Il nostro settore è in crisi?

Francesco stuppello:
Buon pomeriggio a tutti,
vorrei aprire questa discussione, con la speranza che sia utile e costruttiva per tutti noi, per capire esattamente il nostro hobby dove sta andando?
Spesso leggo, che il nostro hobby è in crisi, che non si vendono più uccelli.
Spesso molti di noi parlano con i pensieri degli altri e non sono attenti al mondo che li circonda, ne si curano di controllare effettivamente se quanto riportato da taluni corrisponda al vero, nei numeri oppure sono frasi campate in aria?
Analizziamo il primo punto, il nostro settore è in crisi? E’ vero che c’è carenza di “vocazioni” e di nuovi iscritti?
Nell’era di internet e della play station, in cui i giovani, hanno scambiato il calcio giocato con le gambe, a quello giocato con le dite su una tastiera o su un joystick, nell’era in cui le relazioni fisiche si stanno per sostituire con quelle virtuali, ci sono ancora giovani disposti a lavare beverini e pulire gabbie? A mio avviso si!
Qualche anno fa, la F.O.I. senza concorrenze di altre Federazioni, riusciva a stento a superare i sedicimila iscritti, quando mi iscrissi io nella prima metà degli anni duemila, la F.O.I. aveva superato i diciottomila, negli ultimi anni ha superato la quota di ventimila iscritti!!!
Quattromila iscritti in più!! Stiamo parlando di un incremento del 25%, se questo si può definire perdita di interesse verso il nostro hobby, allora quando erano in meno di quindicimila, come dovevano essere definiti? Quattro gatti?
Secondo punto, c’è crisi perché si vendono meno uccelli?
In parte penso che sia naturale, visto che siamo in piena recessione globale, quindi non essendo noi angeli del mercato, non siamo esenti dal vortice che sta portando a picco l’intero sistema economico occidentale!
Ma se ci fermiamo un attimo e esaminiamo bene, forse non è proprio come si crede, almeno nel nostro hobby, molti ritengono che ci siano meno cessioni, perché ci sono meno richieste, rispetto all’offerta.
Ma ci siamo mai chiesti se c’è troppa offerta rispetta alla domanda?
Facendo un esempio nel mio settore, gli I.E.I., molti lamentano il fatto, che non si riescono a cedere più i cardellini, che ci sono poche richieste, che restano non ceduti troppi esemplari! Io penso che anche qui, se esaminiamo bene, non è solo una questione legata alla mancanza di moneta sonante degli ultimi tempi, ma perché oggi, si producono troppi uccelli rispetto a prima, perché gli acquirenti di ieri, sono diventati i “venditori” di oggi, perché prima quando uno era bravo faceva 10 cardellini l’anno, quindi bastavano 4 acquirenti che prendevano una coppia a testa e una la si teneva per se e via piazzate tutti i novelli. E tutti felici, gli uccelli si cedono con facilità!!!!!
Oggi invece se ne fai 30, dici che ne hai fatto pochi!!! Alcuni ne fanno 100 e si lamentano…… “potevo farne di più se solo…..” ti dicono…..
Ma scusate, ma dove vogliamo arrivare? Si sa che il mercato assorbe fino ad un certo punto, dopo è normale che si satura e l’esubero resta nelle gabbie!!! Come ogni cosa al mondo!!!
Quindi 8 anni fa uno faceva 10 cardellini, ne cedeva 8 ed era contento, oggi ne fa 100, ne cede 50 ed è triste perché ne ha venduto solo la metà!!!! Vi sembra un ragionamento logico? Ne ha ceduti ben 42 in più!!!!!
Quindi a mio avviso non è in crisi il settore, semplicemente la domanda pur essendo aumentata, oggi riscontra troppa offerta, bisogna solo sapersi accontentare.

Mi scuso se non è la sezione giusta, ma non sapevo dove postarlo.

Cristiano ferrari:
Ciao Francesco,ottimo spunto di discussione!
C'e' crisi? Secondo me si,ma e' la crisi che ci portiamo dietro in ogni settore,quindi si riflette anche su un mercato come il nostro che appartiene al "superfluo".
Io per ora faccio parte della categoria di quelli "sempre in perdita",ovvero le spese superano di gran lunga i ricavi e questo mi ha indotto anche ad essere piu' "oculato" in fase di acquisto.
Ad esempio,se devo prendere una coppia di cardellini ci penso un milione di volte e,se riesco,compro da chi conosco e so come alleva.
L'invenduto,secondo me,dipende anche dalla pessima qualita' degli animali sul mercato,uccelli diventati ormai delle farmacie ambulanti che campano solo il tempo di arrivare a casa e sistemarli in gabbia....

Francesco stuppello ha scritto:
Penso che tutti siamo in costante perdita, è un hobby, quindi è normale che lo sia.
A riguardo alla scarsa qualità o farmacie ambulanti, penso che questi due opzioni, siano nate soprattutto per la mania di molti, di trasformare questo hobby in un business.
Per diversi allevatori, l'importante è la quantità e non la qualità.

