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L'IGNISCOLOR del Dott.Stefano Figurella
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matty 11
robi 10
Cristiano Ferrari
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L'IGNISCOLOR del Dott.Stefano Figurella
L’uccello di fuoco: l’ignicolore.
L’ignicolore (Euplectes franciscanus) rappresenta uno dei più appariscenti uccelli africani appartenente alla famiglia dei Ploceidi (uccelli tessitori).
Esso proviene dalle regioni africane a sud del Sahara (Senegal, Camerun, Etiopia, Somalia) dove abita le praterie e le savane.
Il suo nome comune “Igniscolor”, letteralmente “color fuoco”, richiama l’aspetto del maschio con la livrea riproduttiva: la testa è nera, guance nere e occhi neri, gola e petto rosso fuoco, dorso rossastro e ali brune; codione, coda e sottocoda rossi; ventre nero; le zampe sono rossastre, il becco nero.
La femmina ed i maschi non in riproduzione (periodo d’eclisse) sono uccelli simili ai passeri con una stria sovraoculare giallastra; il periodo di eclissi dura ai nostri climi da novembre-dicembre sino a maggio inoltrato (ciò naturalmente vale per i soggetti ospitati all’esterno con temperature e luce naturali).
In natura si nutre di semi di erbe prative e di insetti.
L’igniscolor veniva regolarmente importato dall’Africa negli anni passati sino al 2005 quando a causa delle misure di prevenzione per l’influenza aviare sono state sospese le importazioni di uccelli vivi di cattura dai paesi d’origine; si tratta quindi di un uccello che sta diventando raro in cattività anche perché la riproduzione non è delle più facili da ottenersi.
Può essere alloggiato in ampie gabbie ma il massimo di effetto decorativo con i suoi vividi colori lo raggiunge in una voliera esterna ricca di piante (non risulta distruttivo verso la maggior parte delle piante e può svernare all’esterno se correttamente alimentato).
E’ un animale che nel periodo riproduttivo risulta essere litigioso nei confronti di altri uccelli ed è quindi buona norma non ospitarlo in voliere promiscue. I maschi sono poligami ed un maschio può dare origine ad un harem di 4-5 femmine o più; gli stessi rincorrono i rivali tentando di strappargli le penne (non ho mai riscontrato aggressioni mortali ma trattasi di inseguimenti e scaramucce ritualizzate atte ad allontanare i concorrenti).
Questo uccello appartiene alla famiglia dei Ploceidi od uccelli tessitori in quanto il maschio costruisce dei nidi che rappresentano delle vere e proprie opere d’arte con fibre vegetali (in particolar modo viene stimolata la costruzione dalle fibre di cocco), appendendoli ad arbusti ad un’altezza variabile dagli 80cm ai 2,5 m.
All’interno del nido la femmina depone 1-3 uova di colore azzurro-verdastro e si occupa da sola dell’incubazione e dell’alimentazione dei nidiacei mentre il maschio è impegnato nel costruir altri nidi e conquistare altre femmine. L’unico servizio che quest’ ultimo apporta alla nidiata è una timida attività di sorveglianza che si manifesta con brevi grida d’allarme quando l’allevatore si avvicina per ispezionare il nido (ho notato inoltre che il maschio saltuariamente imbecca i nidiacei solo una volta usciti dal nido).
L’incubazione ha una durata di 13-14 giorni ed i piccoli hanno una velocità di crescita che ha del miracoloso uscendo dal nido a 10 giorni se correttamente alimentati, in altri 10-15 dì diventano indipendenti.
Le mie esperienze riproduttive di questo uccello sono ormai consolidate da diversi anni: una volta schiuse le uova i pulli vengono nutriti esclusivamente dalla femmina con unifeed d’allevamento esotici molto bagnato od in alternativa con camole del miele o begatini cotti (la cottura a 100° deve essere almeno di 10 minuti per disattivare le tossine clostridiche negli intestini delle larve). Nel primo caso lo svezzamento avviene qualche giorno più tardi del decimo ma con uno sviluppo più armonico, nel secondo la crescita è più rapida ma è necessario almeno una volta al dì somministrare ai piccoli direttamente nel gozzo un complesso calcio ADE più vitamine del gruppo B, pena la frattura spontanea degli arti o la deviazione degli stessi all’involo.
I novelli raggiungono la maturità e la livrea adulta (i maschi) ad un’età di un anno e mezzo/ due (i novelli dell’annata non sono maturi per riprodursi l’anno successivo).
