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IL KAKAPO,Pappagallo in pericolo estinzione
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IL KAKAPO,Pappagallo in pericolo estinzione
IL KAKAPO
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Il kakapo (Strigops habroptilus, Gray 1845) è una specie di pappagallo di abitudini notturne originario della Nuova Zelanda; è noto per essere il pappagallo più pesante e l'unico al mondo incapace di volare. Inoltre, è uno degli uccelli più longevi del mondo, potendo superare i 60 anni. Strigops habroptilus costituisce l'unica specie del genere Strigops e della sottofamiglia Strigopinae.
Kakapo deriva dal Maori kākāpō, pappagallo notturno.
Strigops habroptilus deriva invece dal greco strix, strigos (gufo) e ops (faccia); e habros (morbido) e ptilon (piuma).
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Aspetto fisico
Il kakapo è un pappagallo grande e massiccio: i maschi misurano fino a 60 centimetri di lunghezza e pesano 3-4 chilogrammi. Il kakapo non può volare, poiché ha ali corte e non ha lo sterno carenato. Utilizza dunque le sue ali come timone d’equilibrio, per frenare le sue cadute quando salta dagli alberi.
Diversamente dagli altri uccelli terrestri, il kakapo può accumulare grandi quantità di grasso corporeo per avere una riserva di energia. Il kakapo ha piume di color verde muschio, che si inscuriscono posteriormente, mimetizzandosi bene con la vegetazione del luogo.
Poiché le piume non hanno bisogno della resistenza e della rigidezza richieste per il volo, sono eccezionalmente morbide, da cui prende il nome habroptilus.
Il petto, la faccia e il collo sono giallastri, con grande variabilità di sfumature fra gli individui. È conosciuta anche una forma particolare di piumaggio interamente giallo.
Il kakapo ha un disco facciale ornato da piume fini, somigliante alla faccia di un gufo; così, i coloni europei lo hanno denominato il pappagallo-gufo.
Il becco è circondato da fragili e sottilissime piume, dette “basette", che vengono usate per sondare la terra mentre l’uccello cammina con la testa abbassata. Le piume caudali sono logorate dall’essere continuamente trascinate per terra. Il becco del kakapo è specializzato per la sua dieta, composta da foglie dure. Per questo motivo, il kakapo ha ventrigli molto piccoli, confrontati con quelli di altri uccelli delle stesse dimensioni.
Le zampe del kakapo sono grandi e, come in tutti i pappagalli, due punte sono rivolte in avanti e due all’indietro. Questi uccelli hanno sviluppato artigli particolarmente utili per arrampicarsi. Le narici, poste sulla sommità del becco del kakapo, lo dotano di un olfatto ben sviluppato che aiuta a orientarsi durante la notte. Una delle caratteristiche più notevoli del kakapo è il suo odore piacevole e potente, che è stato descritto variegatamente come fiori e miele, una bevanda rinfrescante o la parte interna di una antica custodia di violino. Dato che l'odorato del kakapo è ben sviluppato, questo profumo può essere un segnale chimico sullo status sociale. L'odore è però uno dei talloni d’Achille che portò questo pappagallo sull’orlo dell’estinzione
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Biologia
Il kakapo è l’unico pappagallo notturno del mondo. Si attiva al tramonto per andare a cercare i vegetali di cui si nutre abitualmente; li mastica per sorbirne il liquido e poi elimina il materiale fibroso, abbandonandolo sulle piante.
Consuma anche rizomi e tuberi, che estrae dal terreno col becco.
Se spinto dalla fame, può arrivare a mangiare rampicanti, rovi spinosi e cortecce. Il kakapo ha una personalità molto forte, che varia da individuo a individuo.
Come molti pappagalli, esso ha una vasta gamma di richiami, utilizzati per vari scopi; oltre ai canti d'accoppiamento, usano bassi versi gutturali per indicare la loro posizione ad altri uccelli.
Riproduzione
I kakapo sono gli unici pappagalli nel mondo che hanno un sistema di scelta del compagno tramite lek, ossia il raduno di tutti i maschi in aree riproduttive e corteggiamento delle femmine, sfoggiando colori e sacche golari e nascondendosi in buche e richiamare con versi sonori, udibili per un chilometro in notti serene, 5 se c’è vento. Le femmine guardano i maschi sfoggiarsi nel "lek". Scelgono un compagno basandosi sulla qualità della sua esposizione; non viene eseguito dai maschi nessun tipo di lotta. Tra questi uccelli non vi è alcun legame tra le coppie, che si formano solo per l'accoppiamento e che si disgregano subito dopo.
