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Canarino A.G.I.
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Canarino A.G.I.
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Gli allevatori italiani hanno sempre avuto una predilezione per i Canarini Arricciati, tanto che hanno "creato" il Gibber Italicus, il Padovano e il Fiorino. Sono riusciti ad aumentare sensibilmente anche la taglia del Parigino, fino a creare dei nuovi connotati non contemplati nello standard dell' Arricciato di Parigi. Stiamo parlando di una voluminosa arricciatura della testa ottenuta oltre che con la selezione anche con incroci con altre Razze. E' nata anche la pettorina e le spalline a "rosa". Insomma, era nata una nuova Razza alla quale fu dato il nome di ARRICCIATO GIGANTE ITALIANO abbreviato appunto con A.G.I.
Taglia: lunghezza minima cm. 21, forma proporzionata con la lunghezza del soggetto
Portamento: altero e maestoso, con coda allineata al tronco o leggermente cadente, angolatura sull'asse orizzontale di 60°
Piumaggio: morbido e fine, molto voluminoso, composto. Tutti i colori ammessi
Mantelli e Mazzetti: spalline con piume larghe, lunghe, molto estese conferenti un'arricciatura armonica e molto vaporosa. LE SPALLINE A ROSA formano una corolla con piume ricadenti in avanti e sui lati, dipartendosi da una zona centrale del dorso. Il mazzetto della groppa e quello dei fianchi completano il mantello e debbono essere vaporosi
Fianchi: ben sviluppati, ricurvi verso l'alto senza cedimenti. accostandosi vaporosamente alle ali e simmetrici
Pettorina e Addome: nella pettorina, le piume , dai lati, convergono verso l'alto in avanti formando un "ventaglio" e richiudendosi nella zona prossimale al collare, senza dar luogo a cavità. Nell'addome le piume tendono verso l'alto per raccordarsi con la pettorina, senza determinare vuoti. L'addome si presenta con una superficie molto mossa
Testa, Collo e Bavero ; LA TESTA a cappuccio, totale o parziale, trae origine dal bavero rialzato che è un connotato molto importante e caratterizzante dell' A.G.I. La testa deve essere rotondeggiante e molto voluminosa- IL BAVERO RIALZATO nella sua parte anteriore si fonde armoniosamente con le piume del collo conformato a GRONDAIA. La testa deve avere un becco conico a base larga, collo con piume direzionate verso l'alto che nella parte posteriore, nella regione interessante la nuca, formano il BAVERO RIALZATO
Ali: regolari e potenti, non cadenti e ben embricate. E' ammessa una leggera sovrapposizione delle punte
Arti inferiori: zampe grosse e robuste, garanti di una buona presa sul posatoio. Unghie attorcigliate o tendenti ad attorcigliarsi
Coda: omogenea, robusta, con estremità "quadrata", timoniere molto lunghe e diritte. Sopraccoda con numerose piume di gallo lunghe e falciformi e sottocoda ben raccolta e consistente
Condizioni: buona salute, pulizia, temperamenti vigile
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Gli allevatori italiani hanno sempre avuto una predilezione per i Canarini Arricciati, tanto che hanno "creato" il Gibber Italicus, il Padovano e il Fiorino. Sono riusciti ad aumentare sensibilmente anche la taglia del Parigino, fino a creare dei nuovi connotati non contemplati nello standard dell' Arricciato di Parigi. Stiamo parlando di una voluminosa arricciatura della testa ottenuta oltre che con la selezione anche con incroci con altre Razze. E' nata anche la pettorina e le spalline a "rosa". Insomma, era nata una nuova Razza alla quale fu dato il nome di ARRICCIATO GIGANTE ITALIANO abbreviato appunto con A.G.I.
Taglia: lunghezza minima cm. 21, forma proporzionata con la lunghezza del soggetto
Portamento: altero e maestoso, con coda allineata al tronco o leggermente cadente, angolatura sull'asse orizzontale di 60°
Piumaggio: morbido e fine, molto voluminoso, composto. Tutti i colori ammessi
Mantelli e Mazzetti: spalline con piume larghe, lunghe, molto estese conferenti un'arricciatura armonica e molto vaporosa. LE SPALLINE A ROSA formano una corolla con piume ricadenti in avanti e sui lati, dipartendosi da una zona centrale del dorso. Il mazzetto della groppa e quello dei fianchi completano il mantello e debbono essere vaporosi
Fianchi: ben sviluppati, ricurvi verso l'alto senza cedimenti. accostandosi vaporosamente alle ali e simmetrici
Pettorina e Addome: nella pettorina, le piume , dai lati, convergono verso l'alto in avanti formando un "ventaglio" e richiudendosi nella zona prossimale al collare, senza dar luogo a cavità. Nell'addome le piume tendono verso l'alto per raccordarsi con la pettorina, senza determinare vuoti. L'addome si presenta con una superficie molto mossa
Testa, Collo e Bavero ; LA TESTA a cappuccio, totale o parziale, trae origine dal bavero rialzato che è un connotato molto importante e caratterizzante dell' A.G.I. La testa deve essere rotondeggiante e molto voluminosa- IL BAVERO RIALZATO nella sua parte anteriore si fonde armoniosamente con le piume del collo conformato a GRONDAIA. La testa deve avere un becco conico a base larga, collo con piume direzionate verso l'alto che nella parte posteriore, nella regione interessante la nuca, formano il BAVERO RIALZATO
Ali: regolari e potenti, non cadenti e ben embricate. E' ammessa una leggera sovrapposizione delle punte
Arti inferiori: zampe grosse e robuste, garanti di una buona presa sul posatoio. Unghie attorcigliate o tendenti ad attorcigliarsi
Coda: omogenea, robusta, con estremità "quadrata", timoniere molto lunghe e diritte. Sopraccoda con numerose piume di gallo lunghe e falciformi e sottocoda ben raccolta e consistente
Condizioni: buona salute, pulizia, temperamenti vigile
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Re: Canarino A.G.I.
