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Bengalino Verde - Cappuccino Ventrerosso (di Alamanno Capecchi)
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Bengalino Verde - Cappuccino Ventrerosso (di Alamanno Capecchi)
Gli Astrildidi. Specie endemiche dell’India.
Tra le circa 1277 specie di Uccelli, riportate nella check-list dell’India, appena nove appartengono alla famiglia Astrildidae
Di queste nove, soltanto una specie (Amandava formosa) e due sottospecie ( L. k. vernayi e L. k. jerdoni ) sono endemiche.
La femmina ha i colori più smorti e le zebrature meno nette.
Presente nella parte centrale dell’India in zone verdeggianti ricche di cespugli nei quali costruisce, senza particolare abilità, un nido chiuso con apertura laterale, nel quale depone le uova e alleva la prole.
Le uova, in media 4.- 6 per covata, sono bianche; l'incubazione dura, in relazione alle condizioni ambientali, 12.16 giorni; i piccoli rimangono nel nido dai sedici ai ventun giorni raggiungendo l'indipendenza in circa 35.
Raramente il nido viene collocato sugli alberi.
Il Bengalino verde si alimenta in particolare di semi di erbe spontanee sia allo stato ceroso, sia allo stato secco e di insetti fitofagi (indispensabili per l’allevamento dei nidiacei nei primi giorni di vita) che tra queste erbe vivono copiosi.
Scarsamente incline a riprodursi in cattività, sono pochi i casi documentati di deposizioni e svezzamento completo dei nidiacei. V. Orlando,1959 (Vedi bibliografia) informa che già nel 1906, alcuni allevatori tedeschi erano riusciti con successo ad ottenere la riproduzione in grandi aviari esterni e successivamente anche qualche allevatore francese aveva tentato la riproduzione ottenendo, però, la nascita di pochi nidiacei, che morirono dopo pochi giorni.
Esperienza personale
Si riproduce in nidi posti tra i cespugli, tra i rami delle piante rampicanti e nelle cavità degli alberi ad un'altezza variabile da 1 a 6 metri, talvolta anche più in alto, di forma rotondeggiante, come quella di altri Astrildidi, intessuti con erba secca, crini, muschio e fibre. Depone fino a otto uova per covata. (Alì e Ripley) Il piumaggio giovanile, pur simile a quello delle altre Lonchure, è caratterizzato da evidenti barrature nelle parti inferiori.
Esperienza personale.
Anni fa ebbi l’occasione di tenere in voliera, per circa due anni alcuni esemplari di una delle due sottospecie, probabilmente la L.k. jerdoni, acquistati insieme a un numeroso gruppo di altre Lonchure. Nessun problema per l’allevamento. Nessun tentativo di iniziare il ciclo riproduttivo.
Tra le circa 1277 specie di Uccelli, riportate nella check-list dell’India, appena nove appartengono alla famiglia Astrildidae
Amandava amandava | Bengalino comune |
Amandava formosa | Bengalino verde |
Lonchura malabarica | Becco d'argento indiano |
Lonchura striata | Cappuccino groppone bianco |
Lonchura kelaarti | Cappuccino ventrerosso |
Lonchura punctulata | Domino |
Lonchura malacca | Cappuccino tricolore |
Lonchura atricapilla | Cappuccino testa nera (Alcuni sistematici la considerano sottospecie della L. malacca) |
Padda oryzivora | Padda (importata) |
Di queste nove, soltanto una specie (Amandava formosa) e due sottospecie ( L. k. vernayi e L. k. jerdoni ) sono endemiche.
Il Bengalino verde Amandava formosa (Latham) 1790.
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Il piccolo e grazioso Bengalino verde (Lunghezza totale cm 10) e uno dei pochi astrildidi in cui i colori predominanti sono il verde ed il giallo.
Il maschio ha le parti superiori, verde oliva; il petto, verde-giallo; ventre e sottocoda, gialli; -vistosa zebratura sui fianchi; coda nera e becco rosso.La femmina ha i colori più smorti e le zebrature meno nette.
Presente nella parte centrale dell’India in zone verdeggianti ricche di cespugli nei quali costruisce, senza particolare abilità, un nido chiuso con apertura laterale, nel quale depone le uova e alleva la prole.
Le uova, in media 4.- 6 per covata, sono bianche; l'incubazione dura, in relazione alle condizioni ambientali, 12.16 giorni; i piccoli rimangono nel nido dai sedici ai ventun giorni raggiungendo l'indipendenza in circa 35.
Raramente il nido viene collocato sugli alberi.
