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Iniziare selezione
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Iniziare selezione
StefanoC ha scritto:Salve a tutti,
da un paio di giorni mi è balenata in mente un'idea: iniziare una selezione per creare un mio ceppo di gloster. Avendo io esperienze di allevamento solo con esotici e da poco con pappagalli, mi chiedevo quali sono le basi da mettere per far carburare questo mio progetto? premetto che alleverei all'esterno
Re: Iniziare selezione
Massimo Riva ha scritto:Ottima scelta Stefano,leggi questo bell'articolo,per me é molto interessante
GLOSTER: obbiettivo equilibrio
Articolo pubblicato nel n°5 anno 2005 della rivista specialistica di ornitologia- ALCEDO-
E’ stato già scritto in più occasioni, che sia la C.T.N. FPL che la COM hanno disposto che l’orientamento selettivo del canarino GLOSTER FANCY deve essere finalizzato alla riduzione della taglia. Su tale proposito, credo che “noi glosteristi” siamo tutti d’accordo, però vorrei appuntare alcune considerazioni personali sui risultati che tali direttive stanno scaturendo in sede di giudizio.
Allevo gloster dal 1989 e col tempo,partecipando alle varie manifestazioni di settore,ho riscontrato dei cambiamenti notevoli in merito alla tipologia di questo canarino. Mi spiego meglio.
Fino a sei/sette anni fa si tendeva a premiare canarini piuttosto appariscenti, con ciuffi enormi ma ahimé con taglie superiori ai 13,5 cm e soprattutto pesanti nel piumaggio e quindi molto poco ‘eleganti’. Oggi accade l’esatto contrario,i soggetti vincitori sono sempre più spesso quelli più piccoli. Però il gloster non è solo taglia.
Nelle caratteristiche ideali, questo canarino dovrebbe avere un ciuffo di 30mm di diametro che poggia ‘senza collo’ su tre dita di spalle,il tutto in una lunghezza di 11cm. Personalmente, in tanti anni che allevo, un gloster con queste caratteristiche non l’ho ancora visto. E la ragione è molto elementare,in quanto nel momento in cui cerchiamo di allargare i ciuffi e le spalle, dobbiamo necessariamente allungare e allargare la piuma e va da sé che la taglia andrà a sforare la soglia degli 11 cm.
Se viceversa puntiamo a ridurre la lunghezza, dovremo stringere il piumaggio ma nel contempo ridurremo anche l’ampiezza delle spalle e dei ciuffi.
Nei ‘ testi sacri’ alla voce taglia è scritto:”tendente al diminutivo”, ma credo che, riportato in questi termini, il concetto sia per lo meno riduttivo pertanto proverò ad esprimere la mia personale interpretazione. Innanzitutto la lunghezza reale (misurazione eseguita manualmente) sarà senz’altro maggiore di quella che il soggetto manifesta quando assume la posizione corretta(45°) ed è proprio quest’ultima che va considerata come parametro di riferimento per una corretta selezione. Credo che la taglia non sia soltanto una misurazione lineare, piuttosto il risultato corretto di una speciale ’equazione’:taglia = lunghezza + ampiezza delle spalle + larghezza della testa.
Se due soggetti hanno ipoteticamente la stessa lunghezza, quello con la testa più larga e le spalle più ampie darà sempre l’impressione di essere più piccolo dell’altro.
Un caro amico giudice mi ha fatto notare che immaginando di osservare uno stuzzicadenti (mi si passi il paragone), visto così com’è, ci appare senz’altro lungo però, secondo lui, se allo stesso diamo un diametro di 1 cm. ci sembrerebbe sicuramente meno lungo e se ancora il diametro fosse di 2 cm. lo considereremmo addirittura corto!
E’ fondamentale quindi, sia per noi ‘addetti ai lavori’ ma soprattutto per i giudici, allenare il più possibile l’occhio a confrontare queste assi immaginarie che consentono di distinguere non tanto un gloster piccolo da uno grande (cosa abbastanza semplice), ma un soggetto solo piccolo da uno meno piccolo ma complessivamente più tipico.
