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Usignolo del Giappone
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Usignolo del Giappone
Inviato da Massimo Riva Inviato: Dom Set 05, 2010 10:45 pm Oggetto: Usignolo del Giappone
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Nome scientifico Leiothrix lutea.
E’ un uccellino di piccole dimensioni (circa 120 mm.) diffuso in India settentrionale, Cina meridionale e penisola indocinese. L’usignolo del Giappone non è un vero usignolo, cioè non appartiene alla famiglia dei turdidi, ma un rappresentante asiatico della famiglia dei timalidi, è un' insettivoro e il suo nome comune deriva dal fatto che i primi importatori furono i giapponesi.
Descrizione: L’usignolo del Giappone raggiunge una lunghezza massima dii 5 cm di cui 5-6 spettano alla coda. Il becco e` breve con l’estremita` ricurva all’ingiu` ache le ali sono corte, slanciate e con le estremita` arrotondate ,mentre gli arti sono esili e corti. Il folto piumaggio presenta una livrea assai attraente: le parti superiori sono verde-oliva, il petto, il ventre e le redini sono giallo pallido; la coda e` color ruggine mentre la gola e` di un bel giallo-arancio. Le zampe sono giallognole mentre il becco e` rosso corallo con la base nera da cui si dipartono due strisce di piume giallo-arancio che raggiungono e circondano gli occhi, dando l’impressione all’osservatore che l’usignolo indossi una sorta di maschera; le ali sono marrone-nerastro con il margine giallo-arancio.
Dimorfismo sessuale: e`particolarmente evidente; la colorazione appena descritta riguarda il maschio, mentre la femmina ha tutti i colori piu` attenuati, in particolare le parti superiori (soprattutto la testa), anziche` essere verde-oliva, sono grigie. Inoltre nella femmina, come avviene del resto per tutti gli uccelli canori, e` assente il canto sostituito da un breve fischio di richiamo oppure da una specie di gracchio che emette quando viene spaventata. Il canto del maschio e` molto interessante e ricorda vagamente quello dell’usignolo europeo, da cui si differenzia per la brevita` , il minor numero di note ed inoltre per il tono decisamente piu` alto.
Reperimento sul mercato: si trova con una certa facilita`.
Comportamento: Nonostante si mantenga (anche dopo un lungo periodo di permanenza nella stessa gabbia) molto vivace, timido e pronto a fuggire alla prima occasione, bisogna riconoscere che l’usignolo del Giappone e` un ottimo uccello da gabbia e da voliera, dove e` tra l’altro una delle specie canore più longeve potendo raggiungere e superare i 20 anni di eta`. Si sono potuti osservare esemplari di 15-16 anni che, benché trattati sempre dalla stessa persona e insediati nello stesso ambiente, iniziano a muoversi velocemente battendo ripetutamente la testa contro le sbarre della gabbia e cercando di fuggire via ogni qualvolta ci si avvicina eccessivamente alla gabbia oppure si inseriscono le mani all’interno della stessa, magari per sistemare un posatoio o per riempire una mangiatoia. Questo suo comportamento vivace non deve pero` ingannare in quanto l’usignolo del Giappone e` un uccello abbastanza pacifico e puo` essere ospitato in una grande gabbia (o meglio in una voliera) dove sono presenti altre specie di piccole dimensioni. . L’usignolo del Giappone, pur non raggiungendo grandi dimensioni, a causa del suo vivace comportamento abbisogna in cattivita` di una gabbia molto spaziosa.
