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Dal mercato di S.Valentino,le riflessioni di Charles
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massimo riva
charles_forever
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Re: Dal mercato di S.Valentino,le riflessioni di Charles
Avrei qualcosa da dire, qualcosa come voce al di fuori del coro, non so però se sono autorizzato. Chiedo prima il parere agli Amministratori, premettendo che non utilizzerò comunque né parole volgari, né attacchi personali (a meno che non siano strettamente inerenti il tema, ed anche in questo caso non ad personam, ma riguardo solamente ai concetti), né tantomeno affermazioni di tipo politico.
Charles.
Charles.
charles_forever- Novizio
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Re: Dal mercato di S.Valentino,le riflessioni di Charles
Vai Carlo,come sai non siamo "democratici" Giusto che ogniuno dica la sua,giusto accettare le opinioni di tutti!!!!Anche io ho certi pensierini a riguardo ma ora e di primaria importanza che gli Allevatori del Lazio possano allevare tranquillamente...il resto lo affronterò una volta ottenuto il risultato sperato
massimo riva- Admin
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Re: Dal mercato di S.Valentino,le riflessioni di Charles
Ciò che sto per dire può, come ho già accennato, non essere di gradimento ad alcuni o anche a molti. Ciononostante grazie.
In alcuni Paesi, come ad esempio la Spagna, viene riconosciuto dallo Stato, in qualche misura, il valore scientifico degli allevatori come noi.
Ad esempio, da noi si ritiene sbagliato effettuare ibridazioni tra soggetti di specie diverse ma affini, perché in tal caso si "inquinerebbe" il patrimonio genetico di entrambi i parentali, ed in caso fosse necessario reintrodurre in natura dei soggetti, questi non sarebbero "puri". Ho già scritto come io la pensi su tale modo di pensare, che è valido proprio per un Paese che ritiene il nostro hobby di "serie B", in quanto l'ambientalismo è di moda, ed i nostri ambientalisti, spesso digiuni da ogni forma di conoscenza scientifica, anche superficiale, considerano l'Ornitofilia come una specie di attività borderline tra quelle che praticano i bravi cittadini con coscienza ambientalista, cioè il footing, la bicicletta, la "vasca" in centro a piedi, la bici elettrica, la raccolta differenziata, e altre attività, pur legali e consentite, ma, diciamo, sospette. Ed esse sono il motocross, l'allevamento, la pellicceria, la caccia, la pesca, ed anche il nostro beneamato hobby.
Non voglio assolutamente dare giudizi di valore o in merito alle sopraccitate attività, dico solo per spiegare il concetto. Quello che mi preme è che anche noi siamo visti con "sospetto". E viene negato il nostro valore scientifico.
Gli Spagnoli, più intelligentemente a mio modesto modo di vedere, ritengono altresì importante l'allevamento captivo, e concedono ad esempio anche un modesto prelievo di riproduttori in natura, o affidano sistematicamente tali soggetti, quando sequestrati, proprio ad allevatori iscritti alla loro Federazione. Come mai? Perché sanno benissimo che non ha senso parlare di ceppi "puri" se non legati al territorio. Quindi, se si dovesse fare un ripopolamento che ne so, di cardellini, sarebbe oltremodo importante liberare a Parma quelli di Parma, a Milano quelli di Milano, e così via, ma non un fantomatico "ceppo puro" da esposizione, che è la quintessenza del mix di tante provenienze. Chi garantisce che gli allevatori siano in grado di farlo davvero? Loro stessi, i loro organi collegiali e la loro rispettabilità, questo è più che evidente. Quindi gli allevatori Spagnoli godono di una "buona reputazione" a tutti i livelli. Noi molto meno.
Anche l'effettuazione di ibridazioni tra specie consimili ha un suo intrinseco valore scientifico (ad esempio lo studio del perché alcuni ibridi siano fecondi ed altri no, dato il particolare genoma degli Uccelli), ma possono farle solo Istituti di Ricerca accreditati; noi, che siamo evidentemente ritenuti solo dei quasi-ciarlatani, tranne forse pochissimi tra noi, o qualcosa del genere, non godiamo della buona fama necessaria per avere un qualunque accreditamento del genere, nonostante gli elogi che periodicamente un po' di Stampa ci concede.
Nel Lazio vi è una situazione oltremodo anomala. Che andrebbe sanata.
Su questo io sono d'accordo, visto che ho anche firmato la petizione. Però devo aggiungere che ho avuto dei diverbi con due personaggi, con uno dei quali a proposito di visione generale di selezione, proprio su questo Forum, con l'altro su un altro Forum. Mentre con la prima Persona resto della mia idea sulla circostanza in sé, debbo però aggiungere che sono pienamente d'accordo con Lui su quanto da Lui pubblicato su un mensile di un'Associazione Lombarda. In poche parole, egli ritiene che solamente la Mostra di Reggio Emilia si ingrandisca di continuo, mentre molte altre, ad onta della definizione di "Internazionali", richiamano sempre meno interesse. Il motivo è dato dal Mercato. Ed ha tutte le ragioni del mondo. Siccome pochi ci riconoscono valore scientifico, quindi i fondi pubblici scarseggiano, le motivazioni educative e/o didattiche vengono ignorate, il danaro finisce, attraverso il mercato, a divenire il solo fulcro su cui bascula il nostro mondo, dato che comunque, in realtà, una domanda tuttora comunque permane.