Secondo me, l’obbiettivo a cui noi allevatori di gloster dobbiamo mirare è il giusto equilibrio, nel senso che non bisogna puntare ad ottenere soggetti eccellenti in una sola delle voci previste dallo standard, cioè o solo la taglia o solo la corona o solo il corpo. La nostra selezione deve essere invece finalizzata alla giusta armonia delle proporzioni tra i diametri traversi (spalle-taglia) che devono essere il piu’ possibile simili tra loro.
Il gloster è un canarino di ‘forma’ , con morfologia di tipo brachimorfo, con profilo convessilineo (simile ad un uovo di 70-80 gr. sul cui polo ottuso immaginiamo adagiata la corona e con la coda che fuoriesce dal polo acuto), dal formato piccolo (ellipometrico) e dalla posizione semieretta (45°), quindi esso deve essere bombeggiante sia sul dorso che nella chiusura fra le zampe, potente o se si preferisce tozzo e al tempo stesso elegante nei movimenti, con un ciuffo più largo che lungo. Nello specifico, un gloster non deve essere assimilato nella selezione ad un canarino di razza spagnola, in cui la maggiore minutezza della taglia influenza per il 90% l’esito di un buon giudizio espositivo ma si accompagna anche ad una maggiore esilità dell’intelaiatura ossea. Così facendo, i soggetti perderebbero la loro tipicità e con questo restauro incauto si finirebbe per rovinare la bellezza di quella che è, a tutti gli effetti, un’opera d’arte.
Proseguendo in questa rapida carrellata di riflessioni, penso che il punto di partenza per ottenere un gloster equilibrato, sia il piumaggio. Supponendo ipoteticamente di confrontare, come accade in sede di giudizio, due canarini molto simili tra loro nel corpo, nella corona e nella taglia, quello con la piuma più lucida e carica di lipocromo avrà sicuramente fianchi più aderenti e contorni più netti, e quindi la brillantezza e la sericità del piumaggio esalteranno anche le altre caratteristiche e il soggetto sarà più bello nel suo complesso. Osservare un soggetto con il piumaggio scomposto è come vedere una fotografia scattata senza mettere a fuoco l’obbiettivo, e quindi il canarino non sarà grazioso ed elegante come dovrebbe essere.
Un gloster di alta qualità deve avere un piumaggio soffice e lucente come seta e anche un caldo colore di fondo, ma questo è solo il punto di arrivo.
Vi posso garantire che non è cosa affatto semplice assortire i due partners della coppia bilanciando perfettamente i rispettivi piumaggi. E’ opinione diffusa che l’accoppiamento ideale sia quello tra un soggetto brinato ed uno intenso, ma questo poteva essere vero trenta anni fa quando sia gli allevatori che i giudici erano molto meno esigenti e soprattutto il livello selettivo raggiunto non era certamente quello che oggi siamo abituati a vedere alle gare. La qualità media dei gloster esposti è ogni anno più alta, così non è facile per chi giudica mettere tutti d’accordo sul canarino vincitore.
Oltre ai brinati e agli intensi esistono una serie di piumaggi di lunghezza e tipologia intermedia (semi-intensi) o comunque variabile (doppio-intensi e doppio-brinati), così i risultati di un accoppiamento possono essere totalmente diversi sostituendo un partner con un altro. A ciò si aggiunge che non tutti gli intensi sono uguali tra loro, infatti quelli da esposizione hanno spesso la piuma più lunga e più larga dei brinati stessi quindi secondo me, difficilmente potranno risultare utili a migliorare la qualità di questi ultimi. Risultano essere di fatto dei canarini fini a sé stessi e vanno considerati a tutti gli effetti dei brinati.
Gli intensi a piumaggio corto e lucente avendo una maggiore ossidazione, una piuma più stretta e dura e un lipocromo più carico, possono invece esserci d’aiuto ‘in corso d’opera’ allo scopo oltre che di ridurre la taglia, di migliorare la compattezza e l’aderenza del piumaggio dei nostri brinati che sicuramente sono quelli che meglio manifestano la tipicità della razza.
