Hunters Wings

no veramente aspettavo che mi dicevate che vi interessava
mentre voi sonnecchiate io inizio a scrivere

Ma dai Clarissa perche' dici cosi'...non e' vero che non interessano i rapaci e loro problematiche se ti ricordi quando iniziasti ti dissi che la cosa oltre a interessarmi mi affascinava e poi sono iniziate le LEZIONI vogliamo CONTINUARE x me va benissimo e se vuoi puoi fare le interrogazioni (alla vigliacca) va benissimo ...tutto ok con gli altri pennuti ? by

Franco non inventarne tante, che poi Lei ci interroga veramente

con gli altri è ok, solo una coppia di canarimi fa monta ma la femmina una settimana che sta dietro al nido e non è capace, fa e disfa, butta li e appiattisce, il maschio non la aiuta e lei insoddisfatta ritoglie tutto poverina

per il resto...meglio non interrogarvi altrimenti sentirei solo cavolate visto che alcuni si erano dimenticati del logoro

Affinchè il rapace sia in buona salute c'è bisogno di una sistemazione e delle cure particolari.

Sistemazione ideale
Come tutti gli uccelli di grande stazza, sono tenuti in voliere che permettano loro di muoversi senza rovinarsi le penne; c'è da ricordarsi che lo strappo di una piuma può far verificare infezioni se non addirittura emmorraggie o anche solo la difficile crescita di quella nuova durante la muta che può compromettere le proprie capacità di volo.

E' importante quindi costruirgli un luogo riparato, sicuro da animali predatori quali volpi e faine che posson entrare di notte nella voliera e prendere alla sprovvista il rapace.
Una rete a maglie larghe(molti però costruiscono sbarre verticali per diminuire ancora di più i rischi) è più indicata ma dobbiamo sempre tenere presente le dimensioni dell'animale e la sua abitudine all'essere rinchiuso libero(senza stare al blocco) coprendo con pannelli tutti i lati che non hanno la porta, garantendo così il riparo dalle correnti più forti e dalle pioggie traverse... e fa sentire l'animale più sicuro!

Per la costruzione della voliera ideale dobbiamo anche considerare le misure minime redatte dallo Stato e il CFS visto che durante i periodi di muta l'animale verrà tirato fuori pochissimo dal suo rifugio.
Io preferirei tenere in considerazione le misure ideali per una coppia da riproduzione visto che in muta il rapace perde sicuramente della muscolatura e con maggior spazio è probabile che possa avere un minimo di spazio per svolazzare.

Riconoscere un rapace sano
Come si riconosce un rapace sano? A volte può sembrare che la posizione appollaiata con penne arruffate e testa incassata può equivalere al relax, ma per questi animali la cosa può far sorgere dei dubbi sul suo status.
Sono animali sempre all'erta, specie i non imprintati, e solo la sera consente loro il sano riposo costituito dalla dormita.

Un rapace diurno dormirà sempre quando sarà annoiato o fisicamente non sano. La noia per i falchi è il metodo migliore per farli morire più in fretta poichè può manifestare comportamenti che ci facciano intuire qualche malattia mentre il problema di fondo è tutt'altro.

Controllare sempre che l'animale abbia un bel colorito del becco e zampe, poichè un rapace poco sano presenterà pelle grigiastra e smorta. La lucentezza delle piume è un fattore importante per vedere se l'animale è alimentato correttamente e l'occhio deve essere bello aperto, senza lasciar intravedere la palpebra.
Inoltre la reattività ai movimenti è un altro elemento importantissimo da tenere sotto controllo. Ovviamente non bisogna confondere la non reattività con l'errato addestramento; un uccello che si guarda intorno attento o che ci fissa interessato è sinonimo di buona reattività, mentre se l'animale risulta spento o "mollo" allora dovremmo iniziare a preoccuparci. Può capitare che ci sia una giornata in cui l'animale non ha proprio voglia di lavorare. In quei casi controllare tutti gli altri aspetti e rimettere il rapace al suo posto perchè la collaborazione non va mai obbligata ma bisogna sempre chiedere, come diciamo noi falconieri, "chiedere cortesia".