Col secondo personaggio ho avuto da dire poiché, proprio a Reggio Emilia, e meglio a S. Valentino, ho visto scene discutibili che avevano per protagonisti degli stockisti o blocchisti di canarini, di chiara provenienza non Italiana rivelata dagli idiomi che parlavano. Ho pubblicato su alcuni siti (non su questo) un intervento disgustato frutto anche dell'impressione fresca di giornata in cui, in modo forse discutibile, apostrofavo questi "blocchisti" con epiteti che, a impressione appunto del secondo Personaggio, potevano suonare "razzisti". Io non credo affatto che così fosse, ma il fuoco dell'iperbole è dato dal fatto che, mentre su altri due siti su cui ho pubblicato il medesimo intervento i commenti sono stati vari, ma tutti centrati sul benessere animale, sul sito in questione nessuno o quasi se ne è preoccupato, ma sono stato ostracizzato e bollato io come razzista. Ho spiegato che razzista non lo sono, se fosse parso faccio ammenda, ma le scene che ho visto a Reggio Emilia restano un incredibile autogol, per cui mi parrebbe che fosse inutile caldeggiare una petizione (che comunque, lo ripeto, ho firmato io pure), e sentirsi attaccati se qualcuno vede qualcosa, commesso da persone che non c'entrano nulla, che lede il benessere animale e lo denuncia.
Siamo visti come allevatori di nutrie da pelliccia o poco più, purtroppo, da molte persone, oltre che dagli ambientalisti radicali. Primo, dobbiamo schierarci, anche se non piace. O perlomeno farci conoscere meglio e di più. Poi dobbiamo essere per primi noi stessi spietati con chi sbaglia, è inutile che vada davanti al giudice chi ha un cardellino senza anello, e poi non succeda nulla a chi compra 500 canarini, li infila in una cassetta, la chiude in un sacco, e se ne va, in tre o quattro minuti è finito tutto, nessuno se ne è accorto, e qualcuno pensa pure: "cosa vuoi mai, alla fine pagano..." (questa è la giustificazione più frequente letta su tutti i tre Forum su cui ho pubblicato l'intervento).
Non faccio i nomi dei personaggi, poiché ripeto non è una questione personale (anche se col primo, col quale ho avuto, ripeto, un battibecco, mi complimento vivamente con l'occasione per le cose che ha pubblicato).
Vanno benissimo le petizioni, prego caldamente tutti di firmarla, ma dobbiamo scalare posizioni, diventare nel nostro campo quello che sono ad esempio i coltivatori di Orchidee nel mondo Italia compresa, non dei tali visti con sospetto e un po' di ilarità.
Scusate la lungaggine, ma a pensiero complesso non può che seguire spiegazione articolata, e poi non so essere troppo sintetico. Scusate anche la non-ortodossia del mio pensiero, ma i rilievi che mi sono stati fatti mi somigliano un po' ad un fatto che mi raccontava mio padre: l'8 settembre 1943 si immaginava che i Tedeschi avrebbero aperto il fuoco da lì a pochissimo, ed il Comandante del Reggimento in cui mio padre era di stanza girava per punire i soldati, i sottufficiali e i tenenti che non avevano la stecca nella bustina o a cui mancava un bottone nel pastrano, e quando i Tedeschi il fuoco lo hanno poi aperto davvero si è scoperto che l'armeria aveva munizioni sufficienti per quattro colpi a testa...
Saluti,
Charles.
In alcuni Paesi, come ad esempio la Spagna, viene riconosciuto dallo Stato, in qualche misura, il valore scientifico degli allevatori come noi.
Ad esempio, da noi si ritiene sbagliato effettuare ibridazioni tra soggetti di specie diverse ma affini, perché in tal caso si "inquinerebbe" il patrimonio genetico di entrambi i parentali, ed in caso fosse necessario reintrodurre in natura dei soggetti, questi non sarebbero "puri". Ho già scritto come io la pensi su tale modo di pensare, che è valido proprio per un Paese che ritiene il nostro hobby di "serie B", in quanto l'ambientalismo è di moda, ed i nostri ambientalisti, spesso digiuni da ogni forma di conoscenza scientifica, anche superficiale, considerano l'Ornitofilia come una specie di attività borderline tra quelle che praticano i bravi cittadini con coscienza ambientalista, cioè il footing, la bicicletta, la "vasca" in centro a piedi, la bici elettrica, la raccolta differenziata, e altre attività, pur legali e consentite, ma, diciamo, sospette. Ed esse sono il motocross, l'allevamento, la pellicceria, la caccia, la pesca, ed anche il nostro beneamato hobby.
Non voglio assolutamente dare giudizi di valore o in merito alle sopraccitate attività, dico solo per spiegare il concetto. Quello che mi preme è che anche noi siamo visti con "sospetto". E viene negato il nostro valore scientifico.
Gli Spagnoli, più intelligentemente a mio modesto modo di vedere, ritengono altresì importante l'allevamento captivo, e concedono ad esempio anche un modesto prelievo di riproduttori in natura, o affidano sistematicamente tali soggetti, quando sequestrati, proprio ad allevatori iscritti alla loro Federazione. Come mai? Perché sanno benissimo che non ha senso parlare di ceppi "puri" se non legati al territorio. Quindi, se si dovesse fare un ripopolamento che ne so, di cardellini, sarebbe oltremodo importante liberare a Parma quelli di Parma, a Milano quelli di Milano, e così via, ma non un fantomatico "ceppo puro" da esposizione, che è la quintessenza del mix di tante provenienze. Chi garantisce che gli allevatori siano in grado di farlo davvero? Loro stessi, i loro organi collegiali e la loro rispettabilità, questo è più che evidente. Quindi gli allevatori Spagnoli godono di una "buona reputazione" a tutti i livelli. Noi molto meno.