Bellissima scheda caro Max,complimenti.
Tutto corretto e molto belle anche le foto.
Vorrei aggiungere qualcosina da parte mia ,spiegando un pò la storia che ha portato alla creazione di questo Magnifico canarino totalmente made in Italy.Non avendola vissuta in prima persona,racconto quello che mi è stato spiegato e raccontanto da molti esperti e validi allevatori di arricciati.
Alla fine dei 2 conflitti mondiali in Italia erano pochi coloro che si potevano permettere qualche Parigino (credo che all'epoca costassero anche qualche milione di lire cadauno), di conseguenza i bravi allevatori italiani di Parigini iniziarono ad avere difficoltà ad accoppiare i propri canarini,perchè erano davvero pochi gli esemplari in giro per l'Italia.
A causa di questa necessità,si iniziarono ad accoppiare gli ultimi Parigini rimasti con i gorssi arricciati Olandesi; poi la mente di alcuni bravi allevatori italiani di Parigini partorì la geniale e brillante idea di accoppiarli con i grossi C.F.P.L ad es. il Crest , Norwich,Yorkshire.
Infatti il moderno canarino Agi, è il frutto di un'oculata selezione e di un mix di peculiarità attinte da altre razze:la maggiore taglia si è ottenuta dall'incrocio con lo “scomparso” originale Lancashire, il portamento eretto dallo Yorkshire, la testa imponente dal Crest e forse è stato usato anche il Norwich per dare rotondità alla testa,che prima risultava ovale nel Parigino.
Ognuna di queste caratteristiche è stata fissata grazie alla selezione,ed ha lasciato un'impronta indelebile nella genetica di questo canarino,dando vita a qualcosa di stupendo,qualcosa mai vista prima nel mondo dei canarini.
Questo spettacolare e maestoso canarino, dopo mille polemiche fù ufficializzato e riconosciuto a livello Internazionale, solo il 15 Gennanio del 2001 anche se molti parlavano di Agi già nel 1994.
Questo riconoscimento è stato possibile anche grazie alla tenacia degli allevatori Italiani, che avendo capito di aver creato qualcosa di nuovo, fondarono Il Club dell'Arricciato Gigante Italiano,che ogni anno organizza una splendida Mostra Specialistica a Vicenza dove si possono ammirare i migliori esemplari di Agi .
Un ringraziamento doveroso che mi sento di fare, và sicuramente ai bravissimi allevatori Italiani che hanno dato vita a tutto questo, in particolare i sig.ri Angelo Casasola (purtroppo non più tra noi), Sauro Canè e Luciano Viola, senza dimenticare anche tutti gli altri che oggi allevano gli Agi con grande passione ed esperienza.
Stefano D.P.
Tutto corretto e molto belle anche le foto.
Vorrei aggiungere qualcosina da parte mia ,spiegando un pò la storia che ha portato alla creazione di questo Magnifico canarino totalmente made in Italy.Non avendola vissuta in prima persona,racconto quello che mi è stato spiegato e raccontanto da molti esperti e validi allevatori di arricciati.
Alla fine dei 2 conflitti mondiali in Italia erano pochi coloro che si potevano permettere qualche Parigino (credo che all'epoca costassero anche qualche milione di lire cadauno), di conseguenza i bravi allevatori italiani di Parigini iniziarono ad avere difficoltà ad accoppiare i propri canarini,perchè erano davvero pochi gli esemplari in giro per l'Italia.
A causa di questa necessità,si iniziarono ad accoppiare gli ultimi Parigini rimasti con i gorssi arricciati Olandesi; poi la mente di alcuni bravi allevatori italiani di Parigini partorì la geniale e brillante idea di accoppiarli con i grossi C.F.P.L ad es. il Crest , Norwich,Yorkshire.
Infatti il moderno canarino Agi, è il frutto di un'oculata selezione e di un mix di peculiarità attinte da altre razze:la maggiore taglia si è ottenuta dall'incrocio con lo “scomparso” originale Lancashire, il portamento eretto dallo Yorkshire, la testa imponente dal Crest e forse è stato usato anche il Norwich per dare rotondità alla testa,che prima risultava ovale nel Parigino.
Ognuna di queste caratteristiche è stata fissata grazie alla selezione,ed ha lasciato un'impronta indelebile nella genetica di questo canarino,dando vita a qualcosa di stupendo,qualcosa mai vista prima nel mondo dei canarini.
Questo spettacolare e maestoso canarino, dopo mille polemiche fù ufficializzato e riconosciuto a livello Internazionale, solo il 15 Gennanio del 2001 anche se molti parlavano di Agi già nel 1994.
Questo riconoscimento è stato possibile anche grazie alla tenacia degli allevatori Italiani, che avendo capito di aver creato qualcosa di nuovo, fondarono Il Club dell'Arricciato Gigante Italiano,che ogni anno organizza una splendida Mostra Specialistica a Vicenza dove si possono ammirare i migliori esemplari di Agi .
Un ringraziamento doveroso che mi sento di fare, và sicuramente ai bravissimi allevatori Italiani che hanno dato vita a tutto questo, in particolare i sig.ri Angelo Casasola (purtroppo non più tra noi), Sauro Canè e Luciano Viola, senza dimenticare anche tutti gli altri che oggi allevano gli Agi con grande passione ed esperienza.
Stefano D.P.
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