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STOP AI PATOGENI NEI SEMI GERMINATI
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sandro mauri
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Lorenzo1989
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Pagina 1 di 1
STOP AI PATOGENI NEI SEMI GERMINATI
I semi germinati sono diventati ormai, una tappa quasi obbligata per chi alleva uccelli in genere. Ma c'è un problema molto comune che tiene costantemente un pò in apprensione l'allevatore: la possibilità dello sviluppo, con la germinazione, di funghi patogeni in particolare la Candida e l' Aspergillus. Anche con i semi bolliti il problema è più che mai presente, infatti il seme bollito fermenta con facilità in ambienti caldi e umidi, in poche ore, dando vita alle tanto temute muffe. E ciò avviene più rapidamente che con i semi germinati ! Oggi si può aggirare il problema ed avere la tanto sospirata soluzione, vera, reale ed efficace. Basta mettere un antimicotico nel glicole propilenico, sostanza che scioglie completamente il prodotto e poi diluire una parte di esso nell’acqua in cui poi ammollare i semi che, umidi di detta soluzione, verranno fatti germinare.
Il glicole propilenico è un prodotto assolutamente atossico, trattandosi di un alcol bivalente. L’antimicotico usato è il Micotef 500, compresse per uso umano. Si fanno sciogliere 10 compresse in 800 grammi del suddetto glicole, da conservarsi in bottiglia scura. Per l’uso si diluiscono 100 ml di quanto sopra in un litro di acqua in cui si faranno ammollare i semi per 24 ore. Scolati e senza il bisogno di risciacquarli, verranno posti a germinare, col metodo che ognuno usa di preferenza.
A germinazione avvenuta potranno essere somministrati con tranquillità e se in eccesso, messi in frigorifero per i giorni successivi. Prove di laboratorio sono state fatte in un centro diagnostico, nessuna crescita riscontrata dei temuti miceti, neanche su campioni di semi trattati e lasciati per 20gg a temperatura ambiente ed aperti come se fossero stati dimenticati in una comune mangiatoia.
Mi sembra che alla luce di quanto sopra, un passo avanti sulla prevenzione di questo tipo di infezioni, sia fatto e qualche ansia in meno possa essere risparmiata a tanti cari amici Allevatori.
Di BRUNO SCOTTONI
Il glicole propilenico è un prodotto assolutamente atossico, trattandosi di un alcol bivalente. L’antimicotico usato è il Micotef 500, compresse per uso umano. Si fanno sciogliere 10 compresse in 800 grammi del suddetto glicole, da conservarsi in bottiglia scura. Per l’uso si diluiscono 100 ml di quanto sopra in un litro di acqua in cui si faranno ammollare i semi per 24 ore. Scolati e senza il bisogno di risciacquarli, verranno posti a germinare, col metodo che ognuno usa di preferenza.
A germinazione avvenuta potranno essere somministrati con tranquillità e se in eccesso, messi in frigorifero per i giorni successivi. Prove di laboratorio sono state fatte in un centro diagnostico, nessuna crescita riscontrata dei temuti miceti, neanche su campioni di semi trattati e lasciati per 20gg a temperatura ambiente ed aperti come se fossero stati dimenticati in una comune mangiatoia.
Mi sembra che alla luce di quanto sopra, un passo avanti sulla prevenzione di questo tipo di infezioni, sia fatto e qualche ansia in meno possa essere risparmiata a tanti cari amici Allevatori.
Di BRUNO SCOTTONI
Re: STOP AI PATOGENI NEI SEMI GERMINATI
Ottimo Michele,bellissimo articolo
massimo riva- Admin
- Messaggi : 15569
Data d'iscrizione : 08.12.11
Età : 58
Località : Lavagna(GE)
Re: STOP AI PATOGENI NEI SEMI GERMINATI
Mah,io sono scettico.
Michele,sai se l'articolo riporta dei riferimenti su chi ha fatto le prove? Perche' alla fine i germinati vanno risciacquati (anche se all'interno del guscio rimangono i prodotti utilizzati e quindi finiscono nel gozzo degli uccelli) e le muffe e i lieviti sono presenti nell'aria,quindi mi sembra strano che dopo 20 giorni siano ancora utilizzabili....
Michele,sai se l'articolo riporta dei riferimenti su chi ha fatto le prove? Perche' alla fine i germinati vanno risciacquati (anche se all'interno del guscio rimangono i prodotti utilizzati e quindi finiscono nel gozzo degli uccelli) e le muffe e i lieviti sono presenti nell'aria,quindi mi sembra strano che dopo 20 giorni siano ancora utilizzabili....