Durante il periodo dell’accoppiamento, i maschi lasciano i loro territori usuali per inserirsi in tane apposite, dove stabiliscono le proprie scelte. Questi lek possono essere fino a 7 km di distanza dal territorio usuale del kakapo e sono cerchi di circa 50 metri quadrati.
I maschi rimangono nelle tane solo durante l’accoppiamento. All'inizio della stagione d'allevamento, i maschi combatteranno per assicurare le tane.
Si confrontano presentandosi con le piume arruffate, aprono le ali, schioccano il becco, alzano gli artigli e stridono. La lotta può lasciare gli uccelli con delle lesioni. Ogni tana consiste in una serie di depressioni a forma di ciotola scavate nella terra dal maschio, fino a 10 centimetri di profondità ed abbastanza lungo per il corpo dell'uccello.
Le tane vengono spesso scavate vicino alle rocce o ai tronchi d'albero, per aiutare a insonorizzarle. Tutte le tane sono collegate tra di loro tramite cunicoli e strade, lunghi talvolta anche 30 metri, e interamente scavati dai maschi.
La femmina apre il rito sessuale con una specie di danza. Il maschio allora effettua un'altra danza in cui oscillerà da lato a lato e farà i rumori scattanti con il suo becco. Andrà di nuovo vicino alla femmina, apre le sue ali e cammina all'indietro verso lei. Dopo l’accoppiamento, la femmina ritorna nel suo territorio, insieme alle uova fatte. Il maschio resta nella tana nella speranza di attrarre un'altra femmina. Le uova sono in genere 8-10, rarissimamente 11.
La femmina costruisce poi un nido per terra, sotto la copertura delle piante o in cavità quali i tronchi vuoti di un albero. Cova poi fedelmente le uova, ma è costretta a lasciare il nido ogni notte alla ricerca di cibo. In questo lasso di tempo, le uova si espongono alla mercé dei predatori e del freddo. Le uova di kakapo vengono covate solitamente 30 giorni; i pulcini appena nati sono grigi e lanuginosi, e sono vulnerabili a freddo e predatori quasi quanto le uova. I predatori, inoltre, sono gli stessi sia per le uova, per i pulcini e per i kakapo adulti. I pulcini lasciano il nido a circa 10-12 settimane d'età. Poiché potranno essere indipendenti solo più tardi, talvolta le madri alimentano sporadicamente i pulcini fino a 6 mesi d’età.
Poiché il kakapo è abbastanza longevo, gode di un'adolescenza prima di diventare adulto. I maschi non cominciano a crescere fino a circa 5 anni. Le femmine non cercano i maschi più giovani di 9 -10 anni. Anche se questo è un periodo di ritardo, per la riproduzione, abbastanza lungo il kakapo può vivere per più di 60 anni, avendo così tutto il tempo a disposizione per la continuità della specie.
Il kakapo non ha cucciolate ogni anno, cosa insolita tra gli uccelli. L'allevamento viene fatto soltanto durante gli anni in cui l’albero della frutta pesante, il Rimu, fornisce un’abbondante fruttificazione. L'albero di Rimu fa questo soltanto ogni 4-5 anni, in modo che, in una foresta rimu-dominante quale l’Isola di Codfish, la popolazione di kakapo resti bassa.
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Habitat
Il kakapo viveva in un'ampia varietà di habitat, quali la montagna, il bosco, la foresta, la steppa e la zona costiera. Attualmente, si trova solo in alcuni parchi specializzati per reintegrarlo in natura e in alcuni giardini zoologici.
Conservazione
Con la colonizzazione europea e l'introduzione di predatori mammiferi, il kakapo è stato quasi sterminato. Gli sforzi per la conservazione sono cominciati nel 1890, ma non sono molto riusciti fino all'esecuzione del "Piano di rilancio del kakapo", negli anni 80, che salvò moltissimi kakapo trasferendoli su due isole libere da predatori, l’Isola di Chalky e l’Isola di Codfish, dove sono ora controllati molto attentamente. Gli antenati del kakapo migrarono dall’Africa alle piccole e numerosissime isole della Nuova Zelanda milioni di anni fa. Si suppone che, quando arrivarono, fossero simili alle attuali Are.
Col tempo, sono diventati più grandi, più pesanti ed hanno perso la capacità di volare, mancando predatori che invece erano presenti nel resto del mondo. Gli unici mammiferi che vi erano allora nella Nuova Zelanda erano tre specie di piccoli pipistrelli; sembra che gli uccelli si siano adattati per riempire le nicchie che i mammiferi lasciano occupando altre parti del mondo.