Il Bengalino verde si alimenta in particolare di semi di erbe spontanee sia allo stato ceroso, sia allo stato secco e di insetti fitofagi (indispensabili per l’allevamento dei nidiacei nei primi giorni di vita) che tra queste erbe vivono copiosi.
In cattività.
A differenza del Bengalino moscato Amandava amandava, il Bengalino verde è sempre stato poco importato e scarsamente conosciuto. II Ronna, che riferendosi al primo affermava essere noto in Italia quanto nei luoghi di origine, sentite cosa scriveva a proposito del Bengalino verde: «Di questo bel bengalino, quantunque ne troviamo accenni in Russ, Hartlaub, Serdon, Moreau, ecc., poco o nulla si conosce relativamente anche da poco tempo (1873).L’Amandava formosa è ritenuto di non facile acclimatazione per cui per i soggetti di recente importazione è consigliato di ospitarli in una voliera al coperto, grande e riscaldata (22°C). Soltanto dopo sei-otto settimane, se le condizioni climatiche sono favorevoli possono essere trasferiti in voliera esterna provvista di molte piante ma in caso di cattivo tempo e in inverno devono esser nuovamente portati in casa mantenendo la temperatura sui 14-15 gradi centigradi
Unica eccezione l’esperienza di Maranini pubblicata nel 1978 su “Avifauna” Che riporto integralmente: “La coppia che dallo scorso agosto abbiamo acquistato alla Sagra di Sacile e sulla quale stiamo compiendo le normali osservazioni di cui siamo soliti usare per ogni specie introdotta, vive in un contenitore all'inglese di media dimensione, in cui sono ospitati altri piccoli Astrildidi, sistemato in una stanza senza riscaldamento, dove la finestra è costantemente aperta e circola aria, talvolta gelida specialmente di notte.”
Scarsamente incline a riprodursi in cattività, sono pochi i casi documentati di deposizioni e svezzamento completo dei nidiacei. V. Orlando,1959 (Vedi bibliografia) informa che già nel 1906, alcuni allevatori tedeschi erano riusciti con successo ad ottenere la riproduzione in grandi aviari esterni e successivamente anche qualche allevatore francese aveva tentato la riproduzione ottenendo, però, la nascita di pochi nidiacei, che morirono dopo pochi giorni.
Alimentazione in cattività.
Miglio, panico, preferibilmente in spighe e una piccola percentuale di scagliola. Cibo vivo secondo necessità. Sempre a disposizione, grit e osso di seppia.Esperienza personale
Ho posseduto nel corso degli anni alcune coppie di questo grazioso uccellino che, diversamente da quanto riportato dalla letteratura del settore, hanno superato sempre bene il periodo di acclimatazione, riproducendosi in voliera più volte.
Cappuccino ventrerosso Lonchura kelaarti (Jerdon) 1863
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Il Cappuccino ventrerosso è presente in India con le sue due forme subspecifiche L.k. vernayi e L.k. jerdoni. Numericamente mai abbondante, anche se abbastanza comune, vive in areali limitati ai margini delle selve e tra i cespugli in zone umide ad altitudini comprese tra i 600 ed i 2100 metri.
Si alimenta con semi di erbe spontanee, grano, riso e saltuariamente di piccoli insetti.Si riproduce in nidi posti tra i cespugli, tra i rami delle piante rampicanti e nelle cavità degli alberi ad un'altezza variabile da 1 a 6 metri, talvolta anche più in alto, di forma rotondeggiante, come quella di altri Astrildidi, intessuti con erba secca, crini, muschio e fibre. Depone fino a otto uova per covata. (Alì e Ripley) Il piumaggio giovanile, pur simile a quello delle altre Lonchure, è caratterizzato da evidenti barrature nelle parti inferiori.
Esperienza personale.
Anni fa ebbi l’occasione di tenere in voliera, per circa due anni alcuni esemplari di una delle due sottospecie, probabilmente la L.k. jerdoni, acquistati insieme a un numeroso gruppo di altre Lonchure. Nessun problema per l’allevamento. Nessun tentativo di iniziare il ciclo riproduttivo.
Re: Bengalino Verde - Cappuccino Ventrerosso (di Alamanno Capecchi)
bella scheda @Christiano Ferrari
andiok- Senior Mod
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guanda80- Senior Mod
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sandro mauri- Senior Mod
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Re: Bengalino Verde - Cappuccino Ventrerosso (di Alamanno Capecchi)
Molto interessante e molto belli ,il becco rosso sembra dipinto, bella divulgazione bravo Cris
francoma- Sponsor
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Località : genova
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