Re: STOP AI PATOGENI NEI SEMI GERMINATI
Ciao Massimo, ciao Cristiano senti io sto già provando da un mesetto circa....e al momento tutto sembra sia normale. Lo trovo abbastanza utile come procedimento e anche molto sbrigativo, credo di aver eliminato un sacco di dubbi su come trattare l'acqua per far germinare i semi. L'articolo è di qualche anno fa, ma io ho chiesto ad esperti della mia zona, compreso un veterinario anche molto esperto in ornicoltura e ad amici che lavorano in un laboratorio di chimica. Altro non posso aggiungere se non la stima che provo verso Scottoni.
Re: STOP AI PATOGENI NEI SEMI GERMINATI
ho letto in giro che c'è chi prima di servirli li passa al microonde vi risulta ragazzi?
Lorenzo1989- Senior
- Messaggi : 1277
Data d'iscrizione : 31.10.12
Re: STOP AI PATOGENI NEI SEMI GERMINATI
SONO ANNI CHE USO AMUCHINA, RIPERIBILE IN TUTTI I SUPERMARCATI efficace, non costa tanto e mai avuto problemi.
cigno- Simpatizzante
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Data d'iscrizione : 15.05.12
Re: STOP AI PATOGENI NEI SEMI GERMINATI
Io non uso altro che comune acqua di rubinetto....sostituisco la stessa 3/4 volte e risciacquo finale metto a germinare e poi frigorifero.....io li fornisco puri in vaschette in base alla temperatura li sostituisco varie volte al giorno
sandro mauri- Senior Mod
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Età : 62
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Re: STOP AI PATOGENI NEI SEMI GERMINATI
metto mezzo tappo di amuchina nell' acqua e metto a mollo i germinati.
cigno- Simpatizzante
- Messaggi : 543
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Re: STOP AI PATOGENI NEI SEMI GERMINATI
Questa stagione lo farò giusto x migliorare la situazione
sandro mauri- Senior Mod
- Messaggi : 15022
Data d'iscrizione : 07.09.12
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Località : milano provincia
Re: STOP AI PATOGENI NEI SEMI GERMINATI
cigno ha scritto:SONO ANNI CHE USO AMUCHINA, RIPERIBILE IN TUTTI I SUPERMARCATI efficace, non costa tanto e mai avuto problemi.
Io faccio uguale
Graziano73- Junior Mod
- Messaggi : 11661
Data d'iscrizione : 30.05.12
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Località : Sangiustino (PG)
Re: STOP AI PATOGENI NEI SEMI GERMINATI
Io non ce la faccio.... ci sono delle volte che mi convinco ma poi quando sento i rischi e i metodi (amuchina) ci rinuncio.... non riesco a dare queste cose ai miei pennuti, lo so che lo fate in tantissimi e da molti anni ma è piu forte di me.
Mauro73- Senior Mod
- Messaggi : 2754
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Età : 51
Località : Como
Re: STOP AI PATOGENI NEI SEMI GERMINATI
Lino, interessante articolo, ma questo quindi non vale soltanto per i semi germinati bensì anche per gli ammollati?
Sai cosa penso, che è un rischio che bisogna correre in questo senso, ho dibattuto la questione germinati/ammollati con tantissimi allevatori in giro per il mondo, e sono venuto a capo che, la corretta e migliore alimentazione nel periodo delle cove, dovrebbe dipendere da una somministrazione giornaliera di semi ammollati al posto dei secchi, perché dopo le 24h all'interno del seme cambia qualcosa, e sebbene non siano nutrienti come i germinati, di certo lo sono per 5 volte di più dei secchi.
Per sopperire invece la carenza della tanto ricercata vitamina E, io aggiungerei agli ammollati del germe di grano con il duplice scopo anche di asciugarli, e una spolveratina di pastoncino secco sopra.
Inutile aggiungere che una dieta a base di semi ammollati sarebbe più nutriente e farebbe anche risparmiare semi, anche se non così tanti.
Risciacqui a parte in acqua, sono contrario da quest'anno all'uso di ipoclorito di sodio, e prodotti chimici, usati per garantire che l'acqua non acquisisca un'eccessiva carica batterica, ma che distruggono lo stomaco e anche il gozzo degli uccelli.