Prima dell'arrivo degli esseri umani, il kakapo prolificava sfrenatamente; si pensa che ci siano stati, al culmine della popolazione, più di 3 milioni di individui.
La sopravvivenza del kakapo era dovuta al fatto che il piumaggio gli permetteva di nascondersi bene tra la vegetazione rigogliosa; tuttavia, con l’avvento dei coloni inglesi, e quindi l’importazione di ratti, ermellini, puzzole e gatti, la specie fu quasi sterminata.
Un comportamento che non aiuta i kakapo è la loro reazione ad un predatore o ad una minaccia. Quando il kakapo è minacciato, semplicemente si blocca, sperando di mimetizzarsi con la vegetazione alla quale tanto assomiglia.
Ciò era una buona strategia, primitivamente, contro il loro predatore principale, l'aquila di Haast (estinta nel 1500). Tuttavia, non li protegge dai loro nuovi predatori mammiferi, che contano su un odorato eccellente.
Attualmente, visto che restano circa 140 kakapo, la specie è stata dichiarata protetta dal governo Neozelandese e tutti gli esemplari sono stati trasportati su tre isole prive di predatori, dove sono seguiti e monitorati.
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Il kakapo (Strigops habroptilus, Gray 1845) è una specie di pappagallo di abitudini notturne originario della Nuova Zelanda; è noto per essere il pappagallo più pesante e l'unico al mondo incapace di volare. Inoltre, è uno degli uccelli più longevi del mondo, potendo superare i 60 anni. Strigops habroptilus costituisce l'unica specie del genere Strigops e della sottofamiglia Strigopinae.
Kakapo deriva dal Maori kākāpō, pappagallo notturno.
Strigops habroptilus deriva invece dal greco strix, strigos (gufo) e ops (faccia); e habros (morbido) e ptilon (piuma).
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Aspetto fisico
Il kakapo è un pappagallo grande e massiccio: i maschi misurano fino a 60 centimetri di lunghezza e pesano 3-4 chilogrammi. Il kakapo non può volare, poiché ha ali corte e non ha lo sterno carenato. Utilizza dunque le sue ali come timone d’equilibrio, per frenare le sue cadute quando salta dagli alberi.
Diversamente dagli altri uccelli terrestri, il kakapo può accumulare grandi quantità di grasso corporeo per avere una riserva di energia. Il kakapo ha piume di color verde muschio, che si inscuriscono posteriormente, mimetizzandosi bene con la vegetazione del luogo.
Poiché le piume non hanno bisogno della resistenza e della rigidezza richieste per il volo, sono eccezionalmente morbide, da cui prende il nome habroptilus.
Il petto, la faccia e il collo sono giallastri, con grande variabilità di sfumature fra gli individui. È conosciuta anche una forma particolare di piumaggio interamente giallo.
Il kakapo ha un disco facciale ornato da piume fini, somigliante alla faccia di un gufo; così, i coloni europei lo hanno denominato il pappagallo-gufo.
Il becco è circondato da fragili e sottilissime piume, dette “basette", che vengono usate per sondare la terra mentre l’uccello cammina con la testa abbassata. Le piume caudali sono logorate dall’essere continuamente trascinate per terra. Il becco del kakapo è specializzato per la sua dieta, composta da foglie dure. Per questo motivo, il kakapo ha ventrigli molto piccoli, confrontati con quelli di altri uccelli delle stesse dimensioni.
Le zampe del kakapo sono grandi e, come in tutti i pappagalli, due punte sono rivolte in avanti e due all’indietro. Questi uccelli hanno sviluppato artigli particolarmente utili per arrampicarsi. Le narici, poste sulla sommità del becco del kakapo, lo dotano di un olfatto ben sviluppato che aiuta a orientarsi durante la notte. Una delle caratteristiche più notevoli del kakapo è il suo odore piacevole e potente, che è stato descritto variegatamente come fiori e miele, una bevanda rinfrescante o la parte interna di una antica custodia di violino. Dato che l'odorato del kakapo è ben sviluppato, questo profumo può essere un segnale chimico sullo status sociale. L'odore è però uno dei talloni d’Achille che portò questo pappagallo sull’orlo dell’estinzione
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Biologia
Il kakapo è l’unico pappagallo notturno del mondo. Si attiva al tramonto per andare a cercare i vegetali di cui si nutre abitualmente; li mastica per sorbirne il liquido e poi elimina il materiale fibroso, abbandonandolo sulle piante.