E’ da tener presente inoltre che l’adulto è un uccello che se alimentato esclusivamente con miscele di semi si decolora alla prima muta essendo le stesse quasi completamente prive di carotenoidi.
Stefano Figurella
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L’ignicolore (Euplectes franciscanus) rappresenta uno dei più appariscenti uccelli africani appartenente alla famiglia dei Ploceidi (uccelli tessitori).
Esso proviene dalle regioni africane a sud del Sahara (Senegal, Camerun, Etiopia, Somalia) dove abita le praterie e le savane.
Il suo nome comune “Igniscolor”, letteralmente “color fuoco”, richiama l’aspetto del maschio con la livrea riproduttiva: la testa è nera, guance nere e occhi neri, gola e petto rosso fuoco, dorso rossastro e ali brune; codione, coda e sottocoda rossi; ventre nero; le zampe sono rossastre, il becco nero.
La femmina ed i maschi non in riproduzione (periodo d’eclisse) sono uccelli simili ai passeri con una stria sovraoculare giallastra; il periodo di eclissi dura ai nostri climi da novembre-dicembre sino a maggio inoltrato (ciò naturalmente vale per i soggetti ospitati all’esterno con temperature e luce naturali).
In natura si nutre di semi di erbe prative e di insetti.
L’igniscolor veniva regolarmente importato dall’Africa negli anni passati sino al 2005 quando a causa delle misure di prevenzione per l’influenza aviare sono state sospese le importazioni di uccelli vivi di cattura dai paesi d’origine; si tratta quindi di un uccello che sta diventando raro in cattività anche perché la riproduzione non è delle più facili da ottenersi.
Può essere alloggiato in ampie gabbie ma il massimo di effetto decorativo con i suoi vividi colori lo raggiunge in una voliera esterna ricca di piante (non risulta distruttivo verso la maggior parte delle piante e può svernare all’esterno se correttamente alimentato).
E’ un animale che nel periodo riproduttivo risulta essere litigioso nei confronti di altri uccelli ed è quindi buona norma non ospitarlo in voliere promiscue. I maschi sono poligami ed un maschio può dare origine ad un harem di 4-5 femmine o più; gli stessi rincorrono i rivali tentando di strappargli le penne (non ho mai riscontrato aggressioni mortali ma trattasi di inseguimenti e scaramucce ritualizzate atte ad allontanare i concorrenti).
Questo uccello appartiene alla famiglia dei Ploceidi od uccelli tessitori in quanto il maschio costruisce dei nidi che rappresentano delle vere e proprie opere d’arte con fibre vegetali (in particolar modo viene stimolata la costruzione dalle fibre di cocco), appendendoli ad arbusti ad un’altezza variabile dagli 80cm ai 2,5 m.
All’interno del nido la femmina depone 1-3 uova di colore azzurro-verdastro e si occupa da sola dell’incubazione e dell’alimentazione dei nidiacei mentre il maschio è impegnato nel costruir altri nidi e conquistare altre femmine. L’unico servizio che quest’ ultimo apporta alla nidiata è una timida attività di sorveglianza che si manifesta con brevi grida d’allarme quando l’allevatore si avvicina per ispezionare il nido (ho notato inoltre che il maschio saltuariamente imbecca i nidiacei solo una volta usciti dal nido).
L’incubazione ha una durata di 13-14 giorni ed i piccoli hanno una velocità di crescita che ha del miracoloso uscendo dal nido a 10 giorni se correttamente alimentati, in altri 10-15 dì diventano indipendenti.
Le mie esperienze riproduttive di questo uccello sono ormai consolidate da diversi anni: una volta schiuse le uova i pulli vengono nutriti esclusivamente dalla femmina con unifeed d’allevamento esotici molto bagnato od in alternativa con camole del miele o begatini cotti (la cottura a 100° deve essere almeno di 10 minuti per disattivare le tossine clostridiche negli intestini delle larve). Nel primo caso lo svezzamento avviene qualche giorno più tardi del decimo ma con uno sviluppo più armonico, nel secondo la crescita è più rapida ma è necessario almeno una volta al dì somministrare ai piccoli direttamente nel gozzo un complesso calcio ADE più vitamine del gruppo B, pena la frattura spontanea degli arti o la deviazione degli stessi all’involo.
I novelli raggiungono la maturità e la livrea adulta (i maschi) ad un’età di un anno e mezzo/ due (i novelli dell’annata non sono maturi per riprodursi l’anno successivo).
E’ da tener presente inoltre che l’adulto è un uccello che se alimentato esclusivamente con miscele di semi si decolora alla prima muta essendo le stesse quasi completamente prive di carotenoidi.