Sarebbe bene controllare spesso anche cavo orale visibile e pelle delle zampe per vedere che non ci siano particolari disturbi come cisti o acari che col tempo possono provocare seri problemi.

Muscolare un falco è importante per la sua psicologia
Muovere spesso l'animale per farlo muscolare non farà altro che farlo contento. Anche se sono animali freddi e distaccati, vedere il falconiere con il guando al braccio, li rende molto attivi perchè sanno di volare e di prendere anche del buon cibo

Se vogliamo che prenda una preda con più facilità faremo in modo che l'animale sia in grado di pompare per lunghe distanze. Questa tecnica è più utile per i rapaci da basso volo, i quali inseguono l'animale vicini al suolo se non raso terra. Il segreto è nell'allenarli spesso con prede vive in grado di metterli alla prova.
Considerando che la predazione è un altro modo per far felice un falco e farlo sfogare, cercheranno di dare il tutto e per tutto per raggiungere l'obbiettivo. (per far inseguire con più insistenza una preda c'è un metodo che tutti usano e che poi vi spiegherò quando passeremo alle varie fasi di addestramento).

Per i rapaci di alto volo, invece, imparare a sfruttare le correnti è importante. Non saremo in questo caso noi ad insegnargli quali venti prendere, ma far volare spesso l'animale farà in modo che il rapace prenda conoscenza con le proprie capacità e con i metodi di volo. Noi dovremmo solo spingerlo verso le quote di caccia...ovviamente tramite le prede ambite come anatre, storni ecc. L'animale sarà in grado col tempo di eseguire inseguimenti e picchiate velocissime con stoccata finali sulla preda.

Sono due modi di muscolare per nulla diversi fra loro, tranne il fatto che uno sta in basso e l'altro sta in alto.

Un rapace ben muscolato e ben tenuto darà grandi soddisfazioni, soprattutto a livello di caccia, ma anche a livello personale, perchè ci delizieranno con ottimi voli, ed ogni giorno non è mai lo stesso.

Pascolo
Sembrerebbe strano, eppure questi tipi di animali hanno bisogno, oltre che di stare a sole diretto, di pascolare nell'arbetta. è anche questo un modo per scaricare lo stress, farli interagire con l'ambiente e farli giocare, oltre che garantire un apporto di sali minerali che prendono dalla terra. Anche loro raccolgono piccoli sassi per digerire bene il cibo nel gozzo.
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Scusate le frasi un pò ingarbugliate ma c'è sempre troppo da dire e in un forum si può solo scrivere. Ci vorrebbe una lezione settimanale di didattica ahah. Magari un giorno si potrà organizzare qualcosa

No ti sei espressa in modo molto comprensibile

Hai dato delle spiegazioni comprensibili e molto interessanti grazie x la lezione ciao Prof.

ho trovato una lista di appunti interessanti :

Un rapace che non sta bene può essere subito riconosciuto dal cambiamento del suo comportamento e
delle sue funzioni corporee. Quelli che seguono sono solo alcuni dei segni più comuni che possono
indicare malattia o trauma nel rapace:
1) Perdita di peso
2) Perdita di appetito
3) Cambiamenti nel colore, odore, forma degli escrementi e delle borre.
4) Vomito del cibo
5) Corpo “impallato” con le penne rizzate.
6) Difficoltà a tenere gli occhi aperti o occhi a forma ovale, semichiusi
7) Incremento o decremento della domesticità verso l’uomo (nel caso di rapaci originariamente
molto selvatici).
Riluttanza a stare poggiato su una o entrambe le zampe
9) Riluttanza a muoversi
10) Una o entrambe le ali tenute abbassate
11) Respirazione che appare anormale o rumorosa
12) Cambiamenti nella voce
13) Tremori, spasmi, crisi o convulsioni
L'importanza dello

prima di continuare mi sembrava doveroso farvi vedere la bellissima posizione difensiva del gufo...thread posure.

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Accidenti che posizione assume fa ...paura interessante la lezione grazie

Spettacolare

Takala ha scritto:prima di continuare mi sembrava doveroso farvi vedere la bellissima posizione difensiva del gufo...thread posure.