Anche l'effettuazione di ibridazioni tra specie consimili ha un suo intrinseco valore scientifico (ad esempio lo studio del perché alcuni ibridi siano fecondi ed altri no, dato il particolare genoma degli Uccelli), ma possono farle solo Istituti di Ricerca accreditati; noi, che siamo evidentemente ritenuti solo dei quasi-ciarlatani, tranne forse pochissimi tra noi, o qualcosa del genere, non godiamo della buona fama necessaria per avere un qualunque accreditamento del genere, nonostante gli elogi che periodicamente un po' di Stampa ci concede.
Nel Lazio vi è una situazione oltremodo anomala. Che andrebbe sanata.
Su questo io sono d'accordo, visto che ho anche firmato la petizione. Però devo aggiungere che ho avuto dei diverbi con due personaggi, con uno dei quali a proposito di visione generale di selezione, proprio su questo Forum, con l'altro su un altro Forum. Mentre con la prima Persona resto della mia idea sulla circostanza in sé, debbo però aggiungere che sono pienamente d'accordo con Lui su quanto da Lui pubblicato su un mensile di un'Associazione Lombarda. In poche parole, egli ritiene che solamente la Mostra di Reggio Emilia si ingrandisca di continuo, mentre molte altre, ad onta della definizione di "Internazionali", richiamano sempre meno interesse. Il motivo è dato dal Mercato. Ed ha tutte le ragioni del mondo. Siccome pochi ci riconoscono valore scientifico, quindi i fondi pubblici scarseggiano, le motivazioni educative e/o didattiche vengono ignorate, il danaro finisce, attraverso il mercato, a divenire il solo fulcro su cui bascula il nostro mondo, dato che comunque, in realtà, una domanda tuttora comunque permane.
Col secondo personaggio ho avuto da dire poiché, proprio a Reggio Emilia, e meglio a S. Valentino, ho visto scene discutibili che avevano per protagonisti degli stockisti o blocchisti di canarini, di chiara provenienza non Italiana rivelata dagli idiomi che parlavano. Ho pubblicato su alcuni siti (non su questo) un intervento disgustato frutto anche dell'impressione fresca di giornata in cui, in modo forse discutibile, apostrofavo questi "blocchisti" con epiteti che, a impressione appunto del secondo Personaggio, potevano suonare "razzisti". Io non credo affatto che così fosse, ma il fuoco dell'iperbole è dato dal fatto che, mentre su altri due siti su cui ho pubblicato il medesimo intervento i commenti sono stati vari, ma tutti centrati sul benessere animale, sul sito in questione nessuno o quasi se ne è preoccupato, ma sono stato ostracizzato e bollato io come razzista. Ho spiegato che razzista non lo sono, se fosse parso faccio ammenda, ma le scene che ho visto a Reggio Emilia restano un incredibile autogol, per cui mi parrebbe che fosse inutile caldeggiare una petizione (che comunque, lo ripeto, ho firmato io pure), e sentirsi attaccati se qualcuno vede qualcosa, commesso da persone che non c'entrano nulla, che lede il benessere animale e lo denuncia.
Siamo visti come allevatori di nutrie da pelliccia o poco più, purtroppo, da molte persone, oltre che dagli ambientalisti radicali. Primo, dobbiamo schierarci, anche se non piace. O perlomeno farci conoscere meglio e di più. Poi dobbiamo essere per primi noi stessi spietati con chi sbaglia, è inutile che vada davanti al giudice chi ha un cardellino senza anello, e poi non succeda nulla a chi compra 500 canarini, li infila in una cassetta, la chiude in un sacco, e se ne va, in tre o quattro minuti è finito tutto, nessuno se ne è accorto, e qualcuno pensa pure: "cosa vuoi mai, alla fine pagano..." (questa è la giustificazione più frequente letta su tutti i tre Forum su cui ho pubblicato l'intervento).
Non faccio i nomi dei personaggi, poiché ripeto non è una questione personale (anche se col primo, col quale ho avuto, ripeto, un battibecco, mi complimento vivamente con l'occasione per le cose che ha pubblicato).
Vanno benissimo le petizioni, prego caldamente tutti di firmarla, ma dobbiamo scalare posizioni, diventare nel nostro campo quello che sono ad esempio i coltivatori di Orchidee nel mondo Italia compresa, non dei tali visti con sospetto e un po' di ilarità.
Scusate la lungaggine, ma a pensiero complesso non può che seguire spiegazione articolata, e poi non so essere troppo sintetico. Scusate anche la non-ortodossia del mio pensiero, ma i rilievi che mi sono stati fatti mi somigliano un po' ad un fatto che mi raccontava mio padre: l'8 settembre 1943 si immaginava che i Tedeschi avrebbero aperto il fuoco da lì a pochissimo, ed il Comandante del Reggimento in cui mio padre era di stanza girava per punire i soldati, i sottufficiali e i tenenti che non avevano la stecca nella bustina o a cui mancava un bottone nel pastrano, e quando i Tedeschi il fuoco lo hanno poi aperto davvero si è scoperto che l'armeria aveva munizioni sufficienti per quattro colpi a testa...
Saluti,
Charles.
charles_forever- Novizio
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Età : 64
Località : Medesano
Re: Dal mercato di S.Valentino,le riflessioni di Charles
Concordo pianamente con tutto, Charles!
.. voglio però aggiungere un commento per quanto è ti è successo in discussioni qui e altrove.
Io, penso che:
1) un malinteso è frutto di una sbagliata forma di esplicazione.
2) non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire
questo per dire che se dopo le dovute spiegazioni e chiarimenti, eventualmente anche delle dovute scuse, non si rientra nel civile o meglio nel buon modo di convivere tutti insieme (prerogativa non solo degli esseri civili)... bè, in quel caso è meglio prendre delle decisioni, per quel che mi riguarda sempre pacifiche, e fare le proprie scelte.
non sono molto d'accordo con l'uso dell'iperbole dei soldati... ma ci vorrebbe un topic a parte per questo, e sarebbe una bellissima discussione!!! specialmente in questi tempi dove tanti valori si stanno estinguendo
.. voglio però aggiungere un commento per quanto è ti è successo in discussioni qui e altrove.