Consuma anche rizomi e tuberi, che estrae dal terreno col becco.
Se spinto dalla fame, può arrivare a mangiare rampicanti, rovi spinosi e cortecce. Il kakapo ha una personalità molto forte, che varia da individuo a individuo.
Come molti pappagalli, esso ha una vasta gamma di richiami, utilizzati per vari scopi; oltre ai canti d'accoppiamento, usano bassi versi gutturali per indicare la loro posizione ad altri uccelli.
Riproduzione
I kakapo sono gli unici pappagalli nel mondo che hanno un sistema di scelta del compagno tramite lek, ossia il raduno di tutti i maschi in aree riproduttive e corteggiamento delle femmine, sfoggiando colori e sacche golari e nascondendosi in buche e richiamare con versi sonori, udibili per un chilometro in notti serene, 5 se c’è vento. Le femmine guardano i maschi sfoggiarsi nel "lek". Scelgono un compagno basandosi sulla qualità della sua esposizione; non viene eseguito dai maschi nessun tipo di lotta. Tra questi uccelli non vi è alcun legame tra le coppie, che si formano solo per l'accoppiamento e che si disgregano subito dopo.
Durante il periodo dell’accoppiamento, i maschi lasciano i loro territori usuali per inserirsi in tane apposite, dove stabiliscono le proprie scelte. Questi lek possono essere fino a 7 km di distanza dal territorio usuale del kakapo e sono cerchi di circa 50 metri quadrati.
I maschi rimangono nelle tane solo durante l’accoppiamento. All'inizio della stagione d'allevamento, i maschi combatteranno per assicurare le tane.
Si confrontano presentandosi con le piume arruffate, aprono le ali, schioccano il becco, alzano gli artigli e stridono. La lotta può lasciare gli uccelli con delle lesioni. Ogni tana consiste in una serie di depressioni a forma di ciotola scavate nella terra dal maschio, fino a 10 centimetri di profondità ed abbastanza lungo per il corpo dell'uccello.
Le tane vengono spesso scavate vicino alle rocce o ai tronchi d'albero, per aiutare a insonorizzarle. Tutte le tane sono collegate tra di loro tramite cunicoli e strade, lunghi talvolta anche 30 metri, e interamente scavati dai maschi.
La femmina apre il rito sessuale con una specie di danza. Il maschio allora effettua un'altra danza in cui oscillerà da lato a lato e farà i rumori scattanti con il suo becco. Andrà di nuovo vicino alla femmina, apre le sue ali e cammina all'indietro verso lei. Dopo l’accoppiamento, la femmina ritorna nel suo territorio, insieme alle uova fatte. Il maschio resta nella tana nella speranza di attrarre un'altra femmina. Le uova sono in genere 8-10, rarissimamente 11.
La femmina costruisce poi un nido per terra, sotto la copertura delle piante o in cavità quali i tronchi vuoti di un albero. Cova poi fedelmente le uova, ma è costretta a lasciare il nido ogni notte alla ricerca di cibo. In questo lasso di tempo, le uova si espongono alla mercé dei predatori e del freddo. Le uova di kakapo vengono covate solitamente 30 giorni; i pulcini appena nati sono grigi e lanuginosi, e sono vulnerabili a freddo e predatori quasi quanto le uova. I predatori, inoltre, sono gli stessi sia per le uova, per i pulcini e per i kakapo adulti. I pulcini lasciano il nido a circa 10-12 settimane d'età. Poiché potranno essere indipendenti solo più tardi, talvolta le madri alimentano sporadicamente i pulcini fino a 6 mesi d’età.
Poiché il kakapo è abbastanza longevo, gode di un'adolescenza prima di diventare adulto. I maschi non cominciano a crescere fino a circa 5 anni. Le femmine non cercano i maschi più giovani di 9 -10 anni. Anche se questo è un periodo di ritardo, per la riproduzione, abbastanza lungo il kakapo può vivere per più di 60 anni, avendo così tutto il tempo a disposizione per la continuità della specie.
Il kakapo non ha cucciolate ogni anno, cosa insolita tra gli uccelli. L'allevamento viene fatto soltanto durante gli anni in cui l’albero della frutta pesante, il Rimu, fornisce un’abbondante fruttificazione. L'albero di Rimu fa questo soltanto ogni 4-5 anni, in modo che, in una foresta rimu-dominante quale l’Isola di Codfish, la popolazione di kakapo resti bassa.
