Coccidiosi

Mauriziov ha scritto:Salve carissimi amici appassionati!
Come da titolo vorrei un po scambiare pareri su quella che è tra le più temute infezioni batteriche!
Che si fa per prevenirla?a volte non basta neanche la max pulizia!Una volta curata, il soggetto deve seguire una particolare alimentazione per riprendersi bene?
Maurizio :wink:

Massimo Riva ha scritto:Ciao Maurizio,per fortuna non ho mai avuto questo problema,comunque grazie alla tua domanda mi sono informato
I coccidi sono microrganismi che nella loro forma classica vivono all’interno delle cellule della mucosa intestinale. Per liberarsi ed uscire con le feci per infettare altri uccelli devono rompere la cellula e così facendo possono causare diarrea.
Solitamente quindi causano diarrea e calo di peso nell’uccello.
In alcuni casi e con maggior frequenta nei Silvani, possono entrare nel sangue ed andare a colonizzare il fegato e la milza.
Quest’ultima evenienza è naturalmente più grave ed a rischio di vita per l’animale.
I farmaci più utilizzati per la cura della coccidiosi sono i Sulfamidici. Questi non uccidono il Coccidio, ma ne impediscono la replicazione.
A dosaggi alti o con somministrazioni per tempi prolungati possono dare Sindrome Emorragica, con perdita di sangue dagli orifizi naturali (cloaca, naso, bocca).
Molto più moderni ed efficaci (uccidono i Coccidi!) sono i principi attivi: Clazuril e Toltrazuril, commercializzato con il nome di Appertex e Baycox.
Il Baycox 2,5%, a dosaggio da 1 a 2 ml per litro d’acqua, per un numero di giorni variabile da 1 a 7, consecutivi o spezzati, a seconda della patologia in oggetto..Aspettiamo lé risposte di altri,magari che hanno vissuto personalmente questo problema.Ciaooo e grazie per aver iniziato questa interessante discussione :grin: :grin: :grin:

CristianoFerrari ha scritto:Ciao Maurizio,come dice giustamente il Massimo,sono microorganismi e non batteri. I coccidi sono quasi sempre presenti,e' quando si moltiplicano che creano problemi,di solito questo accade non solo in caso di scarsa pulizia ma anche,e soprattutto,quando gli animali sono stressati (ad esempio sovraffollamento o gabbie troppo piccole),logicamente anche un'alimentazione equilibrata serve a dare benesere agli animali. :wink:

yokyok ha scritto:ciao,nemmeno io ho mai avuto il problema di un'infestazione da coccidi nonostante non usi le griglie sul fondo,ma la sepiolite(sabbia per gatti).Credo che sia dovuto al fatto che prima di immettere un qualsiasi ucc.nell'allevamento seguo una scrupolosa quarantena nella quale controllo con attenzione sia lo stato generale,sia il colore e la qualità delle feci.In tutte le gabbie,poi,non faccio mancare mai il Foniopaddy,un seme coccidiostatico di notevole efficacia.I coccidi vivono tranquillamente nall'intestino(asintomatici) e solo quando aumentano di numero creano problemi,quindi gli uccelli per istinto,se hanno qualche disturbo dovuto a ciò, divoreranno il Fonio fino a riportare l'infestazione a limiti di accettabilità.Successivamente,cibandosene di continuo,ma in quantità più modeste,terranno controllati i fastidiosi protozoi.Se invece capita un animale ormai con quadro clinico conclamato,la somministrzione di Baycox o altro(non sempre si trova)è indispensabile per riportare l'animale in salute.Ricordarsi poi di ricostituire la flora batterica con fermenti e\o probiotici.
:smile:

Mauriziov ha scritto:Grazie per le risposte!sapevo di aver sbagliato riguardo il fatto che non sono batteri ma oramai ho lasciato cosi com'era!riguardo al seme di cui parla si trova facilmente in commercio?c'è qualche prodotto/marca in particolare per ricostituire la flora batterica?grazie ancora

yokyok ha scritto:ciao,sì il Foniopaddy è abbastanza facile da trovare sia nei negozi"reali" :wink: che in quelli virtuali,non c'è marca,si chiama così.Per quanto riguarda i regolatori della flora batterica ,si può usare l'enterogermina classica per uso umano(8gocce in 100ml di acqua-in una fialetta ci sono 70 gocce) o i prodotti di varie marche che si trovano nei negozi di animali.