Vita quotidiana:
Alimentazione: L’usignolo del Giappone, come del resto tutti gli uccelli insettivori, necessita di un’alimentazione ricca di proteine, in particolare quelle animali. In commercio, come gia` detto in precedenza nel paragrafo dedicato all’alimentazione della Gracula religiosa, sono presenti un gran numero di pastoni per uccelli insettivori, gia pronti e di ottima qualità Per l’usignolo del Giappone sara` opportuno comunque preparare una miscela composta in parti uguali di pastone pellettato e pastone macinato, cui vanno aggiunti un cucchiaino da caffe` di sali minerali e 2 di carbone vegetale per ogni kg di pastone. Questa dieta deve essere integrata con frutta fresca (pere, mele, banane, arance e mandarini) di cui gli usignoli sono molto golosi. A proposito di arance e mandarini, il fatto curioso e` che in genere vengono accettati solo se offerti tagliati trasversalmente e non a spicchi singoli. Oltre a frutta fresca, la dieta deve essere integrata con l’offerta giornaliera di una piccola quantita` di insetti vivi come tarme della farina o lombrichi, di biscotti (si raccomanda l’uso esclusivo di prodotti per uccelli), pastone per granivori e, una o due volte la settimana, riso bollito senza sale e verdure fresche come cicoria, cicorione o radicchio (da evitare assolutamente la lattuga). Le verdure devono essere somministrate ben lavate e, soprattutto, a temperatura ambiente. L’usignolo del Giappone non disdegna neppure piccole quantita` di semi, quindi e` opportuno sistemare in una piccola mangiatoia una miscela di semi cosi composta: 35% scagliola, 30% miglio bianco, 20% panico, 5% canapuccia e 10% di avena decorticata. Agli esemplari che vivono all’aperto, in particolare nel periodo che precede la riproduzione, deve essere somministrato del grit (gusci di ostriche e conchiglie triturate) sistemato anch’esso in una piccola mangiatoia.
Accoppiamento, nidificazione e cova: Contrariamente a quanto spesso si dice la riproduzione in cattivita` dell’usignolo giapponese non e` affatto impossibile, almeno in una grande voliera all’aperto. Per tentare con successo occorre utilizzare una voliera avente le seguenti misure minime: 100x 150×200 (altezza) cm. All’interno si devono sistemare dei rami o, meglio ancora, un alberello. La voliera va collocata in un angolo del terrazzo o del giardino e, soprattutto, in un punto dove non vi sia un eccessivo via vai di gente perchè , se disturbato continuamente, l’usignolo non si riprodurra` di certo. La stagione degli amori inizia in primavera. Prima di questo periodo e` necessario inserire all’interno un cestino in vimini (ottimi quelli venduti per i nidi dei canarini) avente un diametro compreso tra i 12 ed i 15 cm. Questo cestino deve essere sistemato, preferibilmente, tra i rami o nell’alberello in modo da stimolare la femmina alla costruzione del nido. A tale scopo sara` bene fornire all’animale del materiale apposito: fili di lana, cotone, canapa, muschio ed erba secca.
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Nome scientifico Leiothrix lutea.
E’ un uccellino di piccole dimensioni (circa 120 mm.) diffuso in India settentrionale, Cina meridionale e penisola indocinese. L’usignolo del Giappone non è un vero usignolo, cioè non appartiene alla famiglia dei turdidi, ma un rappresentante asiatico della famiglia dei timalidi, è un' insettivoro e il suo nome comune deriva dal fatto che i primi importatori furono i giapponesi.
Descrizione: L’usignolo del Giappone raggiunge una lunghezza massima dii 5 cm di cui 5-6 spettano alla coda. Il becco e` breve con l’estremita` ricurva all’ingiu` ache le ali sono corte, slanciate e con le estremita` arrotondate ,mentre gli arti sono esili e corti. Il folto piumaggio presenta una livrea assai attraente: le parti superiori sono verde-oliva, il petto, il ventre e le redini sono giallo pallido; la coda e` color ruggine mentre la gola e` di un bel giallo-arancio. Le zampe sono giallognole mentre il becco e` rosso corallo con la base nera da cui si dipartono due strisce di piume giallo-arancio che raggiungono e circondano gli occhi, dando l’impressione all’osservatore che l’usignolo indossi una sorta di maschera; le ali sono marrone-nerastro con il margine giallo-arancio.
Dimorfismo sessuale: e`particolarmente evidente; la colorazione appena descritta riguarda il maschio, mentre la femmina ha tutti i colori piu` attenuati, in particolare le parti superiori (soprattutto la testa), anziche` essere verde-oliva, sono grigie. Inoltre nella femmina, come avviene del resto per tutti gli uccelli canori, e` assente il canto sostituito da un breve fischio di richiamo oppure da una specie di gracchio che emette quando viene spaventata. Il canto del maschio e` molto interessante e ricorda vagamente quello dell’usignolo europeo, da cui si differenzia per la brevita` , il minor numero di note ed inoltre per il tono decisamente piu` alto.
Reperimento sul mercato: si trova con una certa facilita`.