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Il kakapo viveva in un'ampia varietà di habitat, quali la montagna, il bosco, la foresta, la steppa e la zona costiera. Attualmente, si trova solo in alcuni parchi specializzati per reintegrarlo in natura e in alcuni giardini zoologici.
Conservazione
Con la colonizzazione europea e l'introduzione di predatori mammiferi, il kakapo è stato quasi sterminato. Gli sforzi per la conservazione sono cominciati nel 1890, ma non sono molto riusciti fino all'esecuzione del "Piano di rilancio del kakapo", negli anni 80, che salvò moltissimi kakapo trasferendoli su due isole libere da predatori, l’Isola di Chalky e l’Isola di Codfish, dove sono ora controllati molto attentamente. Gli antenati del kakapo migrarono dall’Africa alle piccole e numerosissime isole della Nuova Zelanda milioni di anni fa. Si suppone che, quando arrivarono, fossero simili alle attuali Are.
Col tempo, sono diventati più grandi, più pesanti ed hanno perso la capacità di volare, mancando predatori che invece erano presenti nel resto del mondo. Gli unici mammiferi che vi erano allora nella Nuova Zelanda erano tre specie di piccoli pipistrelli; sembra che gli uccelli si siano adattati per riempire le nicchie che i mammiferi lasciano occupando altre parti del mondo.
Prima dell'arrivo degli esseri umani, il kakapo prolificava sfrenatamente; si pensa che ci siano stati, al culmine della popolazione, più di 3 milioni di individui.
La sopravvivenza del kakapo era dovuta al fatto che il piumaggio gli permetteva di nascondersi bene tra la vegetazione rigogliosa; tuttavia, con l’avvento dei coloni inglesi, e quindi l’importazione di ratti, ermellini, puzzole e gatti, la specie fu quasi sterminata.
Un comportamento che non aiuta i kakapo è la loro reazione ad un predatore o ad una minaccia. Quando il kakapo è minacciato, semplicemente si blocca, sperando di mimetizzarsi con la vegetazione alla quale tanto assomiglia.
Ciò era una buona strategia, primitivamente, contro il loro predatore principale, l'aquila di Haast (estinta nel 1500). Tuttavia, non li protegge dai loro nuovi predatori mammiferi, che contano su un odorato eccellente.
Attualmente, visto che restano circa 140 kakapo, la specie è stata dichiarata protetta dal governo Neozelandese e tutti gli esemplari sono stati trasportati su tre isole prive di predatori, dove sono seguiti e monitorati.
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massimo riva- Admin
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Re: IL KAKAPO,Pappagallo in pericolo estinzione
Ciao ragazzi,voglio inserire questo articolo,che anche se non recente,spero riesca a sensibilizzare sempre piu noi umani verso l'estinzione di tante specie...buona lettura
Ultime notizie dei Kakapo
La buona notizia è che tutti gli 86 Kakapo, inclusi i 24 nati l’anno scorso sono vivi e in buona salute. Purtroppo i Kakapo non si riprodurranno quest’anno, perché non c’è stata nessuna attività di fioritura sulle isole Te Kakahu/Chalky, ed un’attività molto ridotta sulle isole Whenua Hou/Codfish. Quattro delle femmine di Codfish vivono ancora con i loro piccoli di 10 mesi. Dopo il grande successo della stagione riproduttiva dell’anno scorso, questa pausa non sorprende. Tuttavia, speravamo che su Chalky si sarebbe verificate una fruttificazione abbondante, e che almeno alcune delle femmine dell’isola si sarebbero riprodotte nuovamente. Si tratta di femmine che l’anno scorso non si erano riprodotte...sono riproduttive, ma le loro uova erano state rimosse per affidarle ad altre femmine. La fruttificazione prevista su Chalky è stata deludente. Contrariamente alle aspettative non si è verificata. Tutte le femmine adulte ed alcuni maschi selezionati ricevono da 3-4 mesi un’alimentazione supplementare in anticipazione della riproduzione. Tuttavia, sapendo che non si verificherà, i cibi supplementari vengono gradualmente ridotti e (ad eccezione di casi particolari) la somministrazione verrà interrotta a Febbraio. Uno dei giovani, “Takitimu”, era leggermente sottopeso, ma con i cibi supplementari ha recuperato la forma. Sia lui, che altri eventuali casi simili, continueranno a ricevere del cibo finché sarà necessario.