Mauriziov ha scritto:ah ok!farò in giro allora nei negozi nelle vicinanze sennò mi tocca ordinarlo via internet!grazie ancora per il consiglio non ero a conoscenza di questo seme e delle sue proprietà!

Cesare Frangella ha scritto:Ciao,
Sulla coccidiosi aviaria, ci sarebbe da scrivere un libro,
la prevenzione, la cura, i farmaci utilizzati, i vari e diversi trattamenti che vengono adottati dagli allevatori nelle diverse nazioni.
E da premettere che i coccidi albergano nell’apparato digerente dell’animale e restano stabili fino a quando non si innesca la proliferazione di questi, dovuta a fattori di umidita', stress, contatto con i coccidi defecati, ecc..
La coccidiosi colpisce prevalentemente i soggetti giovani.
I canarini convivono tranquillamente con questo protozoo (salvo qualche caso di soggetti debilitati), non serve fare
nessun tipo di trattamento preventivo o curativo, salvo in rari casi.
Basta seguire alcuni accorgimenti come la pulizia delle gabbie delle griglie e tutto fila liscio.
Non e' la stessa cosa con i cardellini, verzellini, e altri tipi di fringillidi che sono facile vittima di questo protozoo.

Per ovviare a questo problema, alcuni allevatori del nord Europa, ed anche Italiani fanno cure preventive per la coccidiosi usando dei coccidiostatici, tra questi l' ESB3, non commercializzato in Italia, pero' si trova tranquillamente, questo farmaco, lo usano in modi diversi, c'e' chi lo da in acqua, chi nel pastoncino, c'e' chi lo usa nel pastoncino tutto l'anno, o per 6 mesi, e chi fa trattamenti mensili da inizio muta fino ad un mese prima delle cove, e chi lo da ai piccoli dalla nascita fino a muta ultimata.

Alcuni allevatori usano anche il BAYCOX un coccidicida efficacissimo, anche questo viene usato in modi differenti, c'e' chi usa fare trattamenti preventivi con cadenza mensile, e chi lo usa solo in caso di bisogno.

Il Foniopaddy, provato sui cardellini parecchi anni fa, a me personalmente non ha dato nessun minimo risultato,
per me questo seme puo'servire a tutto tranne che alla cura o prevenzione della coccidiosi.

Al momento credo che non esistano prodotti migliori sul commercio dell' ESB3 e del BAYCOX per la prevenzione e la cura della coccidiosi.

Vi segnalo due ottimi link, che spiegano dettagliatamente che cosa e' la coccidiosi,
datecci un'occhiata
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Pamela ha scritto:Grazie Cesare.... come sempre sei di grande aiuto! :grin:

Mauriziov ha scritto:Grazie per la risposta!io ho l'impressione che giocano un ruolo importante anche gli sbalzi di temperatura ma è una mia ipotesi perchè a volte come già detto la massima pulizia non basta e i soggetti si ammalano proprio durante i primi temporali di settembre/ottobre.Ora non so se è legato al fatto che sono giovani o al fattore temperatura o entrambe!

yokyok ha scritto:ciao,sono d'accordo sulla cura,ma per quanto riguarda la prevenzione permettimi di dissentire,è un coccidiostatico naturale,certo non un coccidicida come il Baycox,e come coccidiostatico tiene controllata la quantità di coccidi,se somministrato continuamente funziona.Io lo uso per gli esotici,ma 2 anni fa ho allevato verdoni e cardellini per un amico e anche con loro non ho avuto problemi di coccidiosi benchè nell'allevamento di origine le cose non siano andate così bene.Poi ognuno si comporta come crede.Certo se la malattia è conclamata ci vuole la cura,ma come preventivo io lo trovo valido.