Tuttavia l’inserimento di soggetti intensi in un ceppo di brinati va fatto con raziocinio, perché spesso può rivelarsi un’arma a doppio taglio. Infatti, con questa operazione avremo una prole certamente con fianchi più aderenti e un piumaggio più brillante, di contro però esalteremo dei difetti quali spalle più strette, corone a volte irregolari, carenza di chiusura e meno rotondità nel complesso.
Occorre essere molto pazienti perchè se la selezione ha seguito la giusta strada, i frutti di questo lavoro impiegheranno anni ad arrivare.
Personalmente preferisco accoppiare dei buoni brinati con soggetti semi-intensi nel tentativo di raggiungere il giusto compromesso tra le rotondità, la luminosità del piumaggio e la taglia, provando a realizzare una sorta di alchimia per ottenere quel valore aggiunto che solo i gloster equilibrati hanno.
Assortire le coppie cercando di bilanciare quello che appare ai nostri occhi, cioè il fenotipo dei vari soggetti, è sì un’ottima strategia, ma spesso i pullus ottenuti sono assai lontani da quelli sperati.
Fermarsi alle apparenze è un errore da non commettere se si aspira ad ottenere dei buoni risultati espositivi. Infatti, è basilare conoscere il corredo genetico dei due partners e solo indirizzando la nostra selezione verso l’equilibrio del genotipo, si alleveranno canarini di buon livello.
Per ‘inquadrare’ i difetti e i pregi presenti nei geni di un soggetto occorre ‘lavorarlo’ per anni e, soltanto dopo tre o quattro generazioni, accoppiandolo, si può in linea di massima sapere già in partenza a che tipo di progenie andremo incontro.
Quando creo una coppia, il cui profilo genetico è frutto della mia selezione, posso prevedere in linea di massima il ‘tipo’ dei canarini che verranno fuori. Infatti, è possibile, entro certi limiti ed applicando con giudizio la consanguineità, conoscere in partenza le caratteristiche dei soggetti prodotti.
Ogni linea di sangue manifesta delle peculiarità che permettono di riconoscere il ceppo di provenienza già al semplice colpo d’occhio. Infatti i ‘grandi maestri inglesi’ selezionano in modo differente il gloster, ognuno secondo il proprio gusto, interpretando lo standard di questa razza nei limiti del possibile in modo diverso. Alcuni prediligono esaltare il ‘blocco’ trascurando a volte la pregevolezza del piumaggio, altri espongono soggetti più minuti e meno tondi ma con un livello di ossidazione della piuma e delle zampe da suscitare l’ invidia persino di alcune specie indigene.
Quasi mai da una coppia di soggetti che hanno trionfato alle mostre nasceranno altri campioni se non si conosce il patrimonio genetico di entrambi e soprattutto perché un buon razzatore deve necessariamente avere delle caratteristiche strutturali che vanno oltre i limiti previsti dallo standard ma che se ben compensate a quelle del partner porteranno ad ottenere ‘il campione’ che tutti sognano.
La mia opinione è quella di acquistare, quando è possibile, soggetti provenienti da ceppi diversi e selezionarli con la finalità di ottenere l’equilibrio tra i rispettivi pregi nel tentativo di avere gloster completi. Spesso questo tentativo selettivo rimane solo una chimera in quanto, a certi livelli, è difficile reperire riproduttori di ‘buon tipo’ da altri allevatori di fama e quindi bisogna arrangiarsi a selezionare quei pochi soggetti validi che si riesce trovare. E’ chiaro che occorrono decenni per arrivare a risultati incoraggianti, ma a volte il sacrificio è ripagato da grandi soddisfazioni. Personalmente ritengo un errore acquistare canarini di un unico ceppo, perché questa può essere una buona regola all’inizio ‘dell’avventura’, ma dopo quattro o cinque anni è necessario ‘rinfrescare il sangue’ con soggetti esterni o meglio estranei al nostro allevamento.
La consanguineità è indispensabile per fissare i caratteri positivi di un ceppo, di contro però esalta altrettanto drasticamente tutte le tare che i nostri beniamini si portano dietro, quali cecità, lumps, patologie a carico del sistema nervoso. Pertanto periodicamente non si può prescindere dal ‘tagliare il sangue’ dei nostri soggetti con quello di altri ceppi, anche a costo di fare un passo indietro a livello selettivo e conseguentemente espositivo, perché solo così facendo riusciremo a conservare nel tempo canarini rustici sia nella capacità di allevamento che nelle condizioni di salute in senso generale.
