foto ceccobao

cecco ha scritto:
Vi presento ceccobao
sono graditi eventuali commenti e suggerimenti
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Ivo Multipass ha scritto:
che invidiaaaaaa.... grrr, ma non possooooo trasformare casa mia in un'arca di noè!!!

cecco ha scritto:
Ciao Ivo
come vedi, non sarebbe un delitto tenerlo segregato in una gabbia?

Ivo Multipass ha scritto:
bella domanda... permttimi però di rispondere così: dipende.

Dipende dalla storia di quel pappagallo, se fosse stato svezzato apposta come pet ... bhè credo di poter dire di si, se per gabbia si intende una voliera adatta, invece ce lo vedrei bene con la sua femmina!!.
Sempre che non si tagliano le ali, vederli svolazzare sicuri al nostro fianco ovunque è meraviglioso, ma se c'è il rischio di vederlo scappare.. bhè la gabbia, non a tempo pieno... comunque ci vuole.
Ma come ti ho detto... ti invidio, se avessi spazio, tempo, cercherei di addomesticare anchio un becco storto nella speranza di averlo come il tuo!!!

Pamela ha scritto:
Ciao Cecco, e complimenti per il tuo bellissimo.... conuro del sole?

Ti ho spostato la discussione nel forum LE NOSTRE FOTO di modo che via via potrai aggiungere foto in questo post tenendoci aggiornati sull' evoluzione dell tuo Ceccobao (che nome divertente! )

cecco ha scritto:
Buongiorno Pamela,
grazie per il tuo interessamento

Cecco ha scritto:
ciao Ivo,
non conosco la storia di cecco, ma dal suo comportamento un pò me la immagino, non ha paura delle persone che non conosce e si adatta subi to ad ambienti nuovi, pertanto immagino che sia sempre stato fuori di una gabbia e a contatto diretto con molte persone, pertanto non voglio essere proprio io a negargli la libertà.
Tuti gli altri problemi sono risolti con un pò di pazienza, ma rimane il grosso problema delle cacchine,
ci stò lavorando per abituarlo a farle solo in un determinato ambiente ma credo che avrò bisogno mi molta pazienza.
Non credo che ci sia il rischio che scappi perchè, prima che il funzionario della forestale mi avvertisse dei guai a cui sarei andato incontro nel caso che lo perdessi, lo portavo sul terrazzo e lo lanciavo fuori, faceva visita a due o tre alberi e poi, vedendomi sul terrazzo tornava.

ora mi limito a portarlo fuori sulla spalla senza lanciarlo, lo poso sulla palma che ho di fronte e lui non si muove da li fintanto che non lo richiamo. si sente un pò a casa sua
Sicuramente colui che lo ha allevato ha fatto un ottimo lavoro e non capisco proprio come abbia potuto liberarsene.

Non so se sia maschio o femmina ma da quanto ho letto credo femmina in quanto, se è vero che preferiscono il sesso opposto, viene sempre da me e poco da mia moglie, ma sicuramente è perchè io sono molto più bello e simpatico di lei
poi per distrarlo un pò gli ho fatto una casetta di legno e dopo pochiminuti si è infilato dentro incominciando a rosicchiare i vari listelli con una velocità incredibile riempiendo il fondo di trucioli come se volesse preparare il nido.
però non so se tra questi uccelli il nido lo fa il maschio o la femmina ma credo la femmina.

A prendergli una compagna per ora non se ne parla nemmeno, non ho nessuna intenzione di mettermi ad allevare pappagalli, mi dispiace per lui/lei ma dovrà arrangiarsi da solo/sola
ciao
PS
se fosse stato svezzato apposta come pet ... questo non l'ho capito, vuoi spiegarti meglio?

Ivo Multipass ha scritto:
E' pratica comune svezzare i piccoli pappagalli mano, per imprintarli con l'uomo.
Ora cosè l'imprinting....(copio e incollo)
"Imprinting" vuole dire letteralmente "impronta", e imprintare è un verbo poco corretto che però si usa.
Quindi è lo schema mentale che dai ad un animale. Ogni animale ha un periodo, chiamato periodo finestra o periodo sensibile, in cui accumula esperienze indelebili. Lo scopo è facile: imparare cosa non temere (i propri conspecifici), come comunicarci e conviverci e che cosa mangerà. Questi sono insegnamenti che resteranno per tutta la vita qualsiasi cosa si faccia. Quando il piccolo lascia il nido -o la tana- il periodo finestra è chiuso, e lo scopo è palese: tutto quello che non si è visto prima, è sconosciuto e da temere. Esempio: io ho a casa un cane non imprintato sull'uomo, quindi per lui tutte le persone sono un pericolo, e se può se ne tiene alla larga. Può abituarsi ad ogni singolo individuo, ma non alla gente in genere.
Idem per un pappagallo: un imprintato sull'uomo vedrà l'essere umano come qualcosa da non temere, mentre uno che vede l'uomo solo dopo la chiusura del periodo sensibile, lo vedrà come un qualcosa a cui doversi abituare. L'abitudine la puoi cambiare, perdere, e così via, mentre l'imprinting no, resterà per tutta la vita.
In media ci sono vari tipi di imprinting, ma se un animale viene completamente allevato solo dall'uomo, userà il suo linguaggio di specie innato per comunicarci, e, visto che l'uomo non è in grado di usarlo a sua volta, si creerà un bel papocchio. Spesso con gravi conseguenze sulla psiche dell'animale e ovviamente di riflesso sulla sua salute.
Per questo l'allevamento allo stecco (a mano) dovrebbe essere limitato allo stretto caso di pericolo di vita del pullo. Io sono di questa scuola di pensiero. Comunque ci sono dei veri maestri imprintatori, credo però siano pochi. Io sono invece per l'addomesticamento, ma come ti dicevo ci vuole molto tempo e non solo la pazienza!

Cecco ha scritto:
Ciao Ivo,
grazie della dotta spiegazione, veramente interessante
immagino sia la risposta alla richiesta di cosa sia il pet....