[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]

Spettacolare Clarissa.......sbaglio o questo tipo di posizione ha un nome specifico.........

sisi l'ho scritto : thread posure . in poche parle il gufo cerca di farsi più grosso

Takala ha scritto:sisi l'ho scritto : thread posure . in poche parle il gufo cerca di farsi più grosso

Scusa non l'avevo letto non so se sia una cavolata oppure sia il vero ma degli amici fotografi mi hanno detto che quella posizione si chiama terrifico a tè risulta???

se ne inventano di parole. ogni hobby ha la sua terminologia, io in falconeria so di thread posure e facendo anche fotografia la chiamo semplimente "posa difensiva" , poi se hanno inventato sta fto per dare titoli interessanti non lo so
in falconeria comunque si usano nomi inglesi...anche se secondo me andrebbe bene in latino, viste le radici antiche di quest'arte

Ok grazie

ma figurati.

Io in Italia darei nomi Italiani

aboh. comunque l'unesco ha stabilito l'inglese

Leggete che fa sempre bene ragazzi. Anche questa è un piccolo schema che mi hanno dato; e visto che stasera ho da studiare per i marescialli allora copio e incollo senza pensare a cme potrei raccontarvi il tutto.

Fattore di stress

Si è già accennato varie volte al fenomeno dello stress, ma in questo paragrafo ritengo utile fare un
ulteriore sintesi e ripasso su questo argomento fondamentale nella gestione dei rapaci in cattività. Che
cosa è lo stress? Lo stress è una alterazione dei parametri fisiologici che può essere dovuta a varie cause e
che ha come conseguenza principale l'indebolimento del rapace e l'alterazione di alcune funzioni
fisiologiche. Esistono differenti categorie di stress:

Stress immediato: In genere è dovuto ad un trauma, ad una forte paura, per esempio quando
tentate di prendere in mano un rapace selvatico o ancora non bene addomesticato (tipico degli Accipiter
nelle prime fasi di addestramento). In questa situazione di forte paura nel corpo viene rilasciata molta
adrenalina, i battiti cardiaci aumentano, e la respirazione diventa più intensa e affannosa, il becco viene
tenuto aperto (panting nei rapaci diurni e fluttuazione gulare nei rapaci notturni). Questo tipo di stress,
generalmente, non ha conseguenze tardive ma solo nell'immediato: bisogna evitare di manipolare
pesantemente i rapaci che si stressano facilmente e quelli che hanno ancora una elevata "fear response"
(cioè troppo paurosi e selvatici). Le uniche conseguenze dunque sono immediate e dipendono
dall'entità dello stress: alcuni rapaci potrebbero anche morire di infarto se lo stress è eccessivo.

Stress a lungo termine: A differenza del precedente, in questo caso lo stress non è puntiforme ma è
continuato, l' organismo del rapace è stressato continuamente, giorno dopo giorno, e come principale
conseguenza si ha l'inibizione di alcune funzioni ormonali (gli ormoni della muta, con conseguente
blocco della muta e gli ormoni riproduttivi che vengono inibiti dall'adrenalina, portando dunque al
blocco delle funzioni riproduttive) e l'indebolimento del sistema immunitario, che rende il rapace
facilmente attaccabile da patologie che normalmente non lo scalfirebbero (Aspergillosi, per esempio). Le
cause dello stress a lungo termine sono principalmente 3:

Stress termico: Questo stato di stress sovviene quando l'animale vive in un clima non adatto alla sua
normale fisioclimatologia. Un esempio di stress termico si ha quando un falconiere che vive nel nord
Italia decide di acquistare un Lanario afrifcano (Falco biarmicus ssp erlangeri, il così detto "Alfanetta")
oppure quando un falconiere del centro-sud Italia acquista un Girfalco (tipico falco nordico). In genere
però, seguendo le corrette regole e utilizzando dei locali di allevamento perfettamente adattati alle
esigenze climatologiche della specie in questione, il problema dello stress termico può essere facilmente
risolto.

Stress alimentare: E' invece dovuto ad una alimentazione non adeguata sia da un punto di vista
qualitativo sia, soprattutto, dal punto di vista quantitativo. Questo tipo di stress è tipico dei rapaci in
fase di addestramento o già addestrati e, principalmente, si osserva quando il falconiere è inesperto o
incompetente. Uno esempio di stress alimentare si ha per esempio quando un rapace viene tenuto per
troppo tempo ad un peso troppo basso, magari per errori nella valutazione del corretto peso di volo: un
maschio di Pellegrino tenuto a razione ridotta (mezza o un terzo o un quarto di razione) per 6-7 giorni,
per esempio, è già in uno stadio di stress alimentare.

