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PORTULACA (portulaca oleracea)
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PORTULACA (portulaca oleracea)
Famiglia: Portulacaceae
Nomi volgari: porcellana, procacchia, procaccia, sportellacchia.
Etimologia: il nome generico e della famiglia, deriva dal latino “portula” = “piccola porta”, in riferimento al frutto a capsula che si apre per mezzo di un coperchietto come una piccola porta; il nome generico deriva dal latino "oleraceus" = "pianta coltivata", a indicare l’impiego alimentare della pianta.
Morfologia:
pianta annua, di aspetto erbaceo, dotata di fusti prostrato-striscianti, eretti in situazioni di scarsa illuminazione, lisci, carnosi, cavi, spesso rossastri, molto ramificati; alta sino a 30 cm.
Le foglie verde chiaro, carnose e sessili sono alternate spatolate, ovali, glabre, lunghe sino a 3 cm, verticillate attorno ai fiori.
Fiori piccoli per nulla appariscenti, gialli, con 4-6 petali, si aprono per poche ore durante il mattino, solamente quando c'è il sole, sono solitari o riuniti in gruppetti di 2-5.
I frutti sono capsule membranose contenenti molti semi.
Distribuzione – habitat – fioritura:
originaria dell'Eurasia , diffusa in quasi tutte le regioni del mondo, in Italia è comune infestante in tutto il territorio; cresce senza problemi in qualsiasi terreno, si adatta ai suoli sabbiosi e detritici, infestante delle colture, la si trova facilmente nei campi, nei luoghi incolti, nelle aree antropizzate, soprattutto su suoli pesanti.
Fiorisce da maggio ad ottobre sino a 1.700 m.
Proprietà ed usi:
erba acida, rinfrescante, antiscorbutica, depurativa, vermifuga, febbrifuga, diuretica, tonica.
In medicina, per uso interno, in caso di dissenteria, enterite acuta, emorroidi ed emorragie post-partum. Per uso esterno in caso di foruncoli, punture d’api ed eczema.
Studi recenti hanno dimostrato come la Portulaca oleracea sia una ricca fonte di acidi grassi omega-3, probabilmente importanti per la prevenzione degli attacchi cardiaci e nell’aumento delle difese del sistema immunitario.
Già nota agli antichi Egizi, questa pianta compare nella letteratura medica cinese attorno al 500, è oggi coltivata come verdura in diverse parti del mondo, soprattutto in Francia.
In cucina le foglie dal sapore acidulo, crude o cotte, si consumano in insalata e mescolate all’acetosa; sono utilizzate per preparare minestre saporite e rinfrescanti., si possono conservare sottaceto.
Uso in ornicoltura:
ottima e molto appetita sia dagli adulti che dai novelli
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]
Nomi volgari: porcellana, procacchia, procaccia, sportellacchia.
Etimologia: il nome generico e della famiglia, deriva dal latino “portula” = “piccola porta”, in riferimento al frutto a capsula che si apre per mezzo di un coperchietto come una piccola porta; il nome generico deriva dal latino "oleraceus" = "pianta coltivata", a indicare l’impiego alimentare della pianta.
Morfologia:
pianta annua, di aspetto erbaceo, dotata di fusti prostrato-striscianti, eretti in situazioni di scarsa illuminazione, lisci, carnosi, cavi, spesso rossastri, molto ramificati; alta sino a 30 cm.
Le foglie verde chiaro, carnose e sessili sono alternate spatolate, ovali, glabre, lunghe sino a 3 cm, verticillate attorno ai fiori.
Fiori piccoli per nulla appariscenti, gialli, con 4-6 petali, si aprono per poche ore durante il mattino, solamente quando c'è il sole, sono solitari o riuniti in gruppetti di 2-5.
I frutti sono capsule membranose contenenti molti semi.
Distribuzione – habitat – fioritura:
originaria dell'Eurasia , diffusa in quasi tutte le regioni del mondo, in Italia è comune infestante in tutto il territorio; cresce senza problemi in qualsiasi terreno, si adatta ai suoli sabbiosi e detritici, infestante delle colture, la si trova facilmente nei campi, nei luoghi incolti, nelle aree antropizzate, soprattutto su suoli pesanti.
Fiorisce da maggio ad ottobre sino a 1.700 m.
Proprietà ed usi:
erba acida, rinfrescante, antiscorbutica, depurativa, vermifuga, febbrifuga, diuretica, tonica.
In medicina, per uso interno, in caso di dissenteria, enterite acuta, emorroidi ed emorragie post-partum. Per uso esterno in caso di foruncoli, punture d’api ed eczema.
Studi recenti hanno dimostrato come la Portulaca oleracea sia una ricca fonte di acidi grassi omega-3, probabilmente importanti per la prevenzione degli attacchi cardiaci e nell’aumento delle difese del sistema immunitario.
Già nota agli antichi Egizi, questa pianta compare nella letteratura medica cinese attorno al 500, è oggi coltivata come verdura in diverse parti del mondo, soprattutto in Francia.
In cucina le foglie dal sapore acidulo, crude o cotte, si consumano in insalata e mescolate all’acetosa; sono utilizzate per preparare minestre saporite e rinfrescanti., si possono conservare sottaceto.
Uso in ornicoltura:
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