ROMICE CRESPO (rumex crispus)

Famiglia:Polygonaceae

Nomi volgari:Romice crespo, Lapazio

Etimologia: Il nome del genere dal latino”rumex” = ”lancia”, indica la forma delle foglie, anche il nome generico indica la caratteritica increspatura delle foglie.

Forma e descrizione: Pianta erbacea perenne, glabra, con radice fittonante, fusto cilindrico, striato, eretto, spesso soffuso di rosso-bruno, ramoso alla sommità. Altezza sino a 120 cm.
Le foglie inferiori hanno lungo picciolo amplessicaule, lamina oblungo-lanceolata ondulata con margine crespo, quelle inserite sul fusto, sono alterne con picciolo ridotto sottili ovali ed appuntite. I piccioli sono scanalati, sovente lievemente arrotolati sulla pagina inferiore delle foglie, dove formano una guaina membranosa.
I fiori riuniti in verticilli all’ascella delle foglie superiori, formano dense infiorescenze verdastre.
Hanno perigonio erbaceo persistente diviso in 6 lacinie.
I frutti sono piccoli acheni cuoriformi, ricopertiti dalle valve membranose del perianzio.

Fioritura: Maggio-Luglio

Distribuzione in Italia: Presente in tutto il territorio.

Habitat: Terreni umidi e argillosi, nei prati e ai margini delle strade, ruderi, da 0 a 1.500 m.

Proprietà ed utilizzi: Erba amara, astringente, depurativa, rinfrescante, antianemica.
Impiegata in caso di laringite,tosse secca e mal di gola.
La sua radice, molto ricca di ferro, è utilizzata come antianemico, tonico-ricostituente, astringente.
Per uso esterno, cataplasmi di foglie possono essere impiegati in presenza di dermatiti, affezioni cutanee, foruncoli.
Le giovani foglie possono essere usate nelle minestre, oppure miste ad altre erbe cucinate lesse.

Uso in ornitologia: vedi romice acetosa


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