Kate e Daryl, del Kakapo Team, hanno visitato recentemente Pearl Island per cercare di analizzare la vitalità dello sperma di altri Kakapo. Tuttavia, in mancanza di attività riproduttiva, non hanno avuto successo. Altri tentativi simili, con i maschi di Codfish, sono falliti. Tuttavia, e miracolosamente, sono riusciti finalmente a localizzare “Ben” un maschio del quale si erano perse le tracce da tempo, e che da due anni era privo di un trasmettitore, e non aveva un microchip (per il riconoscimento individuale). A lui, e a tutti gli altri Kakapo, ora è stato applicato un trasmettitore ed un microchip. Dopo l’ultima minaccia eco-terroristica, una lettera inviata da un cacciatore arrabbiato con la politica ambientale sui mammiferi introdotti, che dichiarava che avrebbe liberato degli ermellini su Codfish Island, lo staff è stato particolarmente vigile. Per fortuna, ad oggi non c’è segno di ermellini.
E così, incrociamo le dita, e auguriamoci che i Kakapo si riprodurranno nel 2004, oppure nel 2005!
Don Merton, 3 Febbraio 2003
Ultime notizie dei Kakapo
La buona notizia è che tutti gli 86 Kakapo, inclusi i 24 nati l’anno scorso sono vivi e in buona salute. Purtroppo i Kakapo non si riprodurranno quest’anno, perché non c’è stata nessuna attività di fioritura sulle isole Te Kakahu/Chalky, ed un’attività molto ridotta sulle isole Whenua Hou/Codfish. Quattro delle femmine di Codfish vivono ancora con i loro piccoli di 10 mesi. Dopo il grande successo della stagione riproduttiva dell’anno scorso, questa pausa non sorprende. Tuttavia, speravamo che su Chalky si sarebbe verificate una fruttificazione abbondante, e che almeno alcune delle femmine dell’isola si sarebbero riprodotte nuovamente. Si tratta di femmine che l’anno scorso non si erano riprodotte...sono riproduttive, ma le loro uova erano state rimosse per affidarle ad altre femmine. La fruttificazione prevista su Chalky è stata deludente. Contrariamente alle aspettative non si è verificata. Tutte le femmine adulte ed alcuni maschi selezionati ricevono da 3-4 mesi un’alimentazione supplementare in anticipazione della riproduzione. Tuttavia, sapendo che non si verificherà, i cibi supplementari vengono gradualmente ridotti e (ad eccezione di casi particolari) la somministrazione verrà interrotta a Febbraio. Uno dei giovani, “Takitimu”, era leggermente sottopeso, ma con i cibi supplementari ha recuperato la forma. Sia lui, che altri eventuali casi simili, continueranno a ricevere del cibo finché sarà necessario.
Kate e Daryl, del Kakapo Team, hanno visitato recentemente Pearl Island per cercare di analizzare la vitalità dello sperma di altri Kakapo. Tuttavia, in mancanza di attività riproduttiva, non hanno avuto successo. Altri tentativi simili, con i maschi di Codfish, sono falliti. Tuttavia, e miracolosamente, sono riusciti finalmente a localizzare “Ben” un maschio del quale si erano perse le tracce da tempo, e che da due anni era privo di un trasmettitore, e non aveva un microchip (per il riconoscimento individuale). A lui, e a tutti gli altri Kakapo, ora è stato applicato un trasmettitore ed un microchip. Dopo l’ultima minaccia eco-terroristica, una lettera inviata da un cacciatore arrabbiato con la politica ambientale sui mammiferi introdotti, che dichiarava che avrebbe liberato degli ermellini su Codfish Island, lo staff è stato particolarmente vigile. Per fortuna, ad oggi non c’è segno di ermellini.
E così, incrociamo le dita, e auguriamoci che i Kakapo si riprodurranno nel 2004, oppure nel 2005!
Don Merton, 3 Febbraio 2003
massimo riva- Admin
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Re: IL KAKAPO,Pappagallo in pericolo estinzione
makis theotokatos ha scritto:
Ciao Max, Voi meritate congratulazioni molti per questo articolo grande.
Ottimo lavoro.