Io, penso che:
1) un malinteso è frutto di una sbagliata forma di esplicazione.
2) non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire
questo per dire che se dopo le dovute spiegazioni e chiarimenti, eventualmente anche delle dovute scuse, non si rientra nel civile o meglio nel buon modo di convivere tutti insieme (prerogativa non solo degli esseri civili)... bè, in quel caso è meglio prendre delle decisioni, per quel che mi riguarda sempre pacifiche, e fare le proprie scelte.
non sono molto d'accordo con l'uso dell'iperbole dei soldati... ma ci vorrebbe un topic a parte per questo, e sarebbe una bellissima discussione!!! specialmente in questi tempi dove tanti valori si stanno estinguendo
Ivo Multipass- Senior Mod
- Messaggi : 5278
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Età : 65
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Re: Dal mercato di S.Valentino,le riflessioni di Charles
Era soltanto per spiegare che, chi ha l'obbligo di fare scelte, può anche se non dovrebbe, perdere la bussola ed attaccarsi a quisquilie anziché alla sostanza delle cose.
Io in realtà non mi sono scusato, perché credo in coscienza di non dovermi scusare di alcunché, ho solo ritirato pubblicamente quanto ho scritto, senza entusiasmo, è vero, ma mi sia lasciato almeno il diritto di mugugno. Stigmatizzo però il fatto che su quel Forum e solo su quello la cosa abbia rivestito tale importanza, facendo passare completamente sotto l'uscio la vera cosa importante, cioè il benessere animale. E mi stupisco ancor di più poiché tale forum è manifestazione di una forma di "secessione" dai canali ufficiali, e combatte la cattura, la detenzione ed il maltrattamento. Già in precedenza, comunque, ero stato censurato proprio lì per aver usato l'espressione "mandateli a lavorare", rivolta a quei funzionari della Regione Lazio che invocano, per evidente incapacità di assumersi la minima responsabilità, la mancanza di Enti certificatori ufficiali che possano legiferare o discriminare sui Nostrani mutati, evidentemente non esistenti in Natura, cioè il principale motivo della Petizione di cui sopra.
Mi sembrano un po', per dirla in Inglese "as Holy as Thou", cioè un po' bacchettoni... Ma questa è sempre la mia impressione e, torno a dire, la Petizione credo che vada firmata.
Charles.
Io in realtà non mi sono scusato, perché credo in coscienza di non dovermi scusare di alcunché, ho solo ritirato pubblicamente quanto ho scritto, senza entusiasmo, è vero, ma mi sia lasciato almeno il diritto di mugugno. Stigmatizzo però il fatto che su quel Forum e solo su quello la cosa abbia rivestito tale importanza, facendo passare completamente sotto l'uscio la vera cosa importante, cioè il benessere animale. E mi stupisco ancor di più poiché tale forum è manifestazione di una forma di "secessione" dai canali ufficiali, e combatte la cattura, la detenzione ed il maltrattamento. Già in precedenza, comunque, ero stato censurato proprio lì per aver usato l'espressione "mandateli a lavorare", rivolta a quei funzionari della Regione Lazio che invocano, per evidente incapacità di assumersi la minima responsabilità, la mancanza di Enti certificatori ufficiali che possano legiferare o discriminare sui Nostrani mutati, evidentemente non esistenti in Natura, cioè il principale motivo della Petizione di cui sopra.
Mi sembrano un po', per dirla in Inglese "as Holy as Thou", cioè un po' bacchettoni... Ma questa è sempre la mia impressione e, torno a dire, la Petizione credo che vada firmata.
Charles.
charles_forever- Novizio
- Messaggi : 32
Data d'iscrizione : 04.02.12
Età : 64
Località : Medesano
Re: Dal mercato di S.Valentino,le riflessioni di Charles
charles_forever ha scritto:Ciò che sto per dire può, come ho già accennato, non essere di gradimento ad alcuni o anche a molti. Ciononostante grazie.
In alcuni Paesi, come ad esempio la Spagna, viene riconosciuto dallo Stato, in qualche misura, il valore scientifico degli allevatori come noi.
Ad esempio, da noi si ritiene sbagliato effettuare ibridazioni tra soggetti di specie diverse ma affini, perché in tal caso si "inquinerebbe" il patrimonio genetico di entrambi i parentali, ed in caso fosse necessario reintrodurre in natura dei soggetti, questi non sarebbero "puri". Ho già scritto come io la pensi su tale modo di pensare, che è valido proprio per un Paese che ritiene il nostro hobby di "serie B", in quanto l'ambientalismo è di moda, ed i nostri ambientalisti, spesso digiuni da ogni forma di conoscenza scientifica, anche superficiale, considerano l'Ornitofilia come una specie di attività borderline tra quelle che praticano i bravi cittadini con coscienza ambientalista, cioè il footing, la bicicletta, la "vasca" in centro a piedi, la bici elettrica, la raccolta differenziata, e altre attività, pur legali e consentite, ma, diciamo, sospette. Ed esse sono il motocross, l'allevamento, la pellicceria, la caccia, la pesca, ed anche il nostro beneamato hobby.
Non voglio assolutamente dare giudizi di valore o in merito alle sopraccitate attività, dico solo per spiegare il concetto. Quello che mi preme è che anche noi siamo visti con "sospetto". E viene negato il nostro valore scientifico.