Cesare Frangella ha scritto:Si Maurizio,
La massima pulizia in allevamento, non e' che risolve il problema, ma riduce di molto il rischio di contaminazione, sopratutto nei giovani perche' ancora privi di anticorpi.
I coccidi in particolari condizioni di temperatura ed umidità diventano infestanti, quindi alle prime pioggie, e con variazione di temperatura si sviluppano in modo incontrollato.
E' da tenere presente che i coccidi sono gia' presenti nei soggetti in allevamento, pero', se poi sussistono condizioni favorevoli di temperatura, circa (25 - 30°C) e di umidità relativa circa(80 - 85%), il parassita compie la fase definitiva di sviluppo ed è di nuovo infestante, rimanendo attivo per lunghi periodi data la sua resistenza agli agenti ambientali.

Cesare Frangella ha scritto:Ciao yokyok
non metto in dubbio quello che dici sul foniopaddy e sulla tua esperienza ed uso in allevamento, e come dici tu, ognuno si comporta come crede.
Io ripeto, resto scetticissimo sulle proprieta coccidiostatiche di questo seme.

Il foniopaddy "digitaria exili", dal punto di vista nutrizionale ha un valore equivalente più o meno a quello del riso, ha un alto contenuto proteico, alto contenuto in metionina e cistina, ma povero in triptofano. Il livello di metionina è il doppio di quello delle proteine delle uova, ha un buon livello di lipidi, ha un buon contenuto di calcio e fosforo magnesio e zinco, tra le vitamine troviamo tiamina e riboflavina. Un altro vantaggio è che è privo di glutine, ma ricco di fibre, lo si raccomanda per problemi digestivi, questo e' tutto.

Sono stati pubblicati pochissimi studi sulle possibili proprietà terapeutiche dei semi di fonio.
Si dice, ma "scentificamente non e' stato accertato" che nel seme del fonio sono presenti un gruppo di sostanze polifenoliche , queste sembrano possedere attività antibatterica, anti­infiammatoria, antivirale, queste azioni, pero', sono dovute sicuramente al loro elevato potere anti-ossidante.
Non esistono ad oggi, studi scientifici che accertano la reale efficacia preventiva di questo seme sulla coccidiosi,
se sul forum c'e' qualcuno che ne e' a conoscenza , sarei molto grato che me lo segnalasse.

Mauriziov ha scritto:Ma quindi fornire un coccidiostatico nelle giornate piu umide o comunque periodicamente non recherebbe nessun danno al soggetto?ma se ho capito bene bloccherebbe semplicemente il proliferarsi spontaneo dei coccidi?
Ad esempio coccidiol della pagnini andrebbe bene come coccidiostatico da fornire periodicamente?
Maurizio

Cesare Frangella ha scritto:Si maurizio, hai capito bene, i coccidiostatici, mantengono stabile il proliferarsi dei coccidi.
Non sono sicuro al 100%, ma non credo che un coccidiostatico dato in giusta dose puo' provocare danno alla salute degli uccelli.
Ad esempio per i polli di allevamento, vendono i mangimi anticoccidiosi, se questi, procurassero danni alla salute del pollo, e di conseguenza alla salute umana, sarebbero stati aboliti gia' da un pezzo, e gia' da questo si puo capire che non reca danno (sempre usando dosaggi appropriati).
Non ho mai usato il coccidiol, si tratta sempre di un coccidiostatico, pero' non so dirti la reale efficacia.

Mauriziov ha scritto:C'è qualche coccidiostatico consigliato?o seguono tutti lo stesso principio attivo di fondo?