Ho pensato che fosse estinto,Questo, specie di pappagalli.
massimo riva- Admin
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Re: IL KAKAPO,Pappagallo in pericolo estinzione
Va be che ha poche femmine a disposizione, ma così si esagera
riccardo russo- Simpatizzante
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Re: IL KAKAPO,Pappagallo in pericolo estinzione
Fantastico!! si e innamorato del fotografo hahahahaha....
davide c- Senior Mod
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Re: IL KAKAPO,Pappagallo in pericolo estinzione
Cosa stiamo perdendo ragazzi....la natura e tutto cio che ci vive regala grandissime emozioni....Bel video,pensare che sono a rischio degli esseri cosi...
massimo riva- Admin
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Re: IL KAKAPO,Pappagallo in pericolo estinzione
Purtroppo dietro l'estinzione c'e sempre dietro l'uomo.....
davide c- Senior Mod
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Re: IL KAKAPO,Pappagallo in pericolo estinzione
La morte di una femmina costringe a rivedere il Kakapo recovery programme nelle isole predator-free
La difficile lotta per salvare i kakapo della Nuova Zelanda dall'estinzione
[ 6 febbraio 2012 ]
Radio New Zealand ha dato la notizia che dopo la recente morte di una femmina di kakapo (Strigops habroptila) chiamata "Sandra" il "Kakapo recovery programme" sarà costretto a rivedere il sistema di imbragatura dei trasmettitori applicati a questi grossi pappagalli terricoli incapaci di volare.
Sandra, uno dei più vecchi kakapo conosciuti, è stata trovata morta su Anchor Island nel Dusky Sound:era rimasta impigliata con l'imbracatura della trasmittente ad un albero. La popolazione di kakapo selvatici è ridotta a soli 127 esemplari, il che li rende che li rende uno degli uccelli più rari della Nuova Zelanda e del mondo.
Deidre Vercoe-Scott, direttrice del Kakapo recovery program, ha detto a Radio New Zealand che «Le imbracature vengono utilizzate senza problemi da 31 anni per rintracciare i kakapo. I rangers sapranno come rivedere il modo in cui vengono utilizzate le cinghie per vedere se possono essere rese più sicure.
Tutti i kakapo sono dotati di trasmettitori per aiutare ranger del Kakapo recovery programme a capire dove si trova ogni singolo animale e se sia ferito. «E' straziante per il team perdere uno degli uccelli in questo modo - spiega la Vercoe-Scott - Senza trasmettitori, la nostra missione di sostenere e far crescere la popolazione kakapo sarebbe praticamente impossibile. I cinghiaggi sono progettati e realizzati in modo gli uccelli riescono a liberarsi se rimangono impigliati e i ranger non sono sicuri del perché Sandra non sia riuscita a fuggire».
Tutti i kakapo sopravvissuti vivono in semi-cattività su Anchor Island e Codfish Island, due isole due isole paradisiache predator-free al largo delle coste della Nuova Zelanda. Questi uccelli sono i pappagalli più pesanti mondo e gli unici non in grado di volare, anche perche non avevano predatori fino a che, 1.000 anni fa, i maori non sono arrivati in Nuova Zelanda portandosi dietro cani e ratti. L'arrivo dei coloni europei a metà del XIX secolo, con l'importazione di altri predatori e competitori "alieni", ha accelerato il declino dei kakapo, e negli anni '70 si pensava che la specie fosse ormai quasi estinta in natura. Gli unici volatili in cattività erano tutti maschi. La scoperta di una piccola popolazione a Stewart Island nel 1977 ha reso possibile l'avvio di un programma di recupero, con il trasferimento di tutti i kakapo i isole predator-free.
Un programma che a volte impiega l'inseminazione artificiale e che ha avuto un grande successo: nel 2009 ha portato la popolazioni di questi rarissimi pappagalli a più di 100 individui e nelle due isole continuano a nascere nuovi pulcini.
Altri 3 kakapo sono morti dal settembre 2011, ma non per incidenti simili a questo. Infatti, la morte di Sandra arriva dopo quella di un machi adulto, chiamato Waynebo, la cui carcassa è stata ritrovata il 2 gennaio, ma che si pensa sia morto di vecchiaia, visto ce i ranger stimano che avesse più di 100 anni. Due femmine chiamate Monoa e Purity erano state trovate morte nel settembre 2011, una su Codfish Island e l'altra su Anchor Island, le autopsie non a hanno evidenziato nessuna causa violenta o malattia per la loro morte.
Il Kakapo recovery programme può essere seguito praticamente in diretta sulla sua pagina Facebook, dove è possibile seguire le peripezie di quello che è la vera e propria stella del programma: il kakapo "Sirocco", diventato famoso dopo l'attacco a Stephen Fry e Mark Carwardine, conduttori della serie "Last Chance to See" della Bbc, una buffa esibizione che potete vedere nel video che alleghiamo e che spiega molto bene il perché questi impavidi pappagalli, che attaccano possibili predatori molto più grossi di loro, siano stati sterminati dai cani e dai ratti dei maori e dai gatti e dalle volpi dei coloni britannici.