Stress psicologico: E' invece dovuto ad un errata tecnica di "manning" (addomesticamento) del
rapace. Rapaci troppo selvatici o inselvatichiti, o rapaci troppo paurosi (cioè con una "fear response"
ancora troppo elevata) sono facilmente soggetti a questo stress: ogni volta che un rapace di questo tipo
vede il falconiere o viene preso sul pugno e maneggiato, subisce uno stress psicologico, che, nel
momento in cui avviene, non è molto intenso ma è continuo, giorno dopo giorno. In genere questi
rapaci col tempo si abituano (assuefazione, che è appunto lo scopo dell'addomesticamento), ma non è
detto che ciò avvenga (per esempio con rapaci ormai troppo adulti, dai 2-3 anni in su, o con rapaci
troppo facilmente stressabili e troppo paurosi per temperamento individuale).

In ogni caso è importante evitare qualsiasi tipo di stress ai propri rapaci: un rapace stressato si
indebolisce e può ammalarsi molto più facilmente.

Anche questa lezione e' interessante ma questi vari tipi di stress possono colpire altri uccelli ? specie pappagalli di media o grossa "taglia" cmq sei stata come sempre chiarissima grazie Clarissa x le lezioni ... ma sono...gratis ? ahahahahah

Mbè dobbiamo considerare che animali come i pappagalli sono più propensi all'addomesticamento, cosa che nei rapaci non è così facile.

Quando un soggetto è adulto(parliamo di pappagalli), con almeno 2 anni, io credo che l'addomesticamento obbligato sia una fonte di grandissimo stress, soprattutto per come la vedo io. Per certe persone, addomesticare un pappagallo non abituato ad essere manipolato consiste nel tenerlo diverse volte al giorno per diversi minuti fra le mani facendogli delle carezze. A mio avviso carezze inutili visto che l'esserino non vede quella carezza come un gesto affettivo(io credo di calmarmi quando vedo che mi tengono senza farmi nulla e immobili, non perchè continuano a muovere una mano sulla mia testa). Come faccio io, un animale deve fidarsi. Tempi ovviamente più lunghi ma decide l'animale se venire avanti e quindi non avrà degli shock improvvisi.(come feci con i lori e gropponi).

Credo che le fonti di stress da me indicate, possano esser attribuite anche ad altri uccelli, anche se come ho già detto c'è da tenere in considerazione che sono due specie differenti.

Aren ad esempio ha paura ad essere toccata dagli estranei. Ormai ha 5 anni e non gliela toglie più nessuno. Farla toccare da altre persone la fa sempre scappare mentre un pappagallo con tendenze all'addomesticamento, un pò per volta sopporterà la cosa e gli potrebbe anche piacere(visto che non sono freddi come i rapaci).
Nonostante la grossa mole dei rapaci, essi sono veramente delicati, molto molto delicati, quindi per me, evitare stress anche ai più resistenti fa vivere meglio me(perchè mi dispiace) e loro.

Un altro esempio è la rosella che ho preso con roberto alla mostra. Inizialmente non potevamo nemmeno avvicinarci e invece di imporle i nostri movimenti veloci e la nostra figura sempre lì intorno ci siamo fatti il mazzo a far tutto con grande lentezza in modo che non volasse via, ma che ci tenesse comunque sott'occhio, con una certa curiosità.
Ha visto che non le facevamo nulla e ora mettiamo le mani in gabbia senza che lei si muova, anche se ha paura; ma nonostante ciò si fa toccare la coda e le zampe, ogni tanto sale sopra alla mano pure.

In breve io voglio paragonare le due specie per preservare il loro status senza farli patire, ma siamo di fronte anche a due "nature" completamente diverse. Quindi teniamo conto sempre dell'età e delle abitudini.

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No le lezioni fan si che mi offriate qualche pranzo ahahah.

Sto leggendo con interesse

stasera altra lezione signore e signori

Era ora, altrimenti ci scordiamo tutto