Massimo riva ha scritto:
Argomento interessante Francesco La mia opinione è che la crisi la sentono solo quelli allevatori che vogliono(non sto a dire giustamente o ingiustamente)lucrare su quello che è e deve essere in primis un hobby.Vista la crisi economica,e come dici tu,un sempre maggior numero di uccelli di certe specie,è logico ne vendano meno....forse sarebbe l'ora che certi prezzi tornassero alla normalità consentendo anche ai piu giovani di potersi cimentare con l'allevamento di certe specie,proibitive per le loro tasche.Logicamente Cristiano obbietterà che come hanno i soldi per comprarsi i vestiti firmati devono averli anche per il loro hobby...ma io penso a altri giovani,non quelli Tutto il resto mi sembra proceda bene,vedo le Mostre sempre piene,la nostra Federazione tiene alla crisi...e non lamentiamoci dei 5 euro di aumento,che io ho votato positivamente,sono una sciochezza in confronto a tutti gli aumenti che si sono verificati nei vari servizi che la Federazione ci offre,il primo che mi viene in mente è l'aumento della spedizione di IO....

Cristiano ferrari ha scritto:
Massimo,lo sai come la penso....chi e' agli inizi (sia esso giovane oppure no) deve partire per gradi,poi man mano che il tempo passa,se la passione rimane tale e non e' un fuoco di paglia,aumentera' la "difficolta'" delle razze allevate.
Quella dei prezzi e' la solita balla in difesa del "tutto e subito",una coppia di cardellini nostrani certificati e anellati la trovi a 100-120 euri,praticamente risparmi un mese di uscite al weekend e te la porti a casa.

Giuseppe valendino ha scritto:
Penso che non vi sia discussione in merito: il nostro settore è in forte crisi: la vedono tutti meno i vertici della Federazione. Non capisco tutto l'ottimismo di Riva. Dove sono le mostre «sempre piene»? Sono assolutamente fiducioso per il futuro, ma il presente è da paura. E lo sanno bene tutte le persone che come me sono trent'anni in FOI. Canarini a 6.5 euro (in negozio) e un sacco di scagliola a 29 euro. E questo solo per antipasto. Abbiamo avuto un calo nelle iscrizioni, le riviste del settore sono al palo, le mostre Reggio e C.I a parte - ripeto -ingabbiano sempre meno. E quest'anno con la stagione cove che abbiamo avuto sarà anche peggio. E cosa facciamo in questi frangenti? Ci dividiamo e aumentiamo i costi. Complimenti di cuore.

giuseppe valendino ha scritto:
Abbiamo avuto un calo nelle iscrizioni, le riviste del settore sono al palo, le mostre Reggio e C.I a parte - ripeto -ingabbiano sempre meno. E quest'anno con la stagione cove che abbiamo avuto sarà anche peggio.


Si conoscono i dati degli iscritti F.O.I. 2010 e 2011?

Massimo riva ha scritto:
Ciao Francesco,ne abbiamo parlato alla riunione delle Associazioni a Piacenza.Io adesso non ricordo i numeri precisi ma un migliaio non hanno rinnovato,un po cacciatori che si sono iscritti ad una nuova realtà fatta a misura per loro,nel bergamasco e bresciano un po per via della crisi economica che sta investendo tutto il mondo.Gli iscritti comunque sono oltre ventimila,un crescendo negli ultimi anni.Spero al piu presto di poter essere piu preciso.

Massimo Riva ha scritto:

giuseppe valendino ha scritto:
Penso che non vi sia discussione in merito: il nostro settore è in forte crisi: la vedono tutti meno i vertici della Federazione. Non capisco tutto l'ottimismo di Riva. Dove sono le mostre «sempre piene»? Sono assolutamente fiducioso per il futuro, ma il presente è da paura. E lo sanno bene tutte le persone che come me sono trent'anni in FOI. Canarini a 6.5 euro (in negozio) e un sacco di scagliola a 29 euro. E questo solo per antipasto. Abbiamo avuto un calo nelle iscrizioni, le riviste del settore sono al palo, le mostre Reggio e C.I a parte - ripeto -ingabbiano sempre meno. E quest'anno con la stagione cove che abbiamo avuto sarà anche peggio. E cosa facciamo in questi frangenti? Ci dividiamo e aumentiamo i costi. Complimenti di cuore.


Ciao Giuseppe,il mio ottimismo deriva dal fatto che,girando parecchie Mostre,negli ultimi anni,ho visto un crescendo continuo,dai dati in mio possesso,dati detti a voce dai vari Segretari di Associazioni,gli ingabbi sono aumentati.e poi inevitabile che ci sia crisi,quella cè in tutti i settori ma,a parere mio,il nostro tiene bene.Poi problemi cè nè sono sicuramente...