Gli Spagnoli, più intelligentemente a mio modesto modo di vedere, ritengono altresì importante l'allevamento captivo, e concedono ad esempio anche un modesto prelievo di riproduttori in natura, o affidano sistematicamente tali soggetti, quando sequestrati, proprio ad allevatori iscritti alla loro Federazione. Come mai? Perché sanno benissimo che non ha senso parlare di ceppi "puri" se non legati al territorio. Quindi, se si dovesse fare un ripopolamento che ne so, di cardellini, sarebbe oltremodo importante liberare a Parma quelli di Parma, a Milano quelli di Milano, e così via, ma non un fantomatico "ceppo puro" da esposizione, che è la quintessenza del mix di tante provenienze. Chi garantisce che gli allevatori siano in grado di farlo davvero? Loro stessi, i loro organi collegiali e la loro rispettabilità, questo è più che evidente. Quindi gli allevatori Spagnoli godono di una "buona reputazione" a tutti i livelli. Noi molto meno.
Anche l'effettuazione di ibridazioni tra specie consimili ha un suo intrinseco valore scientifico (ad esempio lo studio del perché alcuni ibridi siano fecondi ed altri no, dato il particolare genoma degli Uccelli), ma possono farle solo Istituti di Ricerca accreditati; noi, che siamo evidentemente ritenuti solo dei quasi-ciarlatani, tranne forse pochissimi tra noi, o qualcosa del genere, non godiamo della buona fama necessaria per avere un qualunque accreditamento del genere, nonostante gli elogi che periodicamente un po' di Stampa ci concede.
Nel Lazio vi è una situazione oltremodo anomala. Che andrebbe sanata.
Su questo io sono d'accordo, visto che ho anche firmato la petizione. Però devo aggiungere che ho avuto dei diverbi con due personaggi, con uno dei quali a proposito di visione generale di selezione, proprio su questo Forum, con l'altro su un altro Forum. Mentre con la prima Persona resto della mia idea sulla circostanza in sé, debbo però aggiungere che sono pienamente d'accordo con Lui su quanto da Lui pubblicato su un mensile di un'Associazione Lombarda. In poche parole, egli ritiene che solamente la Mostra di Reggio Emilia si ingrandisca di continuo, mentre molte altre, ad onta della definizione di "Internazionali", richiamano sempre meno interesse. Il motivo è dato dal Mercato. Ed ha tutte le ragioni del mondo. Siccome pochi ci riconoscono valore scientifico, quindi i fondi pubblici scarseggiano, le motivazioni educative e/o didattiche vengono ignorate, il danaro finisce, attraverso il mercato, a divenire il solo fulcro su cui bascula il nostro mondo, dato che comunque, in realtà, una domanda tuttora comunque permane.
Col secondo personaggio ho avuto da dire poiché, proprio a Reggio Emilia, e meglio a S. Valentino, ho visto scene discutibili che avevano per protagonisti degli stockisti o blocchisti di canarini, di chiara provenienza non Italiana rivelata dagli idiomi che parlavano. Ho pubblicato su alcuni siti (non su questo) un intervento disgustato frutto anche dell'impressione fresca di giornata in cui, in modo forse discutibile, apostrofavo questi "blocchisti" con epiteti che, a impressione appunto del secondo Personaggio, potevano suonare "razzisti". Io non credo affatto che così fosse, ma il fuoco dell'iperbole è dato dal fatto che, mentre su altri due siti su cui ho pubblicato il medesimo intervento i commenti sono stati vari, ma tutti centrati sul benessere animale, sul sito in questione nessuno o quasi se ne è preoccupato, ma sono stato ostracizzato e bollato io come razzista. Ho spiegato che razzista non lo sono, se fosse parso faccio ammenda, ma le scene che ho visto a Reggio Emilia restano un incredibile autogol, per cui mi parrebbe che fosse inutile caldeggiare una petizione (che comunque, lo ripeto, ho firmato io pure), e sentirsi attaccati se qualcuno vede qualcosa, commesso da persone che non c'entrano nulla, che lede il benessere animale e lo denuncia.
Siamo visti come allevatori di nutrie da pelliccia o poco più, purtroppo, da molte persone, oltre che dagli ambientalisti radicali. Primo, dobbiamo schierarci, anche se non piace. O perlomeno farci conoscere meglio e di più. Poi dobbiamo essere per primi noi stessi spietati con chi sbaglia, è inutile che vada davanti al giudice chi ha un cardellino senza anello, e poi non succeda nulla a chi compra 500 canarini, li infila in una cassetta, la chiude in un sacco, e se ne va, in tre o quattro minuti è finito tutto, nessuno se ne è accorto, e qualcuno pensa pure: "cosa vuoi mai, alla fine pagano..." (questa è la giustificazione più frequente letta su tutti i tre Forum su cui ho pubblicato l'intervento).
Non faccio i nomi dei personaggi, poiché ripeto non è una questione personale (anche se col primo, col quale ho avuto, ripeto, un battibecco, mi complimento vivamente con l'occasione per le cose che ha pubblicato).
Vanno benissimo le petizioni, prego caldamente tutti di firmarla, ma dobbiamo scalare posizioni, diventare nel nostro campo quello che sono ad esempio i coltivatori di Orchidee nel mondo Italia compresa, non dei tali visti con sospetto e un po' di ilarità.
Scusate la lungaggine, ma a pensiero complesso non può che seguire spiegazione articolata, e poi non so essere troppo sintetico. Scusate anche la non-ortodossia del mio pensiero, ma i rilievi che mi sono stati fatti mi somigliano un po' ad un fatto che mi raccontava mio padre: l'8 settembre 1943 si immaginava che i Tedeschi avrebbero aperto il fuoco da lì a pochissimo, ed il Comandante del Reggimento in cui mio padre era di stanza girava per punire i soldati, i sottufficiali e i tenenti che non avevano la stecca nella bustina o a cui mancava un bottone nel pastrano, e quando i Tedeschi il fuoco lo hanno poi aperto davvero si è scoperto che l'armeria aveva munizioni sufficienti per quattro colpi a testa...
