determinato periodo dell’anno.
Composizione chimica : si intende umidità, proteina grezza, grassi, fibra grezza, carboidrati e ceneri di un
alimento.
Passiamo ora a fare un esempio di dosaggio e quindi di calcolo delle percentuali dei principi attivi relativi ad
una miscela di base, considerando di impiegare semi farinacei e semi oleosi nelle percentuali rispettivamente
del 70-80% e del 20-30%
S E M I PROTEINE
digeribili
CARBOIDRATI
digeribili
GRASSI
digeribili
FIBRA GREZ.
digeribili
T i p o gr. % gr. % gr. % gr. % gr.
Scagliola 600 13 78 50 300 4 24 4 24
Avena 100 14 14 64 64 6 6 2 2
Niger 100 17 17 9 9 30 30 8 8
Lino 100 20 20 13 13 28 28 3 3
Canapa 100 18 18 15 15 17 17 1,5 1,5
TOTALI
(gr.)
1000 147 401 105 38,5
Percentuale % 14,7 40,1 10,5 3,85
Calcoliamo il Rapporto Nutritivo:
R.N. = % Carboidrati dig.+ (% Grassi dig. x 2,25 )+ Fibra grez.dig.
% Proteine dig.
= 40 + (10,5 x 2,25) + 3,85 = 40 + 23,63 + 3,85 = 67,48 = 4,59 = 4,6
14,7 14,7 14,7
8
Ricordiamo che:
R.N. = 2 – 3 “stretto” ( sviluppo )
R.N. = 4 – 5 “largo” ( deposizione )
R.N. = 6 – 8 “larghissimo” ( accoppiamento )
R.N. = 3,5 ( muta )
Quanto più piccolo è il valore di R.N. , tanto è più alta la % di proteina.
Una miscela di semi ben bilanciata nei suoi valori nutritivi si mantiene normalmente intorno ai seguenti valori
medi grezzi:
PROTEINE : 13 – 15 %
CARBOIDRATI : 40 – 50 %
GRASSI : 5 – 12 %
FIBRA : 4 – 7 %
Però, con queste % non verrà mai raggiunto un R.N. pari a 2 - 3 (sviluppo), bensì oscillante intorno al valore di 4 – 5 (deposizione).
_________________
Davide Caruso
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