Stefano Figurella
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Re: L'IGNISCOLOR del Dott.Stefano Figurella
Che colori fantastici belissimo!
robi 10- Simpatizzante
- Messaggi : 224
Data d'iscrizione : 13.12.11
Re: L'IGNISCOLOR del Dott.Stefano Figurella
lo trovo un uccello molto interessante,per questo ho deciso di allevarlo!!
matty 11- Simpatizzante
- Messaggi : 368
Data d'iscrizione : 22.06.12
Età : 24
Località : Torino
Re: L'IGNISCOLOR del Dott.Stefano Figurella
Ciao Matty,sei riuscito a farli riprodurre?
massimo riva- Admin
- Messaggi : 15569
Data d'iscrizione : 08.12.11
Età : 58
Località : Lavagna(GE)
Re: L'IGNISCOLOR del Dott.Stefano Figurella
Bellissimo, poi mi e simpatico e Milanista
Graziano73- Junior Mod
- Messaggi : 11661
Data d'iscrizione : 30.05.12
Età : 50
Località : Sangiustino (PG)
Re: L'IGNISCOLOR del Dott.Stefano Figurella
non li ho ancora fatti riprodurre,nella prossima primavere posiziono due grandi voliere in cui in una mettero gli igniscolor,mentre nell'altra allevero' i napoleone,pensate che addesso tengo i napoleone in una gabbia molto grande con altri uccelli,ma non li tenevo in riproduzione,anche perchè insieme ad altri sono molto aggressivi,e si sono messi a tessere su tutte lo sbarrette con dello iuta ed erba secca,molto bello pero' fuori momento,perchè l'anno prossimo saranno curati a dovere e si potranno riprodurre senza essere disturbati da altri
matty 11- Simpatizzante
- Messaggi : 368
Data d'iscrizione : 22.06.12
Età : 24
Località : Torino
Re: L'IGNISCOLOR del Dott.Stefano Figurella
Metti qualche foto se hai la possibilità dato che allevi specie poco conosciute, mi hai incuriosito
Graziano73- Junior Mod
- Messaggi : 11661
Data d'iscrizione : 30.05.12
Età : 50
Località : Sangiustino (PG)
Re: L'IGNISCOLOR del Dott.Stefano Figurella
appena posso posto le foto
matty 11- Simpatizzante
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Località : Torino
Re: L'IGNISCOLOR del Dott.Stefano Figurella
Grazie Cristiano non si finisce mai di imparare che colori splendidi devo dire mai visto certo che rispetto ai ns. canarini sono completamente diversi sia indole alimentazione curiosita' hai mai visto fare il nido a un canarino maschio?credo di no cmq. grazie x l'opportunita'di sapere cose nuove complimenti al Dott. un abbraccio franco
francoma- Sponsor
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Re: L'IGNISCOLOR del Dott.Stefano Figurella
le foto non sono proprio recentissime,mettero' delle foto con la piena muta e poi anche delle foto dei tessitori napoleone
Ultima modifica di matty 11 il Mar Giu 26, 2012 8:35 pm - modificato 1 volta.
matty 11- Simpatizzante
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matty 11- Simpatizzante
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Località : Torino
Re: L'IGNISCOLOR del Dott.Stefano Figurella
Ciao Matty,le foto non sono visibili....
davide c- Senior Mod
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Data d'iscrizione : 13.12.11
Età : 45
Località : palermo
Re: L'IGNISCOLOR del Dott.Stefano Figurella
Idem come Davide...non vedo le foto...
massimo riva- Admin
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Data d'iscrizione : 08.12.11
Età : 58
Località : Lavagna(GE)
matty 11- Simpatizzante
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Data d'iscrizione : 22.06.12
Età : 24
Località : Torino
Re: L'IGNISCOLOR del Dott.Stefano Figurella
Si ora si vedono il maschio e in primo piano? Belli complimenti
Graziano73- Junior Mod
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Data d'iscrizione : 30.05.12
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Località : Sangiustino (PG)
matty 11- Simpatizzante
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Data d'iscrizione : 22.06.12
Età : 24
Località : Torino
Re: L'IGNISCOLOR del Dott.Stefano Figurella
Ora le vedo anch'io sono belli grazie
francoma- Sponsor
- Messaggi : 7070
Data d'iscrizione : 28.02.12
Età : 72
Località : genova
Re: L'IGNISCOLOR del Dott.Stefano Figurella
gli trovo magnifici!!
matty 11- Simpatizzante
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Data d'iscrizione : 22.06.12
Età : 24
Località : Torino
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