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Erba dei cento nodi
4 partecipanti
Pagina 1 di 1
Erba dei cento nodi
l'avete mai provata per migliorare i fattori eumelanici?
Polygonum aviculare
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Elenco dei nomi più comuni italiani per la specie Polygonum aviculare :
Aviculare
Centimorbia
Erba correggiola
Erba dei cento nodi
Erba spaghetta
Poligono centinodia
Poligono degli uccelli
Porcellana selvatica
Il nome specifico (aviculare) indica che gli uccelli si nutrono dei frutti e dei semi di queste piante.
Gli inglesi chiamano questa pianta Knotweed ma anche Knotgrass; i francesi la chiamano Renouée des oiseaux; i tedeschi la chiamano Vogel-Knöterich.
- Sostanze presenti: tannini (tiamina), acido silicico, acido ossalico, mucillagini varie e flavonoidi (riboflavina).
- Proprietà curative: nell'ambito della medicina popolare questa pianta viene considerata per le sue proprietà cardiotoniche (regola la frequenza cardiaca), vasocostrittrici (restringe i vasi sanguigni aumentandone la pressione), diuretiche (facilita il rilascio dell'urina), emetiche (utile in caso di avvelenamento in quanto provoca il vomito), vermifughe (elimina i vermi intestinali), antiflogistiche (guarisce dagli stati infiammatori), vulnerarie (guarisce le ferite), espettorante (favorisce l'espulsione delle secrezioni bronchiali).
- Parti usate: foglie e semi (non le radici).
Le parti commestibili di questa pianta sono le foglie e i semi in quanto contengono un albume farinoso. Con le foglie si possono preparare degli infusi.
È considerata pianta infestante in quanto disponendosi orizzontalmente si propaga su vaste aree ostacolando le coltivazioni di alcune piante alimentari come i cereali o le bietole; crea problemi anche alle aree a pascolo anche se cavalli, porci e altri animali domestici ricercano avidamente queste piante. È comunque una pianta mellifera.
Polygonum aviculare
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Elenco dei nomi più comuni italiani per la specie Polygonum aviculare :
Aviculare
Centimorbia
Erba correggiola
Erba dei cento nodi
Erba spaghetta
Poligono centinodia
Poligono degli uccelli
Porcellana selvatica
Il nome specifico (aviculare) indica che gli uccelli si nutrono dei frutti e dei semi di queste piante.
Gli inglesi chiamano questa pianta Knotweed ma anche Knotgrass; i francesi la chiamano Renouée des oiseaux; i tedeschi la chiamano Vogel-Knöterich.
- Sostanze presenti: tannini (tiamina), acido silicico, acido ossalico, mucillagini varie e flavonoidi (riboflavina).
- Proprietà curative: nell'ambito della medicina popolare questa pianta viene considerata per le sue proprietà cardiotoniche (regola la frequenza cardiaca), vasocostrittrici (restringe i vasi sanguigni aumentandone la pressione), diuretiche (facilita il rilascio dell'urina), emetiche (utile in caso di avvelenamento in quanto provoca il vomito), vermifughe (elimina i vermi intestinali), antiflogistiche (guarisce dagli stati infiammatori), vulnerarie (guarisce le ferite), espettorante (favorisce l'espulsione delle secrezioni bronchiali).
- Parti usate: foglie e semi (non le radici).
Le parti commestibili di questa pianta sono le foglie e i semi in quanto contengono un albume farinoso. Con le foglie si possono preparare degli infusi.
È considerata pianta infestante in quanto disponendosi orizzontalmente si propaga su vaste aree ostacolando le coltivazioni di alcune piante alimentari come i cereali o le bietole; crea problemi anche alle aree a pascolo anche se cavalli, porci e altri animali domestici ricercano avidamente queste piante. È comunque una pianta mellifera.
Ivo Multipass- Senior Mod
- Messaggi : 5278
Data d'iscrizione : 11.12.11
Età : 65
Località : DESIO (MB)
Re: Erba dei cento nodi
Ciao Ivo,mai provata.Vanno date le foglie?
massimo riva- Admin
- Messaggi : 15569
Data d'iscrizione : 08.12.11
Età : 58
Località : Lavagna(GE)
Re: Erba dei cento nodi
direi che la si da tutta quando però ha fiori e semi immaturi, sto leggendo qualcosina sul genere Polygonum, e secondo me aiuta molto l'ossidazione nei soggetti melaninici migliorando molto il disegno... nei tuoi bronzi...può essere una svolta dato che allevi al chiuso e mancano i raggi del sole.
Ivo Multipass- Senior Mod
- Messaggi : 5278
Data d'iscrizione : 11.12.11
Età : 65
Località : DESIO (MB)
Re: Erba dei cento nodi
E si Ivo,per questo ti ringrazio molto,è utilissima
massimo riva- Admin
- Messaggi : 15569
Data d'iscrizione : 08.12.11
Età : 58
Località : Lavagna(GE)
Re: Erba dei cento nodi
Ivo Multipass ha scritto:direi che la si da tutta quando però ha fiori e semi immaturi, sto leggendo qualcosina sul genere Polygonum, e secondo me aiuta molto l'ossidazione nei soggetti melaninici migliorando molto il disegno... nei tuoi bronzi...può essere una svolta dato che allevi al chiuso e mancano i raggi del sole.