Cesare Frangella ha scritto:Il principio attivo e' diverso tra i vari coccidiostatici.

il sulfaclorpirazina e' il principio attivo dell'ESB3
Questa molecola, non ha azione battericida, e non a nessuna azione sulla flora batterica buona, che normalmente risiede nell'intestino dei volatili , e quindi abbiamo la continuazione della sintesi da parte della flora batterica di vitamine importanti per la vita del soggetto.

La sulfaclorpirazina, il cotrimossazolo, la doxicillina o la sulfachinalossina, molecole contenute nella maggior parte degli altri coccidiostatici in commercio, sono coccidiostatici, ma anche batteriostatici, e con dosaggi elevati diventano dei battericidi, questi intaccano tutta la flora batterica, sia quella buona che i coccidi. Dopo il trattamento, e' consigliabile fornire vitamina k e probiotici
Chi piu' chi meno, sono efficaci, pero' e' da preferiore la molecola della sulfaclorpirazina

Mauriziov ha scritto:Ok grazie!si trova facilmente in farmacia o è difficile?

Cesare Frangella ha scritto:In italia il farmaco non e' in vendita nelle farmacie,
lo puoi trovare in alcuni negozi ornitologici.

robi 10 ha scritto:

Cesare Frangella ha scritto:Ciao,
Sulla coccidiosi aviaria, ci sarebbe da scrivere un libro,
la prevenzione, la cura, i farmaci utilizzati, i vari e diversi trattamenti che vengono adottati dagli allevatori nelle diverse nazioni.
E da premettere che i coccidi albergano nell’apparato digerente dell’animale e restano stabili fino a quando non si innesca la proliferazione di questi, dovuta a fattori di umidita', stress, contatto con i coccidi defecati, ecc..
La coccidiosi colpisce prevalentemente i soggetti giovani.
I canarini convivono tranquillamente con questo protozoo (salvo qualche caso di soggetti debilitati), non serve fare
nessun tipo di trattamento preventivo o curativo, salvo in rari casi.
Basta seguire alcuni accorgimenti come la pulizia delle gabbie delle griglie e tutto fila liscio.
Non e' la stessa cosa con i cardellini, verzellini, e altri tipi di fringillidi che sono facile vittima di questo protozoo.

Per ovviare a questo problema, alcuni allevatori del nord Europa, ed anche Italiani fanno cure preventive per la coccidiosi usando dei coccidiostatici, tra questi l' ESB3, non commercializzato in Italia, pero' si trova tranquillamente, questo farmaco, lo usano in modi diversi, c'e' chi lo da in acqua, chi nel pastoncino, c'e' chi lo usa nel pastoncino tutto l'anno, o per 6 mesi, e chi fa trattamenti mensili da inizio muta fino ad un mese prima delle cove, e chi lo da ai piccoli dalla nascita fino a muta ultimata.

Alcuni allevatori usano anche il BAYCOX un coccidicida efficacissimo, anche questo viene usato in modi differenti, c'e' chi usa fare trattamenti preventivi con cadenza mensile, e chi lo usa solo in caso di bisogno.

Il Foniopaddy, provato sui cardellini parecchi anni fa, a me personalmente non ha dato nessun minimo risultato,
per me questo seme puo'servire a tutto tranne che alla cura o prevenzione della coccidiosi.

Al momento credo che non esistano prodotti migliori sul commercio dell' ESB3 e del BAYCOX per la prevenzione e la cura della coccidiosi.

Vi segnalo due ottimi link, che spiegano dettagliatamente che cosa e' la coccidiosi,
datecci un'occhiata
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CIAO CESARE IO ESB3 NON SONO RIUSCITOA TROVARLO DA NESSUNA PARTE MI PUOI DARE QUALCHE CONSIGLIO DOVE TROVARLO'
CIAO
GRAZIE

Cesare Frangella ha scritto:Ciao Robi,
l'ESB3, lo trovi di sicuro alla mostra di Reggio Emilia, parecchi importatori di uccelli, e anche negozianti presenti negli stand della mostra, lo vendono.