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Trieste:salvo il centro dei colibri'
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Trieste:salvo il centro dei colibri'
TRIESTE (6 gennaio) - Saranno salvati gli oltre cento colibrì, ospitati nel parco del Castello di Miramare, a Trieste, la cui sorte era a rischio per mancanza di fondi. A impegnarsi per loro è infatti il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi in persona. Il premier - secondo quanto riferisce a IGN, testata online del Gruppo Adnkronos, il direttore del Centro per la salvaguardia dei colibrì a Trieste, Stefano Rimoli - ha telefonato ieri insieme a Vittorio Sgarbi allo stesso Rimoli assicurandogli che salverà i colibrì triestini e l'istituzione che li ha in affidamento. «Il Centro per la salvaguardia dei colibrì è una benemerita istituzione della Repubblica, espressione dello Stato che opera su mandato del governo Italiano - avrebbe detto Berlusconi -. Il Centro è l'unica Istituzione al mondo ad occuparsi di questi animali così importanti per l'impollinazione dell'Amazzonia, è un prestigio per l'Italia e rimarrà nel Parco di Miramare». «Inoltre - avrebbe aggiunto il premier - non si può pensare di trasferire i colibrì, è da pazzi solo immaginarlo, perché ne morirebbero metà. Lo Stato farà immediatamente una Convenzione con il Centro senza spostare nemmeno temporaneamente i colibrì. Me ne occuperò personalmente».
A informare il premier della triste sorte a cui rischiavano di andare incontro i colibrì è stato Vittorio Sgarbi. «Ieri sono andato dal presidente del Consiglio e, insieme, abbiamo chiamato Rimoli - dice Sgarbi - Berlusconi si è dimostrato molto sensibile all'argomento, affermando di conoscere bene questi uccelli avendone diversi nella sua villa di Antigua dove li sente "cantare" ogni mattina». Il Cavaliere, aggiunge il critico d'arte, «ha anche detto che disperdendo i colibrì si rischia di farne morire la metà». «All'incontro - conclude Sgarbi - era presente anche la Brambilla. Da parte mia ho cercato di sensibilizzare anche lei». Soddisfatto il direttore del Centro di Trieste che racconta: «Mi sono messo nelle mani del professor Sgarbi che ha subito preso a cuore il caso. Da mesi affermo che il Centro colibrì è un'espressione del governo Italiano, che opera in nome e per conto dello Stato e che questi colibrì sono un dono diplomatico di proprietà del governo».
«Ringrazio di cuore il presidente Berlusconi e il professor Sgarbi - sottolinea Rimoli - per aver ribadito con fermezza tali posizioni e per aver salvato la vita a questi animali da burocrati che li avrebbero regalati all'estero a rischio della loro stessa vita pur di favorire logiche oscure che non coincidono con gli interessi dello Stato, del governo e della collettività». «Il presidente Berlusconi e Sgarbi - continua - hanno impedito che quest'azione di sciacallaggio venisse portata a termine, per il bene superiore della vita, dell'ambiente e dell'Italia, di un Italia che da oggi - conclude - gli è veramente in debito».
Plaude all'intervento del premier anche l'astrofisica Margherita Hack, secondo quanto riferisce Rimoli. «Sono sempre stata critica nei confronti del presidente Berlusconi - premette -, ma questa volta appena vedrò Berlusconi lo abbraccerò e lo bacerò. Gli sono veramente in debito, gli animalisti gli sono in debito, l'Italia tutta gli è in debito».
Il professor Giacomo Rossi, consulente scientifico del Wwf Italia e docente dell'università di Camerino, e il professor Piero Susmel dell'università di Udine dichiarano: «Da mesi dicevamo che trasferire degli animali così delicati e territoriali come i colibrì e per di più in riproduzione significava condannarli a morte certa. Inoltre l'istituzione scientifica Centro colibrì di Trieste è l'unico ente in Europa ad avere le strutture in grado di garantire il benessere dei colibrì. La comunità scientifica è estremamente soddisfatta della saggia e lungimirante dichiarazione del presidente Berlusconi e del professor Sgarbi. Il presidente Berlusconi - concludono - ha dimostrato un buon senso che fino ad ora è mancato».
Fonte: http://ilgazzettino.it
A informare il premier della triste sorte a cui rischiavano di andare incontro i colibrì è stato Vittorio Sgarbi. «Ieri sono andato dal presidente del Consiglio e, insieme, abbiamo chiamato Rimoli - dice Sgarbi - Berlusconi si è dimostrato molto sensibile all'argomento, affermando di conoscere bene questi uccelli avendone diversi nella sua villa di Antigua dove li sente "cantare" ogni mattina». Il Cavaliere, aggiunge il critico d'arte, «ha anche detto che disperdendo i colibrì si rischia di farne morire la metà». «All'incontro - conclude Sgarbi - era presente anche la Brambilla. Da parte mia ho cercato di sensibilizzare anche lei». Soddisfatto il direttore del Centro di Trieste che racconta: «Mi sono messo nelle mani del professor Sgarbi che ha subito preso a cuore il caso. Da mesi affermo che il Centro colibrì è un'espressione del governo Italiano, che opera in nome e per conto dello Stato e che questi colibrì sono un dono diplomatico di proprietà del governo».
«Ringrazio di cuore il presidente Berlusconi e il professor Sgarbi - sottolinea Rimoli - per aver ribadito con fermezza tali posizioni e per aver salvato la vita a questi animali da burocrati che li avrebbero regalati all'estero a rischio della loro stessa vita pur di favorire logiche oscure che non coincidono con gli interessi dello Stato, del governo e della collettività». «Il presidente Berlusconi e Sgarbi - continua - hanno impedito che quest'azione di sciacallaggio venisse portata a termine, per il bene superiore della vita, dell'ambiente e dell'Italia, di un Italia che da oggi - conclude - gli è veramente in debito».
Plaude all'intervento del premier anche l'astrofisica Margherita Hack, secondo quanto riferisce Rimoli. «Sono sempre stata critica nei confronti del presidente Berlusconi - premette -, ma questa volta appena vedrò Berlusconi lo abbraccerò e lo bacerò. Gli sono veramente in debito, gli animalisti gli sono in debito, l'Italia tutta gli è in debito».
Il professor Giacomo Rossi, consulente scientifico del Wwf Italia e docente dell'università di Camerino, e il professor Piero Susmel dell'università di Udine dichiarano: «Da mesi dicevamo che trasferire degli animali così delicati e territoriali come i colibrì e per di più in riproduzione significava condannarli a morte certa. Inoltre l'istituzione scientifica Centro colibrì di Trieste è l'unico ente in Europa ad avere le strutture in grado di garantire il benessere dei colibrì. La comunità scientifica è estremamente soddisfatta della saggia e lungimirante dichiarazione del presidente Berlusconi e del professor Sgarbi. Il presidente Berlusconi - concludono - ha dimostrato un buon senso che fino ad ora è mancato».
Fonte: http://ilgazzettino.it
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