Per l'ossidazione della melanina, è solo il Polygonum Fallopia AUBERTII.
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maki theotokatos- Senior
- Messaggi : 1398
Data d'iscrizione : 17.12.11
Età : 56
Località : Athens
Re: Erba dei cento nodi
ma anche questa è molto ricca di tannini, appartenedo alla stessa famiglia, e appetita dagli uccelli selvatici, mi ha spinto a fare una prova questo anno, per ora è difficile da trovare, da me penso di trovarla in aree incolte e secche, tipo sentieri di ghiaia o pietre, ai bordi degli scavi o zone di facile calpestio. Fino a ora non ho trovato nessuno che ha avuto esperienze con questa pianta, quindi può essere una novità interessante.Vi farò sapere!
Ivo Multipass- Senior Mod
- Messaggi : 5278
Data d'iscrizione : 11.12.11
Età : 65
Località : DESIO (MB)
Re: Erba dei cento nodi
Mi permetto di aggiungere quanto segue:
Tipo corologico: Cosmop. - In tutte le zone del mondo,senza lacune importanti.
Antesi: giugno-ottobre
Distribuzione in Italia: Presente in tutto il territorio.
Habitat: Tipica delle zone di calpestio, del bordo dei sentieri, delle aree antropizzate, dei fossi e delle zone sassose; in grandi colonie nei campi e nelle macerie. Sulla pavimentazione si dispone orizzontalmente appiattendosi a terra. Infestante delle coltivazioni della bietola, dei cereali e delle colture erbacee in genere. 0-1.850 m s.l.m.
Note di Sistematica: Oltre alla subsp nominale, descritta sopra, nel nostro territori è presente:
Polygonum aviculare L. subsp. rurivagum (Jord ex Boreau) Berher - Poligono gracile, che si distingue per portamento gracile internodi allungati foglie strette e acute con nervature marcate, fiori subsessili, ascellari, nella parte apicale dei rami, in fascetti di 2-3 elementi, perianzio breve con segmenti non sovrapposti.
Note-possibili confusioni: Specie simili sono:
Persicaria dubia (Stein.) Fourr. - Poligono mite,che si distingue per foglie con lamina lanceolata acuta e revoluta sul bordo, lunghe ocree (sino a 1 cm) cigliate, fiori bianco-rosati in spighe curvate e pendule, achenio trigono.
Persicaria minor (Huds.) Opiz - Poligono minore, che si distingue per foglie lineari lanceolate, ocree lungamente cigliate, fiori bianco-verdastri in spighe oblique, achenio piano-convesso.
Entrambe le specie sono comuni dei luoghi umidi e delle rive dei fossi.
Proprietà ed utilizzi: Specie officinale
Costituenti principali: acido silicico, tannini, flavonoidi, mucillagini.
Tipo corologico: Cosmop. - In tutte le zone del mondo,senza lacune importanti.
Antesi: giugno-ottobre
Distribuzione in Italia: Presente in tutto il territorio.
Habitat: Tipica delle zone di calpestio, del bordo dei sentieri, delle aree antropizzate, dei fossi e delle zone sassose; in grandi colonie nei campi e nelle macerie. Sulla pavimentazione si dispone orizzontalmente appiattendosi a terra. Infestante delle coltivazioni della bietola, dei cereali e delle colture erbacee in genere. 0-1.850 m s.l.m.
Note di Sistematica: Oltre alla subsp nominale, descritta sopra, nel nostro territori è presente:
Polygonum aviculare L. subsp. rurivagum (Jord ex Boreau) Berher - Poligono gracile, che si distingue per portamento gracile internodi allungati foglie strette e acute con nervature marcate, fiori subsessili, ascellari, nella parte apicale dei rami, in fascetti di 2-3 elementi, perianzio breve con segmenti non sovrapposti.
Note-possibili confusioni: Specie simili sono:
Persicaria dubia (Stein.) Fourr. - Poligono mite,che si distingue per foglie con lamina lanceolata acuta e revoluta sul bordo, lunghe ocree (sino a 1 cm) cigliate, fiori bianco-rosati in spighe curvate e pendule, achenio trigono.
Persicaria minor (Huds.) Opiz - Poligono minore, che si distingue per foglie lineari lanceolate, ocree lungamente cigliate, fiori bianco-verdastri in spighe oblique, achenio piano-convesso.
Entrambe le specie sono comuni dei luoghi umidi e delle rive dei fossi.
Proprietà ed utilizzi: Specie officinale
Costituenti principali: acido silicico, tannini, flavonoidi, mucillagini.
davide c- Senior Mod
- Messaggi : 4981
Data d'iscrizione : 13.12.11
Età : 45
Località : palermo
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