Sai cosa penso, che è un rischio che bisogna correre in questo senso, ho dibattuto la questione germinati/ammollati con tantissimi allevatori in giro per il mondo, e sono venuto a capo che, la corretta e migliore alimentazione nel periodo delle cove, dovrebbe dipendere da una somministrazione giornaliera di semi ammollati al posto dei secchi, perché dopo le 24h all'interno del seme cambia qualcosa, e sebbene non siano nutrienti come i germinati, di certo lo sono per 5 volte di più dei secchi.
Per sopperire invece la carenza della tanto ricercata vitamina E, io aggiungerei agli ammollati del germe di grano con il duplice scopo anche di asciugarli, e una spolveratina di pastoncino secco sopra.
Inutile aggiungere che una dieta a base di semi ammollati sarebbe più nutriente e farebbe anche risparmiare semi, anche se non così tanti.
Risciacqui a parte in acqua, sono contrario da quest'anno all'uso di ipoclorito di sodio, e prodotti chimici, usati per garantire che l'acqua non acquisisca un'eccessiva carica batterica, ma che distruggono lo stomaco e anche il gozzo degli uccelli.
Re: STOP AI PATOGENI NEI SEMI GERMINATI
Spangle76 ha scritto:....perché dopo le 24h all'interno del seme cambia qualcosa, e sebbene non siano nutrienti come i germinati, di certo lo sono per 5 volte di più.
Per sopperire invece la carenza della tanto ricercata vitamina E, io aggiungerei agli ammollati del germe di grano con il duplice scopo anche di asciugarli, e anche una spolveratina di pastoncino secco sopra.
Inutile aggiungere che una dieta a base di semi ammollati sarebbe più nutriente e farebbe anche risparmiare semi, anche se non così tanti.
Mi spiace doverti contraddire, ma la teoria degli aumenti significativi di valori utili è (a prescindere dalle svariate modalità di preparazione), semplice pubblicità commerciale.
Che aumenti la percentuale di acqua contenuta e l'appetibilità è indubbio.
Ma per svariati animali "il pappone" (cibo con liquidi) è preferito al secco.
Di dati seri sulle differenza di valori tra semi secchi e semi germogliati (non germinati) ce ne sono pochissimi in giro.
Sono in possesso dei dati del secco e del germogliato del grano, dei piselli, dei fagioli, della soia e delle lenticchie.
Dei dati del germogliato per i semi di ravanello, di AlfaAlfa = Medicago sativa = erba medica, ma mi mancano i dati del secco.
Se avete dati seri e me li fornite ve ne sarò grato.
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Re: STOP AI PATOGENI NEI SEMI GERMINATI
Ma perché ti spiace contraddirmi, anzi, è un piacere disquisire di queste cose, visto che da quel che ho capito ci interessano molto.
Sono stati fatti degli studi per il cambio di valori (certo l'appettibilità cresce) da non ricordo chi, credo la birdcare company ma non ne sono sicuro, ti riporto il pezzo che ho letto al riguardo in uso da un allevatore molto esperto tedesco che abita in Sud Africa, Reinard Molkentin :
Lino, quando parlo di mettere ad ammollare i semi, non parlo di quel misto commerciale che vendono germinabile e che mettono a un sacco di soldi a confezione, ma parlo proprio del misto semi base che diamo ai nostri uccelli.
Comunque se riuscirò a trovare quei dati che cerchi te li farò avere, ne prendo nota. Calcola che mi attengo a quanto scritto non ho pretesa di avere ragione o darti torto.
Sono stati fatti degli studi per il cambio di valori (certo l'appettibilità cresce) da non ricordo chi, credo la birdcare company ma non ne sono sicuro, ti riporto il pezzo che ho letto al riguardo in uso da un allevatore molto esperto tedesco che abita in Sud Africa, Reinard Molkentin :
Research began with an analysis of the basic seeds we were giving the birds, basically the goodness in dry seed is very limited and arguably not enough for the modern exhibition budgerigar, but if the same seed is soaked in water things get interesting the nutrient value goes up by over ten times even more interesting if left to germinate the nutrient value goes up by over a hundred times.
Lino, quando parlo di mettere ad ammollare i semi, non parlo di quel misto commerciale che vendono germinabile e che mettono a un sacco di soldi a confezione, ma parlo proprio del misto semi base che diamo ai nostri uccelli.
Comunque se riuscirò a trovare quei dati che cerchi te li farò avere, ne prendo nota. Calcola che mi attengo a quanto scritto non ho pretesa di avere ragione o darti torto.
