Google Translate
Cerca
Ultimi argomenti attivi
I postatori più attivi del mese
Nessun utente |
Statistiche
Abbiamo 977 membri registratiL'ultimo utente registrato è Patsrelygro
I nostri utenti hanno pubblicato un totale di 139624 messaggi in 7177 argomenti
IL TARASSACO-come somministrarlo!
+8
Ivo Multipass
maurizio lorenzini
bobo
Cristiano Ferrari
g_iuseppe
sandro mauri
Lorenzo1989
davide c
12 partecipanti
Pagina 2 di 2
Pagina 2 di 2 • 1, 2
Re: IL TARASSACO-come somministrarlo!
Ciao io preferisco andarlo a reperire nei campi,dove non c'e smog ho altro,ma se proprio lo vuoi seminare ti consiglio nella terra,e non ne i vasi,come spiega Sandro potresti avere problemi e insuccessi.
davide c- Senior Mod
- Messaggi : 4981
Data d'iscrizione : 13.12.11
Età : 44
Località : palermo
Re: IL TARASSACO-come somministrarlo!
Coltivare il tarassaco
La coltivazione del tarassaco non richiede quasi nessun intervento.
Seminare in primavera, direttamente a dimora, distanziando i semi di 25-30 cm, e interrandoli a una profondità di mezzo centimetro.
Il tarassaco è una pianta perenne, e anche se la sua rosetta di foglie scompare se l'inverno è troppo rigido, la radice sopravvive e genera nuove foglie fresche in primavera.
Il tarassaco è coltivabile in vaso, purchè particolarmente largo.
Necessita di esposizione soleggiata, e tollera bene anche i terreni più aridi, anche se deve essere irrigato regolarmente se si vuole utilizzarlo.
LINK : [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]
La coltivazione del tarassaco non richiede quasi nessun intervento.
Seminare in primavera, direttamente a dimora, distanziando i semi di 25-30 cm, e interrandoli a una profondità di mezzo centimetro.
Il tarassaco è una pianta perenne, e anche se la sua rosetta di foglie scompare se l'inverno è troppo rigido, la radice sopravvive e genera nuove foglie fresche in primavera.
Il tarassaco è coltivabile in vaso, purchè particolarmente largo.
Necessita di esposizione soleggiata, e tollera bene anche i terreni più aridi, anche se deve essere irrigato regolarmente se si vuole utilizzarlo.
LINK : [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]
Ivo Multipass- Senior Mod
- Messaggi : 5278
Data d'iscrizione : 11.12.11
Età : 64
Località : DESIO (MB)
Re: IL TARASSACO-come somministrarlo!
Io raccolgo i fiori e li tengo nel vaso con l'acqua,cosi' ne ho per una settimana o piu'
Re: IL TARASSACO-come somministrarlo!
Ragazzi come ho sempre sostenuto la fortuna di non vivere in citta' e' troppo importante me ne accorgo quando vado in campagna
si puo' dare di tutto di piu' e tutto fresco ai nostri beniamini ... bisogna mollare la citta' ma qualcuno non ci sente
si puo' dare di tutto di piu' e tutto fresco ai nostri beniamini ... bisogna mollare la citta' ma qualcuno non ci sente
francoma- Sponsor
- Messaggi : 7070
Data d'iscrizione : 28.02.12
Età : 72
Località : genova
enricopini- Senior
- Messaggi : 1349
Data d'iscrizione : 14.12.11
Età : 71
Località : Grosio ( sondrio)
sandro mauri- Senior Mod
- Messaggi : 15022
Data d'iscrizione : 07.09.12
Età : 61
Località : milano provincia
Re: IL TARASSACO-come somministrarlo!
un vero paradiso per i cardellini in natura
g_iuseppe- Divulgatore
- Messaggi : 5507
Data d'iscrizione : 01.11.12
Località : Matera
guanda80- Senior Mod
- Messaggi : 6498
Data d'iscrizione : 13.12.11
Età : 43
Località : Caselle di Sommacampagna
Re: IL TARASSACO-come somministrarlo!
io ce l ho in giardino
cmq vi posto delle informazioni utili sul tarassaco:
Il Tarassaco (Taraxacum officinale), detto anche dente di leone e soffione, cresce spontaneamente in tutta Italia - dal mare ad oltre i 2.000 m. di altitudine - spesso con carattere infestante, nei boschi, prati e terreni incolti, lungo le strade, sui muri, nelle sconnessure dei marciapiedi. È una pianta tipica del clima temperato e, pur non presentando particolari esigenze vegetative, predilige maggiormente un terreno sciolto in spazi soleggiati o a mezz'ombra. Il tarassaco è una pianta erbacea perenne, di altezza compresa tra i 30-90 cm.. Presenta una grossa radice a fittone, con fusto strutturato a formare un ombrello, glabro e lattiginosi con diramazioni che portano all'apice una singola infiorescenza giallo-dorata, detta capolino. Da ogni fiore si sviluppa un achenio o frutto secco indeiscente, privo di endosperma e provvisto del caratteristico pappo: un ciuffo di peli bianchi che agendo come un paracadute, agevola la dispersione mediante il vento del frutto, quando questo si stacca dal capolino. La fioritura inizia in primavera e può protrarsi fino all'autunno.