Concludendo, a parer mio, si rende indispensabile che la C.T.N. FPL fissi dei punti precisi (puntando sì al contenimento della taglia senza però sminuire le altre caratteristiche previste dallo standard della razza) affinché i neofiti, e non solo, che volessero cimentarsi ad allevare questo ‘speciale’ canarino, non corrano il rischio di perdere la bussola dell’orientamento selettivo del gloster.
Un cordiale saluto a tutti gli amici lettori.
Alessandro Innaco
Re: Iniziare selezione
Massimo Riva ha scritto:Ed eccoti qualche consiglio pratico
Come si tiene
Il gloster vive bene in gabbie o volierette il più possibile spaziose, ( minimo cm. 55/60 di lunghezza) nelle quali mangiatoie e posatoi vanno collocati in maniera razionale, distanziandole in maniera di lasciare lo spazio vitale ai soggetti. Il fondo dovrebbe essere sempre dotato di una griglia in modo da evitare che il canarino venga in contatto con gli escrementi e le muffe che talvolta si possono formare.
Cosa mangia
L'alimentazione comprende, oltre al misto di semi per canarini comunemente reperibile in commercio,sali minerali ed osso diseppia. Naturalmente l'acqua pulita va somministrata ogni giorno. Il pastoncino all'uovo è assai gradito ma, essendo il
gloster un canarino che tende facilmente ad ingrassare , non va dato in quantità eccessiva. E' comunque essenziale offrirlo a volontà durante la stagione riproduttiva e nel periodo invernale se i canarini sono mantenuti all'aperto o comunque in un ambiente freddo. Durante la muta è consigliabile offrire ai pennuti (2 volte alla settimana) un modesto quantitativo di semi condizionati.
I consigli del veterinario
Pur essendo provvisto di un piumaggio assai fitto ed abbondante, il gloster non va mai esposto a sbalzi di temperatura. E' un canarino che sopporta molto bene le basse temperature ma, come tutti gli uccelli, si può ammalare se passa repentinamente dal caldo al freddo, quindi evitate sempre di spostarlo dentro e fuori casa. Non effettuare mai cure pre-cova "alla cieca", nel tentativo di premunirsi da eventuali malattie, molto spesso così facendo si creano altri problemi ai nostri amici
minando il loro sistema immunitario.
Riproduzione
Come per gli altri canarini, la stagione delle cove inizia verso la fine dell'inverno, generalmente nel mese di marzo. Nell'assortire la coppia è assai importante che solo uno dei due canarini sia ciuffato, perché il gene del ciuffo è di tipo letale e se portato da entrambi i genitori non consente la nascita di soggetti vitali. L'accoppiamento giusto è quindi "corona" x "consort". Alla coppia va fornito un normale nido per canarini con l'adatto materiale per foderarlo; la canarina depone in media quattro uova che cova per circa 14 giorni. Di norma i gloster sono ottimi genitori e imbeccano i novelli fino al loro completo svezzamento, che avviene verso i 25-30 giorni di età.
E' consigliabile non permettere più di tre covate consecutive all'anno per non debilitare troppo i riproduttori.
Re: Iniziare selezione
StefanoC ha scritto:Grande Max, disponibile e immediato come al solito Comunque ho deciso di partire da due coppie per poi sviluppare coppie con i novelli!
Re: Iniziare selezione
flavio alecci ha scritto:ciao a tutti a me soggetivamente il gloster ma da quest'anno inizierò a selezionare i fife per la stagione di riproduzione del 2011 metterò in cova 4 femmine e 2 maschi mi dite qualcosa sulla selezione?
Re: Iniziare selezione
CristianoFerrari ha scritto:A me,purtroppo,il gloster moderno non piace (degustibus...).
Il cuore mi e' rimasto ai soggetti che avevo 22 anni fa a Milano:piccoli,verdi,canto molto melodioso (conservava note dell'harz),prolifici,senza necessita' di toelettatura precova.....