Re: STOP AI PATOGENI NEI SEMI GERMINATI
Grazie a te, perché ho sempre trovato molto interessanti i tuoi post, con articoli su cui riflettere molto in campo nutrizionale e non. Insomma, fa davvero un gran piacere vedere un allevatore che si prodiga alla ricerca dell'optimum in allevamento usando testa e conoscenza, e tu, permettimi, sei un vulcano di idee e informazioni: ti stimo.
Tornando al discorso: Lino, quell'articolo è interessante perché mette sotto i riflettori l'alternativa che noi umani abbiamo ai semi germogliati, visto che negli ultimi anni è diventata una moda diffusa soprattutto dalla cucina new age aprendo nuove vie a gente che ne ha fatto anche un business.
Per quanto riguarda l'alimentazione di uccelli granivori di base, invece il discorso lo vedo un po' diverso, perché si parla di migliorare ciò che abbiamo a disposizione e di sfruttarlo al meglio per ottenerne i maggiori risultati, ma questo tu lo sai meglio di me: in alternativa io posso consumare determinati cibi, gli uccelli di controparte non essendo onnivori, no.
Credimi, somministro molta verdura ai miei ondulati: broccoli, cavolfiore (bianco) peperoni, zucchine, cetrioli, carote, ravanelli, spinaci, crespigno, tarassaco etc.; peperoncini di cayenna che non mancano mai in gabbia, più dei rami con foglie annesse di eucaliptus globulus per gli oli essenziali viste le proprietà antifebbrili, immunostimolanti e balsamiche, ma solo perché appunto allevo ondulati, altrimenti non darei mai dell'eucalipto a canarini perché sarebbe veleno per loro. Sono stato forse il primo in Italia, nel 2008 a sostenere quanto l'eucaliptus fosse importante nella vita del medesimo parrocchetto, edi tutte le miriadi di specie presenti in Australia, l'ondulato si ciba di pochissime tra queste l'eucalyptus globulus, importato in Italia durante il regime a bonifica delle paludi pontine visto l'alto potere drenante dell'albero, e di alcune zone del sud Italia, tra cui qui, grazie al cielo, ne abbiamo moltissimi.
Ho provato ad ammollare i semi per 48h, addirittura per l'inverno ho ben pensato di comprare un riscaldatore per acquari (piccolo) per riscaldare l'acqua dei medesimi in ammollo, per favorire la vita all'interno, e ancor prima che germinassero li ho somministrati ai miei ondulati che, erano felici di consumarli. Sai Lino, sarà la mia impressione, condurrò questo esperimento per ancora un anno o due, e poi potrò confermarlo, al fronte dei pro e contro e delle possibili prevezioni, ma i miei ondulati sono molto casinari e vigorosi... e parliamo di Inglesi, le cocorite invece hanno piumaggi fantastici e colori sgargianti, senza togliere loro una salute d'acciaio.
Per quanto riguarda la USA Food and Drug amministration, non so quanto darle credibilità e sai perché? Dopo aver letto un articolo sulla soia, sembra abbiano coperto gli effetti della medesima per favorire il commercio delle multinazionali, leggi qui e scusa se mi sono dilungato troppo ribadendo che il mio è solo un punto di vista:
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Tornando al discorso: Lino, quell'articolo è interessante perché mette sotto i riflettori l'alternativa che noi umani abbiamo ai semi germogliati, visto che negli ultimi anni è diventata una moda diffusa soprattutto dalla cucina new age aprendo nuove vie a gente che ne ha fatto anche un business.
Per quanto riguarda l'alimentazione di uccelli granivori di base, invece il discorso lo vedo un po' diverso, perché si parla di migliorare ciò che abbiamo a disposizione e di sfruttarlo al meglio per ottenerne i maggiori risultati, ma questo tu lo sai meglio di me: in alternativa io posso consumare determinati cibi, gli uccelli di controparte non essendo onnivori, no.
Credimi, somministro molta verdura ai miei ondulati: broccoli, cavolfiore (bianco) peperoni, zucchine, cetrioli, carote, ravanelli, spinaci, crespigno, tarassaco etc.; peperoncini di cayenna che non mancano mai in gabbia, più dei rami con foglie annesse di eucaliptus globulus per gli oli essenziali viste le proprietà antifebbrili, immunostimolanti e balsamiche, ma solo perché appunto allevo ondulati, altrimenti non darei mai dell'eucalipto a canarini perché sarebbe veleno per loro. Sono stato forse il primo in Italia, nel 2008 a sostenere quanto l'eucaliptus fosse importante nella vita del medesimo parrocchetto, edi tutte le miriadi di specie presenti in Australia, l'ondulato si ciba di pochissime tra queste l'eucalyptus globulus, importato in Italia durante il regime a bonifica delle paludi pontine visto l'alto potere drenante dell'albero, e di alcune zone del sud Italia, tra cui qui, grazie al cielo, ne abbiamo moltissimi.