Comportamento: Nonostante si mantenga (anche dopo un lungo periodo di permanenza nella stessa gabbia) molto vivace, timido e pronto a fuggire alla prima occasione, bisogna riconoscere che l’usignolo del Giappone e` un ottimo uccello da gabbia e da voliera, dove e` tra l’altro una delle specie canore più longeve potendo raggiungere e superare i 20 anni di eta`. Si sono potuti osservare esemplari di 15-16 anni che, benché trattati sempre dalla stessa persona e insediati nello stesso ambiente, iniziano a muoversi velocemente battendo ripetutamente la testa contro le sbarre della gabbia e cercando di fuggire via ogni qualvolta ci si avvicina eccessivamente alla gabbia oppure si inseriscono le mani all’interno della stessa, magari per sistemare un posatoio o per riempire una mangiatoia. Questo suo comportamento vivace non deve pero` ingannare in quanto l’usignolo del Giappone e` un uccello abbastanza pacifico e puo` essere ospitato in una grande gabbia (o meglio in una voliera) dove sono presenti altre specie di piccole dimensioni. . L’usignolo del Giappone, pur non raggiungendo grandi dimensioni, a causa del suo vivace comportamento abbisogna in cattivita` di una gabbia molto spaziosa.
Vita quotidiana:
Alimentazione: L’usignolo del Giappone, come del resto tutti gli uccelli insettivori, necessita di un’alimentazione ricca di proteine, in particolare quelle animali. In commercio, come gia` detto in precedenza nel paragrafo dedicato all’alimentazione della Gracula religiosa, sono presenti un gran numero di pastoni per uccelli insettivori, gia pronti e di ottima qualità Per l’usignolo del Giappone sara` opportuno comunque preparare una miscela composta in parti uguali di pastone pellettato e pastone macinato, cui vanno aggiunti un cucchiaino da caffe` di sali minerali e 2 di carbone vegetale per ogni kg di pastone. Questa dieta deve essere integrata con frutta fresca (pere, mele, banane, arance e mandarini) di cui gli usignoli sono molto golosi. A proposito di arance e mandarini, il fatto curioso e` che in genere vengono accettati solo se offerti tagliati trasversalmente e non a spicchi singoli. Oltre a frutta fresca, la dieta deve essere integrata con l’offerta giornaliera di una piccola quantita` di insetti vivi come tarme della farina o lombrichi, di biscotti (si raccomanda l’uso esclusivo di prodotti per uccelli), pastone per granivori e, una o due volte la settimana, riso bollito senza sale e verdure fresche come cicoria, cicorione o radicchio (da evitare assolutamente la lattuga). Le verdure devono essere somministrate ben lavate e, soprattutto, a temperatura ambiente. L’usignolo del Giappone non disdegna neppure piccole quantita` di semi, quindi e` opportuno sistemare in una piccola mangiatoia una miscela di semi cosi composta: 35% scagliola, 30% miglio bianco, 20% panico, 5% canapuccia e 10% di avena decorticata. Agli esemplari che vivono all’aperto, in particolare nel periodo che precede la riproduzione, deve essere somministrato del grit (gusci di ostriche e conchiglie triturate) sistemato anch’esso in una piccola mangiatoia.
Accoppiamento, nidificazione e cova: Contrariamente a quanto spesso si dice la riproduzione in cattivita` dell’usignolo giapponese non e` affatto impossibile, almeno in una grande voliera all’aperto. Per tentare con successo occorre utilizzare una voliera avente le seguenti misure minime: 100x 150×200 (altezza) cm. All’interno si devono sistemare dei rami o, meglio ancora, un alberello. La voliera va collocata in un angolo del terrazzo o del giardino e, soprattutto, in un punto dove non vi sia un eccessivo via vai di gente perchè , se disturbato continuamente, l’usignolo non si riprodurra` di certo. La stagione degli amori inizia in primavera. Prima di questo periodo e` necessario inserire all’interno un cestino in vimini (ottimi quelli venduti per i nidi dei canarini) avente un diametro compreso tra i 12 ed i 15 cm. Questo cestino deve essere sistemato, preferibilmente, tra i rami o nell’alberello in modo da stimolare la femmina alla costruzione del nido. A tale scopo sara` bene fornire all’animale del materiale apposito: fili di lana, cotone, canapa, muschio ed erba secca.
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aleandra- Novizio
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