Mi chiedo una cosa:gli standard a cosa servono? No perche',se non sbaglio,la taglia dovrebbe essere di 11 cm.....non di 21
Re: Iniziare selezione
Lollo93 ha scritto:per me invece, (che sono principalmente un pappagallaro) i gloster sono magnifici, sono simpaticissimi!! prima o poi la coppietta mi scappa anche a me XD
Re: Iniziare selezione
Giulio G. ha scritto:E bè, il Gloster vorrebbe cantato come quella canzone della Nannini:
Bello, bello e impossibile con il ciuffone e le zampette piccoline....
Sì perchè gli inglesi dettano lo standard, ma anche in casa loro gli 11cm li vedono col binocolo.
Detto da chi và ad acquistarli in England.
Canarino complesso e complicato, checchè ne dicano i "coloristi".
Quelli di Cristiano erano altri canarini, poi vennero i figli dei Crest e dei Norwich (anni 90)(brutti)
Adesso siamo su altre strade.
Re: Iniziare selezione
CristianoFerrari ha scritto:Grande Giulio!!!
Chissa' perche' poi,rovinare un cosi' bel canarino?
Devo ammettere,e non lo faccio per fare il ruffiano,i tuoi mi piacciono parecchio. Taglia contenuta e molto aggraziati....a Reggio avevo messo gli occhi su un ardesia ma.....non ho piu' posto,azz!!!!
Re: Iniziare selezione
Sorbole ha scritto:CristianoFerrari ha scritto:A me,purtroppo,il gloster moderno non piace (degustibus...).
Il cuore mi e' rimasto ai soggetti che avevo 22 anni fa a
:
E' cosi' anche per me... penso sia una cosa soggettiva.
La mia prima gloster, la Ciuffy aveva l'anello del 78. Quindi era il 1979....
Probabilmente non era nemmeno bella allora.... veniva da un negozio, mia madre che non aveva mai visto un canarino ciuffato l'ha voluta a tutti i costi e poi si è rivelata un'amore di canarina... pensa che come primo accoppiamento le ho dato un verzellino. Remi'. Il nome dice tutto anche sull'età dell'allevatore .... perché di gloster non se ne trovavano. E meno male... perché con le mie conoscenze di allora le avrei dato un ciuffato. E' stata la madre piu' brava che abbia mai avuto, seppur di figli meticci o non suoi... e poi docilissima. veniva fuori dalla gabbia, in mano. Veniva a rubare le briciole nel piatto.
Mori' nel 1984. Lasciando un grande vuoto... E cosi' qualche anno dopo, al rientro dal servizio militare, provai ad allevare "seriamente".Mi iscrissi alla società ornitologica, presi gli anelli regolari, troai il maschio elvis e altre due femmine (mai piu' due femmine con un maschio.. ma errare è umano). Poi un'altra coppia un po' piu' avantii... mi sono incasinato con i colori.... errori di poca esperienza. Avrei voluto avere la possibilità di avere tutti i colori possibili (bianco, cinnamon, pezzati, lipocromici....) beata inesperienza. Non avevo capito che con poche coppie era impensabile mettersi a lavorare con tre geni letali. Mi sono ritrovato a non fare nessuna selezione perché la selezione era solo la scelta dei colori compatibili, indipendentemente dalla morfologia e dalla robustezza.... quindi il mio miniallevamento è andato lentamente a... farsi benedire. Nel 92 li misi tutti in una voliera senza nidi e rimasero a fare gli animali ornamentali per qualche anno fino a estinzione naturale. Poi iniziai un lavoro che non mi teneva troppo lontano da casa.... cioè troppo per i miei gusti. Non volevo tenere uccelli che vedevo un minuto al giorno per dargli da mangiare velocemente e correre in ufficio....
Ma ritornando al tema principale.... ognuno si innamora di ciò che piu' piace. Io se penso Gloster, penso alla Ciuffy.... come se penso a un collie penso al "Lassie" anni 70.... cani che oggi in expo non avrebbero sperenza.
Le razze si evolvono.... ma al cuore non si comanda.
