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CARDO MARIANO (silybum marianum)

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CARDO MARIANO (silybum marianum) Empty CARDO MARIANO (silybum marianum)

Messaggio Da Cristiano Ferrari Gio Dic 08, 2011 6:43 pm

Famiglia: Asteraceae

Nome volgare: Cardo mariano, Cardo santo, Cardo asinino, Cardo macchiato, Cardo lattato.

Etimologia: Dal greco silybon che indicava un cardo con le foglie screziate il nome specifico è riferito alla leggenda secondo la quale le macchie bianche sulle foglie sono state originate dalle gocce di latte della Vergine Maria mentre nascondeva ai romani il figlio Gesù, durante la fuga in Egitto.

Morfologia:
Pianta erbacea biennale spinosa, che nel primo anno produce una rosetta di foglie e nel secondo lo scapo fiorale alto 100 -150.
Le foglie lunghe 30-40 cm, hanno la superficie macchiata di bianco, sono di un bel colore verde lucente, bordi spinoso e ondulato, lobato, dentato con lobi triangolari che terminano in una robusta spina. Le foglie inferiori sono picciolate mentre quelle del fusto sono sessili, amplessicauli e meno dentate.
I fiori sono ligule riunite al centro di capolini al termine dei rami, sono di color porpora e sono circondate da brattee spinose.
I frutti sono acheni ovali e oblunghi di colore scuro e sormontati da un breve pappo a setole biancastre.

Distribuzione - Habitat – Fioritura:

Pianta distribuita nella zona mediterranea. In Italia è comune in tutto il centro-sud, ma è presente anche nelle regioni del nord. Vegeta nei campi incolti, nei pascoli, lungo i margini dei sentieri, tra le macerie, dalla pianura sino a 1000 m di altitudine. Fiorisce da Maggio a Luglio.

Principi attivi – Proprietà – Utilizzi:

La pianta contiene silimarina, flavonoidi , acidi grassi : linoleico, oleico e palmitico, proteine e mucillagini. Che esercitano azione, emmenagoga, atringente, colagogo, stimolante, diuretica, emetica, tonica ed epatoprotettrice.
Le radici hanno proprietà diuretiche e febbrifughe, le foglie hanno proprietà aperitive.
Ma la parte più importante è costituita dai semi che col loro contenuto di silimarina e un suo componente la silibina hanno proprietà protettrici, disintossicanti e curative del fegato.
E’ stato dimostrato che la silimarina attua una azione antagonista su diverse sostanze epatotossiche,usato come antidoto nelle intossicazioni da Amanita Phalloides.

Uso in ornitologia:
E' un vero e proprio toccasana in caso di intossicazioni,pance rosse,fegato ingrossato,uso di medicinali,ecc. L'unico vero limite e' rappresentato dal guscio duro che non tutti gli uccelli riescono ad aprire,si consiglia di "pestarlo" con un batticarne prima di fornirlo agli uccelli con becco troppo piccolo. In alternativa si puo' usare la tintura madre in acqua di bevanda.

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Cristiano Ferrari
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