SAMBUCO (Sambucus nigra L.)

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IL SAMBUCO

Famiglia: Caprifoliacee

Nome scientifico: Sambucus nigra L.

Nomi comuni: Sambuco, zambuch, sambughe

Descrizione: è un arbusto alto fino a 9 metri ed è un arbusto particolare in quanto i fiori emanano un forte profumo dolciastro, le foglie per contro hanno un aroma decisamente sgradevole; i molti fusti che spuntano dal terreno e crescono eretti poi si inarcano curvandosi verso terra, conferendo all'arbusto l'aspetto caratteristico "a doccia" , che lo rende facilmente distinguibile anche durante il periodo invernale.
I rami, inoltre, sono tipicamente cosparsi di lenticelle, e sono formati al centro da un midollo spugnoso.
Nei rami piu' vecchi puo' capitare che il midollo degeneri, creando un canale interno (sono questi i rami ricercati dai bambini per la costruzione di cerebottane e di fischietti!). Le foglie sono picciolate; sono composte da 5-7 foglioline di forma ellittica e dentellate lungo il margine. Se
strofinate le foglie emanano un odore sgradevole. I fiori compaiono in
aprile-maggio, e sono riuniti in un ampio corimbo al termine dei rami.
La corolla e' formata da cinque petali biancio-giallastri, saldati inferiormente a formare una sorta di tubo. I fiori emanano un profumo dolciastro e i frutti sono drupe nero-violacee lucenti.
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Habitat: E' un'arbusto frequente lungo le siepi, nei fossi, nei giardini delle vecchie
case di campagna e negli ambienti ruderali. Cresce in tutt'Italia, fino alla
zona montana.

Raccolta: i fiori vanno raccolti al momento della fioritura prima che diventino troppo aperti recidendoli alla base dell'infiorescenza. I frutti si raccolgono in agosto-settembre.

Popolarità e credenze: in Germania era chiamato “l' albero di Holda” che era una fata del folklore germanico medievale, dai lunghi capelli d’oro che abitava nei sambuchi situati vicino a laghi e corsi d’acqua. Talvolta Holda poteva apparire come una vecchia strega e in Inghilterra si sosteneva addirittura che il sambuco fosse addirittura una strega che aveva assunto le sembianze di una pianta.
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Impiego: Proprio con i suoi fiori si puo' fare un infuso profumato, tradizionalmente impiegato come rimedio al raffreddore, alla tosse e all'influenza.
I frutti invece hanno proprieta' antinevralgiche, ma vanno sempre consumati cotti, perché crudi sono emetici.
I fiori vengono anche utilizzati per frittelle dolci, frittate, e schiacciate oltre che per aromatizzare le bevande dissetanti estive. I frutti invece sono impiegati per la preparazione di marmellate e gelatine, ma sicuramente l'utilizzo piu' noto e' quello che li vede componenti
principali dell'omonima bevanda alcolica.