Una cosa analoga la provo anche guardando gli ondulati "Inglesi"... malgrado le quotazioni di listino, continuo a preferire quelli "comuni, da mercato degli allevatori senza nome... purché sani, ovviamente. Hanno una luce negli occhi completamente diversa... sono vivaci, simpatici.... sono i pappagallini con cui sono cresciuto.
Re: Iniziare selezione
Giulio G. ha scritto:Ciao Sorbole, un reggiano con un nikname bolognese!!!
L'ondulato d'Australia ancestrale, quello dei tuoi ricordi infantili, adesso lo hanno ammesso alle mostre, con il nome di "Ondulato di Colore".
Nel gloster, tra la foto e la vista dal vero c'è un pò di differenza.
Ad essere sincero, li trovo troppo pieni sotto, i miei non sono così e prendo sempre la paga.
vado un attimo in O.T. scusatemi.
Ringrazio sentitamente chi mi ha inserito lo scudetto del mio amatissimo Bologna. Credo sia stata Pamela.
Fèin a la fèin, forza Bulàgna.
Re: Iniziare selezione
Sorbole ha scritto:Giulio G. ha scritto:Ciao Sorbole, un reggiano con un nikname bolognese!!!
è il nome del mio cane. Che è appunto di razza bolognese
L'ondulato d'Australia ancestrale, quello dei tuoi ricordi infantili, adesso lo hanno ammesso alle mostre, con il nome di "Ondulato di Colore".
l'ho visto nelle ultime expo. E' stata una graditissima sorpresa.
Nel gloster, tra la foto e la vista dal vero c'è un pò di differenza.
Ad essere sincero, li trovo troppo pieni sotto, i miei non sono così e prendo sempre la paga.
la mia primissima gloster, ispiratrice del mio tipo ideale, assomigliava come tipo al canarino che c'è nella foto della sezione di genetica (mutazioni genetiche) che rigurarda il ciuffo. Lei però era brinata e aveva il corpo completamente giallo chiaro. Solo il ciuffo era scuro. Comunque..... colore a parte (mi piacciono tutti i colori, ma preferisco che prevalga il lipocromo), quando penso a un gloster penso a un canarino cosi'.... non a quelli tutti a palla che si vendono nelle foto dei superpremiati in mostra.
Re: Iniziare selezione
CristianoFerrari ha scritto:Giulio G. ha scritto:
Ringrazio sentitamente chi mi ha inserito lo scudetto del mio amatissimo Bologna. Credo sia stata Pamela.
Fèin a la fèin, forza Bulàgna.
....e invece sono stato io...
Re: Iniziare selezione
Giulio G. ha scritto:Mo boia d'un mondo ladro, mi tocca ringraziare un interista.
Grazie Cristiano.
Sorbole, è quel cagnolino picolo e bianco che assomiglia ad un Maltese ?
Cinèin ma taraghègna! Piccolo ma attaccabrighe.
Re: Iniziare selezione
Sorbole ha scritto:Giulio G. ha scritto:
Sorbole, è quel cagnolino picolo e bianco che assomiglia ad un Maltese ?
esatto.... anche se in realtà noi appassionati lo vediamo molto diverso dal maltese... però indubbiamente assomiglia piu' a un maltese che a un pastore tedesco )
Cinèin ma taraghègna! Piccolo ma attaccabrighe.
taraghégna gnan un poo' !
Al mio l'e tant bòun ch'l e fin cajòun.
(il mio è cosi buono che è addirittura *****)
E' vero che sono cani che per la loro tipologia sono ad altro rischio di essere viziati soprattutto da aspiranti mamme o nonne che li trattano come bambini deficienti. Ma anche in quel caso diventano al limite dei gran rompi@@, ma mai attaccabrighe. Sono buonissimi, con persone, cani e animali. Quelli piu' viziati al limite non vogliono stare da soli, piangono e mendicano il cibo a tavola, rubano i calzini, saltano sui divani a tradimento.... ma attaccabrighe mai.
Se invece li si educa correttamente e non li si tratta da bambolotti, sono cani molto comunicativi, sempre presenti senza per questo essere invadenti.
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