Saluti,
Charles.
Ciao Carlo forse ti posso rispondere io , penso che il problema principale fra te e quella persona con la quale haia vuto modo di battibbeccare su l' altro forum non sia inerente alla democraticità del forum in questione , primo perchè lui non riveste alcun ruolo all' interno del forum stesso ma è solo un fruitore come me , secondo perchè tu hai fatto delle affermazioni su kossovari , albanesi ecc e la moglie di questa persona è albanese !!! Io penso che il nocciolo della questione sia questo , ora che lui non te lo abbia voluto dire sono fatti personali , ma io conosco bene sia lui che la moglie ed il modo con il quale hai usato il termine albanese non era certo per fare un complimento !! mi sarei risentito anche io , tutto qua ! Ciao
Francesco Di Vito- Novizio
- Messaggi : 95
Data d'iscrizione : 28.01.12
Re: Dal mercato di S.Valentino,le riflessioni di Charles
Argomento interessante che potremmo "estrapolare" da questa discussione,chiedo a Charles quale titolo sarebbe piu' opportuno,cosi' da procedere.
Quanto all'altro forum,ho letto la discussione e non mi esprimo in merito alla "querelle" con l'altro utente.
Ti posso dire che si prendono le parti della S.O.R. in quanto unica societa' che ospita all'interno delle proprie manifestazioni la FEO.
Quanto all'altro forum,ho letto la discussione e non mi esprimo in merito alla "querelle" con l'altro utente.
Ti posso dire che si prendono le parti della S.O.R. in quanto unica societa' che ospita all'interno delle proprie manifestazioni la FEO.
Dal mercato di S.Valentino,le riflessioni di Charles
Ciao ragazzi,mi trattenerò sulla centralità dell'argomento descritto da Carlo,anche mia moglie è straniera,anche i miei figli sono per metà stranieri ma io non sono ipocrita...con questo chiudo con il fuori onda che mi porterebbe a critiche e sinceramente ne sono stufo.Invece per quello che fa parte dell'argomento trattato da titolo,non ho ben capito Carlo,cosa c'entrano,o cosa c'entrano solo,gli Allevatori del Lazio.A prescindere che io sono d'accordissimo con quanto hai esposto sul benessere degli animali,a prescindere che io prenderei a calci nel sedere(addio mi sono lasciato andare...)i "grandi" allevatori,che arrivano nelle Mostre scambio con gli uccelli amassati uno sopra l'altro,che si stupiscono quando intervengono le persone legittimate dalla legge e li multano ma gia,a loro dovrebbe essere permesso tutto,a Reggio si puo....e caro Carlo,hai toccato Reggio,li i lecchini vanno a nozze(fermatemiiiii) e si nascondono dietro la loro fervida ipocrisia,stai tranquillo che se avessi attaccato il sottoscritto ti avrebbero dato la medaglia..ma hai toccato Banfi(scusami Ingegnere,non so se mi leggi ma come avrai ben capito certi tuoi comportamenti non sono a me graditi...e io non sono un lecchino),colui che come noi della SOG ha alzato le chiappe e si è recato in Comune a far cambiare la legge sul benessere degli Animali in modo che gli Allevatori potessero allevare...ma poi mi scivola sulla buccia di banana,quello che si vede in quella Mostra scambio è da arresto,altro che applausi e leccate...il bello è che scrive che loro non devono controllare...il massimo per un Venerabile,uno che ha fondato la sua carriera su certi argomenti...Un piccolo appunto anche per te Francesco,hai lasciato la FOI per questo?Perche non si potevano allevare Indigeni nel Lazio?Bastava che cambiassi Associazione,bastava che cambiavate Presidente di Associazione,bastava che lo stesso gruppo che avete formato,costituendo una bellissima Associazione,di cui so vita,morte e miracoli della sua nascita,si fosse proposto di cambiare le cose ma voi per primi avete alzato bandiera bianca...che c'entra la FOI in questo?Ma l'importante è adesso che FIRMIATE FIRMIATE FIRMIATE,non è democratico quello che succede nel Lazio!!!!!Se i lor signori Presidenti di Associazioni del Lazio,non porteranno all'Assemblea generale questo problema enorme,indirizzando sia gli organi Federali,sia tutti gli altri Presidenti a prenderne coscenza bè,forse sarà meglio se si dimetteranno,perche vuol dire che non ricoprono degnamente il loro ruolo!!!!!Saluti a tutti,FIRMATE!!!!
massimo riva- Admin
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Re: Dal mercato di S.Valentino,le riflessioni di Charles
Io credo che nel Lazio ci sia qualcosa che va al di la' di Associazioni o
presidenti,credo che la questione sia piu' complicata,altrimenti non si
spiegherebbe questo immobilismo.
Altrimenti sarebbe bastato il
personaggio rampante di turno,desideroso di far carriera politica,a far
uniformare la Regione alle altre...
presidenti,credo che la questione sia piu' complicata,altrimenti non si
spiegherebbe questo immobilismo.
Altrimenti sarebbe bastato il
personaggio rampante di turno,desideroso di far carriera politica,a far
uniformare la Regione alle altre...