Ho provato ad ammollare i semi per 48h, addirittura per l'inverno ho ben pensato di comprare un riscaldatore per acquari (piccolo) per riscaldare l'acqua dei medesimi in ammollo, per favorire la vita all'interno, e ancor prima che germinassero li ho somministrati ai miei ondulati che, erano felici di consumarli. Sai Lino, sarà la mia impressione, condurrò questo esperimento per ancora un anno o due, e poi potrò confermarlo, al fronte dei pro e contro e delle possibili prevezioni, ma i miei ondulati sono molto casinari e vigorosi... e parliamo di Inglesi, le cocorite invece hanno piumaggi fantastici e colori sgargianti, senza togliere loro una salute d'acciaio.
Per quanto riguarda la USA Food and Drug amministration, non so quanto darle credibilità e sai perché? Dopo aver letto un articolo sulla soia, sembra abbiano coperto gli effetti della medesima per favorire il commercio delle multinazionali, leggi qui e scusa se mi sono dilungato troppo ribadendo che il mio è solo un punto di vista:
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Re: STOP AI PATOGENI NEI SEMI GERMINATI
So che potrebbe sembrare paradossale, ma ho sbagliato anche io...
Era proprio l'USDA quella che sponsorizzava la soia:
Invece di controparte la Food and drugs amministration, non ha proferito parola mantenendo tutto sul vago:
Ma di chi possiamo fidarci alla fine? Questo è un dilemma. Davvero Lino, ti invito a leggere quell'articolo, e cercare un riscontro in rete anche su siti più autorevoli, perché alla luce di questa scoperta, nessuno è al sicuro cambiano i dati in base a quello che conviene loro farci bere e mangiare... trovo indispensabile un parere scientifico, ma in base al bagaglio d'esperienza, una buona dose di intuizione seguendo un iter etologico credo possa giovare molto.
Era proprio l'USDA quella che sponsorizzava la soia:
L'industria della soia si è rivolta alla Norman Robert Associates, un'agenzia di pubbliche relazioni, per "ottenere l'inserimento di un maggior numero di prodotti di soia nei menu delle mense scolastiche". L'USDA (Dipartimento dell'Agricoltura Americano) ha risposto con la proposta di togliere il limite del 30 % di prodotti a base di soia nelle mense scolastiche. Il programma permetterebbe un uso illimitato della soia nelle mense scolastiche. Aggiungendo la soia ad hamburger, tacos e lasagne, i dietisti possono mantenere senza difficoltà il contenuto grasso totale sotto il 30 % delle calorie, conformandosi perciò agli ordini del governo. Negli USA il latte di soia ha procurato i guadagni più elevati, spiccando il volo dai 2 milioni di dollari nel 1980 a 300 milioni di dollari nel 1999.
Invece di controparte la Food and drugs amministration, non ha proferito parola mantenendo tutto sul vago:
Le domande sul fatto che sia un prodotto sicuro sono in gran parte senza risposta", afferma Daniel Doerge, uno scienziato ricercatore esperto di soia della FDA (Amministrazione federale americana degli Alimenti e Farmaci).
Ma di chi possiamo fidarci alla fine? Questo è un dilemma. Davvero Lino, ti invito a leggere quell'articolo, e cercare un riscontro in rete anche su siti più autorevoli, perché alla luce di questa scoperta, nessuno è al sicuro cambiano i dati in base a quello che conviene loro farci bere e mangiare... trovo indispensabile un parere scientifico, ma in base al bagaglio d'esperienza, una buona dose di intuizione seguendo un iter etologico credo possa giovare molto.
Re: STOP AI PATOGENI NEI SEMI GERMINATI
Ciascuno sponsorizza ciò in cui trova convenienze.
...
Nello specifico, i dati che mi interessano sono esclusivamente quelli relativi ai semi secchi ed alla stessa tipologia germinata.
E li ritengo non manipolati.
...
Nello specifico, i dati che mi interessano sono esclusivamente quelli relativi ai semi secchi ed alla stessa tipologia germinata.
E li ritengo non manipolati.
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