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La difficile lotta per salvare i kakapo della Nuova Zelanda dall'estinzione
[ 6 febbraio 2012 ]
Radio New Zealand ha dato la notizia che dopo la recente morte di una femmina di kakapo (Strigops habroptila) chiamata "Sandra" il "Kakapo recovery programme" sarà costretto a rivedere il sistema di imbragatura dei trasmettitori applicati a questi grossi pappagalli terricoli incapaci di volare.
Sandra, uno dei più vecchi kakapo conosciuti, è stata trovata morta su Anchor Island nel Dusky Sound:era rimasta impigliata con l'imbracatura della trasmittente ad un albero. La popolazione di kakapo selvatici è ridotta a soli 127 esemplari, il che li rende che li rende uno degli uccelli più rari della Nuova Zelanda e del mondo.
Deidre Vercoe-Scott, direttrice del Kakapo recovery program, ha detto a Radio New Zealand che «Le imbracature vengono utilizzate senza problemi da 31 anni per rintracciare i kakapo. I rangers sapranno come rivedere il modo in cui vengono utilizzate le cinghie per vedere se possono essere rese più sicure.
Tutti i kakapo sono dotati di trasmettitori per aiutare ranger del Kakapo recovery programme a capire dove si trova ogni singolo animale e se sia ferito. «E' straziante per il team perdere uno degli uccelli in questo modo - spiega la Vercoe-Scott - Senza trasmettitori, la nostra missione di sostenere e far crescere la popolazione kakapo sarebbe praticamente impossibile. I cinghiaggi sono progettati e realizzati in modo gli uccelli riescono a liberarsi se rimangono impigliati e i ranger non sono sicuri del perché Sandra non sia riuscita a fuggire».
Tutti i kakapo sopravvissuti vivono in semi-cattività su Anchor Island e Codfish Island, due isole due isole paradisiache predator-free al largo delle coste della Nuova Zelanda. Questi uccelli sono i pappagalli più pesanti mondo e gli unici non in grado di volare, anche perche non avevano predatori fino a che, 1.000 anni fa, i maori non sono arrivati in Nuova Zelanda portandosi dietro cani e ratti. L'arrivo dei coloni europei a metà del XIX secolo, con l'importazione di altri predatori e competitori "alieni", ha accelerato il declino dei kakapo, e negli anni '70 si pensava che la specie fosse ormai quasi estinta in natura. Gli unici volatili in cattività erano tutti maschi. La scoperta di una piccola popolazione a Stewart Island nel 1977 ha reso possibile l'avvio di un programma di recupero, con il trasferimento di tutti i kakapo i isole predator-free.
Un programma che a volte impiega l'inseminazione artificiale e che ha avuto un grande successo: nel 2009 ha portato la popolazioni di questi rarissimi pappagalli a più di 100 individui e nelle due isole continuano a nascere nuovi pulcini.
Altri 3 kakapo sono morti dal settembre 2011, ma non per incidenti simili a questo. Infatti, la morte di Sandra arriva dopo quella di un machi adulto, chiamato Waynebo, la cui carcassa è stata ritrovata il 2 gennaio, ma che si pensa sia morto di vecchiaia, visto ce i ranger stimano che avesse più di 100 anni. Due femmine chiamate Monoa e Purity erano state trovate morte nel settembre 2011, una su Codfish Island e l'altra su Anchor Island, le autopsie non a hanno evidenziato nessuna causa violenta o malattia per la loro morte.
Il Kakapo recovery programme può essere seguito praticamente in diretta sulla sua pagina Facebook, dove è possibile seguire le peripezie di quello che è la vera e propria stella del programma: il kakapo "Sirocco", diventato famoso dopo l'attacco a Stephen Fry e Mark Carwardine, conduttori della serie "Last Chance to See" della Bbc, una buffa esibizione che potete vedere nel video che alleghiamo e che spiega molto bene il perché questi impavidi pappagalli, che attaccano possibili predatori molto più grossi di loro, siano stati sterminati dai cani e dai ratti dei maori e dai gatti e dalle volpi dei coloni britannici.
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davide c- Senior Mod
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Re: IL KAKAPO,Pappagallo in pericolo estinzione
davide c ha scritto:Purtroppo dietro l'estinzione c'e sempre dietro l'uomo.....
magari proprio non in tutte...ma in tante....o almeno in tutte quelle da quando l'uomo è diventato "uomo"
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