Re: Dal mercato di S.Valentino,le riflessioni di Charles
Io non riesco a capire cosa non va,siamo una Nazione,certe leggi dovrebbero valere per tutti.Penso piu che altro ad un immobilismo di chi invece dovrebbe darsi da fare ma questo potrà confermarcelo Francesco che è piu addentro alla situazione.Volevo fare una specifica sull'Ing.Banfi,la mia trattasi di critica costruttiva,ce ne fossero persone cosi ma deve stare piu attento a certi comportamenti durante le manifestazioni organizzate da lui e dalla sua Associazione,cosi facendo verremo sempre scambiati per maltrattatori di animali,diamo il buon esempio!!!!
massimo riva- Admin
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Re: Dal mercato di S.Valentino,le riflessioni di Charles
Anche io , come Massimo , sinceramente non vedo il nesso della questione indigeni nel Lazio con quanto denunciato da Charles. Quello che ha denunciato a Reggio è stata una sua visione della mostra e pertanto va rispettata , altri l' hanno vissuta in altra maniera e come spesso accade penso che la verità sia nel mezzo ! Per rispondere a Massimo , si uno dei motivi per cui sono uscito dalla Foi è quello dell' immobilismo della stessa riguardo la detenzioni indigeni nel lazio . Non mi toglie nessuno dalla testa l' idea che la Foi avrebbe dovuto far di più per rappresentare gli allevatori di indigeni del Lazio , pensate solo se tutte le volte che esce ITALI ORNITOLOGICA ci fosse un articolo o una raccolta firme od un richiamo a questa assurda incongruenza che persiste solo nel lazio , già sarebbe molto , se per esempio al campionato Italiano ci fosse un convegno sul problema , magari esposto dal Presidente con l' intervento di un legale preposto alla risoluzione del caso . E invece niente , Massimo pensi che io ed altri non ci siamo sgolati più di una volta con i vari presidenti di associazione o i vari politici di turno!!! Perciò anche per una mia " insana " coerenza con me stesso ho deciso di non dare neanche un centesimo a chi non mi rappresenta , senza odio nè rancore , ma solo col dispiacere che sicuramente volendo la Foi avrebbe potuto fare di più. Io mi sono stancato di andare a vedere ( non me ne vogliate voi canarinari) mostre regionali con solo canarini , pappagalli ed esotici , come se noi allevatori di indigeni fossimo dei delinquenti ed in tutto questo ( sempre secondo me ) la Foi ha la sua parte di torto! Il discorso di parlare coi vari presidenti di associazione lascia il tempo che trova perchè anche loro sono dei " singoli" che lallo stato delle cose senza l' appoggio della Federazione non contano niente . Ritornando in topic credo che il vero problema nell' altro forum sia stato quello da me esposto prima e non si può negere che Charles abbia usato i nomi di altre popolazioni in senso dispregiativo!
Francesco Di Vito- Novizio
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Re: Dal mercato di S.Valentino,le riflessioni di Charles
massimo riva ha scritto:Io non riesco a capire cosa non va,siamo una Nazione,certe leggi dovrebbero valere per tutti.Penso piu che altro ad un immobilismo di chi invece dovrebbe darsi da fare ma questo potrà confermarcelo Francesco che è piu addentro alla situazione.Volevo fare una specifica sull'Ing.Banfi,la mia trattasi di critica costruttiva,ce ne fossero persone cosi ma deve stare piu attento a certi comportamenti durante le manifestazioni organizzate da lui e dalla sua Associazione,cosi facendo verremo sempre scambiati per maltrattatori di animali,diamo il buon esempio!!!!
Purtroppo penso che la situazione ormai sia degenerata , è dal 1994 che persiste questo stato di fatto , perciò gli allevatori di indigeni del lazio sono sia intimoriti che abituati a rimanere nell' ombra , perciò manca quella coscienza di classe che può far cambiare le cose , ormai la modifica di legge è diventata un utopia e neanche gli allevatori stessi ci credono più , ci vorrebbe l' unione delle forze di moltissime persone che lavorano su più fronti , rendetevi conto che questa legge deve essere modificata dalla giunta Polverini capirete quanto può importare questa cosa ai politici se a volerla sono quattro scemi che allevano cardellini , purtroppo se i politici non vedono interesse nella cosa non si muovono , per questo dovrebbe essere una lotta di molte persone!!
Francesco Di Vito- Novizio
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Re: Dal mercato di S.Valentino,le riflessioni di Charles
Ritornando in topic credo che il vero problema nell' altro forum sia stato quello da me esposto prima e non si può negere che Charles abbia usato i nomi di altre popolazioni in senso dispregiativo!
Fermo restando il massimo rispetto per ogni etnia, la connotazione negativa di alcuni termini fa spesso leva nei dubbi dell'offeso, così è con l'uso del termine "extracomunitario" per l'albanese, il rumeno, il marocchino, il senegalese, l'ucraino, il tunisino. Stranamente nessuno osa chiamare extracomunitario uno statunitense, uno svizzero o un australiano. Di fatto però è così. E così, se chiamo per due volte al telefono la collega non foss'altro che per chiederle come va, ecco che vengo accusato di stalking, orrenda parola che sta per persecuzione. Se poi la collega sollecita i fattorino a darsi una mossa, è costei che rischia l'accusa di mobbing. E se non voglio uno zingaro a casa mia vengo definito razzista, quando forse è solo il buon senso che mi spinge a farlo.
Ivo Multipass- Senior Mod
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Re: Dal mercato di S.Valentino,le riflessioni di Charles
......Buongiorno a tutti, mi intrometto timidamente in questa bella discussione, condivido quasi in toto cio' che a scritto Charles, uniche cose su cui mi soffermo sono, ho firmato anche io la petizione del Lazio, e ci mancherebbe altro che non lo facessi, credo che comunque in Spagna, esistano pelliccerie ed allevamenti di nutrie e visoni da pelliccia, quindi non mi sembra il caso di puntare sempre il dito in merito contro la nostra amata Italia, per cio che e' successo a Reggio nella mostra da te su descritta di S. Valentino, be e' vero anzi verissimo il fatto del maltrattamento dei volatili in genere, ma se vogliamo puntare il dito su qualcuno, lo dobbiamo fare sempre con gli organizzatori, perche sono sicuro che gli stessi erano in mostra, ed avrebbero dovuto denunciare alle autorita' competenti che credo anche loro presenti alla mostra, di quanto stava accadendo, altrimenti il motto F.O.I. allevare per proteggere si va a farsi benedire, un abbraccio a tutti.
agatarosso- Simpatizzante
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Re: Dal mercato di S.Valentino,le riflessioni di Charles
Io credo che,chi non e' abituato a girare le province di Reggio e Modena,non abbia mai fatto caso che la compravendita di uccelli vede sempre piu' protagonisti i nordafricani e gli esteuropei.
Il problema trasportini/gabbie sovraffollati esiste ogni santa domenica ai mercatini cittadini (e,ammettiamolo,non e' un problema esclusivo di Reggio Emilia),e' altresi' vero che,mentre noi ormai ci stiamo abituando alle norme sul benessere animale (ad. es. gabbie spaziose,alimenti e acqua sempre fresca,ecc.) alcune persone vivono ancora dell'equazione sbagliata: gabbia minuscola=uccello che canta di piu' e meglio.
Troppe persone parlano senza essere a conoscenza di questa realta',se lo fossero magari avrebbero approcciato Charles in un altra maniera. Con questo non voglio giustificare ne' questo ne' quello,ma come esiste la liberta' per un non italiano (cosi' faccio contenti tutti) di fare il ganassa in casa mia,devo poter essere io libero di pensarla come la voglio.
All'internazionale di Reggio (cito questa perche' purtroppo e' l'unica che ho potuto visitare quest'anno) ho chiesto informazioni ad un allevatore nordafricano,ricevendo in cambio risposte sgarbate e supponenza.
Io,per educazione ricevuta,mi comporto educatamente con tutti,soprattutto quando sono in casa altrui...oltre ad accettarne leggi e regolamenti.....faccio un esempio per non essere travisato: un'amico si era trasferito a Dubai per lavoro e,mi raccontava,che in spiaggia doveva stare attento con la sua ragazza,non poteva nemmeno baciarla,girano addirittura le ronde di polizia per controllare. Be',lui non si e' mai sognato di farlo solo perche' a casa sua (l'Italia) e' permesso,ma si e' adeguato alle leggi e usanze locali.
Il problema trasportini/gabbie sovraffollati esiste ogni santa domenica ai mercatini cittadini (e,ammettiamolo,non e' un problema esclusivo di Reggio Emilia),e' altresi' vero che,mentre noi ormai ci stiamo abituando alle norme sul benessere animale (ad. es. gabbie spaziose,alimenti e acqua sempre fresca,ecc.) alcune persone vivono ancora dell'equazione sbagliata: gabbia minuscola=uccello che canta di piu' e meglio.
Troppe persone parlano senza essere a conoscenza di questa realta',se lo fossero magari avrebbero approcciato Charles in un altra maniera. Con questo non voglio giustificare ne' questo ne' quello,ma come esiste la liberta' per un non italiano (cosi' faccio contenti tutti) di fare il ganassa in casa mia,devo poter essere io libero di pensarla come la voglio.
All'internazionale di Reggio (cito questa perche' purtroppo e' l'unica che ho potuto visitare quest'anno) ho chiesto informazioni ad un allevatore nordafricano,ricevendo in cambio risposte sgarbate e supponenza.
Io,per educazione ricevuta,mi comporto educatamente con tutti,soprattutto quando sono in casa altrui...oltre ad accettarne leggi e regolamenti.....faccio un esempio per non essere travisato: un'amico si era trasferito a Dubai per lavoro e,mi raccontava,che in spiaggia doveva stare attento con la sua ragazza,non poteva nemmeno baciarla,girano addirittura le ronde di polizia per controllare. Be',lui non si e' mai sognato di farlo solo perche' a casa sua (l'Italia) e' permesso,ma si e' adeguato alle leggi e usanze locali.
Re: Dal mercato di S.Valentino,le riflessioni di Charles
aggiungo tristemente, che alla fine i soldi sono quelli che fanno muovere il tutto, anche gli occhi ...in sù e in giù, in avanti e spesso indietro. Quindi poca importa degli animali quando si è di fronte alla mazzetta, poca importa quando la quota di mercato della manifestazione cresce, con successo, e con largo consenso.. girando gli occhi di fronte a quanto denunciato da Charles. Mi sbaglierò, ma non credo che nessuno dell'organizzazione sapeva che accadeva o poteva accadere tutto questo. Poi che fossero stranieri o italiani poca importa, erano da fermare in ogni modo, specialmente facendo dei controlli, nel caso, forse, alle barriere d'uscita dalla mostra. Ma la cosa evidentemente è troppo indigesta: allevatori che avrebbero perso vendite, stranieri e italiani delusi e indegnati dalla richiesta di un eccessivo rispetto delle norme, possono abbassare "la quota di mercato" nel futuro... così, ci si gira dall'altra parte.
Del resto quando una regola è scomoda, anche il semplicemente discuterne, da bravi italiani e dico italiani non per razza (non vorrei sentirmi chiamato razzista) ma per un "costume" abituale, molto tipico del nostro paese, si cerca di eluderla facendo appunto orecchie da mercante.
Il fine giustifica i mezzi... quanto pare, anche questa volta.
Del resto quando una regola è scomoda, anche il semplicemente discuterne, da bravi italiani e dico italiani non per razza (non vorrei sentirmi chiamato razzista) ma per un "costume" abituale, molto tipico del nostro paese, si cerca di eluderla facendo appunto orecchie da mercante.
Il fine giustifica i mezzi... quanto pare, anche questa volta.
Ivo Multipass- Senior Mod
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