L'impollinazione è di norma entomogama, ossia tramite insetti (imenotteri, ditteri e lepidotteri) e come già detto può avvenire anche grazie al “volo” del pappo supportato dal vento (disseminazione anemofila). Dalla radice si sviluppa, a livello del suolo, una rosetta basale di foglie munite di gambi corti e sotterranei. Le foglie possono essere erette o striscianti il terreno, la loro forma è lanceolata, oblunghe e lobate, con margine dentato (da qui il nome volgare di “dente di leone”), l’apice è spesso triangolare. La pianta fresca di tarassaco contiene oltre alla cellulosa, una serie di sostanze bioattive che rendono il tarassaco un gradito e salutare alimento vegetale per i nostri volatili. La foglia contiene particolarmente: steroidi, flavonoidi (glucosidi dell'apigenina e luteolina); vitamine B1, B2, C, E, sesquiterpenlattoni, acido taraxinico e taraxacolidi, triterpeni, taraxacosidi, acido linolico, acido linolenico e sali minerali. Dal punto di vista farmacologico, le proprietà del tarassaco sono da attribuirsi essenzialmente ad una sostanza amara: la tarassicina, ed all'inulina.
Questa pianta trova largo impiego nella fitoterapia per le sue proprietà stimolanti sui processi digestivi; moderne ricerche hanno confermato che il tarassaco ha effettivamente proprietà coleretiche (favorisce la secrezione della bile), colagoghe (stimola il deflusso biliare) e diuretiche. Utile in caso di itterizia, stitichezza cronica, colesterolo elevato, calcoli biliari, insufficienza epatica: la sua somministrazione tende a normalizzare i valori delle transaminasi seriche. La pianta ha proprietà amaro-toniche e digestive utili per l’inappetenza (scarso appetito) e le dispepsie (disturbi della digestione). Il tarassaco è ritenuto infine blando lassativo (favorisce l’evacuazione delle feci).
L’uso prolungato può avere perciò effetti lassativi. Come per tutte le piante raccolte sui campi per alimentare i nostri uccellini, si consiglia di raccogliere il tarassaco in luoghi quanto più incontaminati, lontani da centri urbani e strade trafficate, a meno che l’allevatore disponga di una piccola serra dove poter coltivare questa pianta in modo naturale e protetto, senza l’ausilio di pesticidi ed altre sostanze chimiche. Il tarassaco è una pianta che esige poche cure, prosperando come essenza spontanea ed infestante. Della pianta vanno raccolte le foglie ed i fiori immaturi allo stato lattiginoso, pare che questi ultimi stimolino gli uccelli ad imbeccare i nidiacei. Ovviamente è preferibile che le parti utilizzate siano prima lavate e ben asciugate. Il vegetale può essere fornito due o tre volte a settimana, ovviamente senza esagerare.
cmq vi posto delle informazioni utili sul tarassaco:
Il Tarassaco (Taraxacum officinale), detto anche dente di leone e soffione, cresce spontaneamente in tutta Italia - dal mare ad oltre i 2.000 m. di altitudine - spesso con carattere infestante, nei boschi, prati e terreni incolti, lungo le strade, sui muri, nelle sconnessure dei marciapiedi. È una pianta tipica del clima temperato e, pur non presentando particolari esigenze vegetative, predilige maggiormente un terreno sciolto in spazi soleggiati o a mezz'ombra. Il tarassaco è una pianta erbacea perenne, di altezza compresa tra i 30-90 cm.. Presenta una grossa radice a fittone, con fusto strutturato a formare un ombrello, glabro e lattiginosi con diramazioni che portano all'apice una singola infiorescenza giallo-dorata, detta capolino. Da ogni fiore si sviluppa un achenio o frutto secco indeiscente, privo di endosperma e provvisto del caratteristico pappo: un ciuffo di peli bianchi che agendo come un paracadute, agevola la dispersione mediante il vento del frutto, quando questo si stacca dal capolino. La fioritura inizia in primavera e può protrarsi fino all'autunno.
L'impollinazione è di norma entomogama, ossia tramite insetti (imenotteri, ditteri e lepidotteri) e come già detto può avvenire anche grazie al “volo” del pappo supportato dal vento (disseminazione anemofila). Dalla radice si sviluppa, a livello del suolo, una rosetta basale di foglie munite di gambi corti e sotterranei. Le foglie possono essere erette o striscianti il terreno, la loro forma è lanceolata, oblunghe e lobate, con margine dentato (da qui il nome volgare di “dente di leone”), l’apice è spesso triangolare. La pianta fresca di tarassaco contiene oltre alla cellulosa, una serie di sostanze bioattive che rendono il tarassaco un gradito e salutare alimento vegetale per i nostri volatili. La foglia contiene particolarmente: steroidi, flavonoidi (glucosidi dell'apigenina e luteolina); vitamine B1, B2, C, E, sesquiterpenlattoni, acido taraxinico e taraxacolidi, triterpeni, taraxacosidi, acido linolico, acido linolenico e sali minerali. Dal punto di vista farmacologico, le proprietà del tarassaco sono da attribuirsi essenzialmente ad una sostanza amara: la tarassicina, ed all'inulina.
Questa pianta trova largo impiego nella fitoterapia per le sue proprietà stimolanti sui processi digestivi; moderne ricerche hanno confermato che il tarassaco ha effettivamente proprietà coleretiche (favorisce la secrezione della bile), colagoghe (stimola il deflusso biliare) e diuretiche. Utile in caso di itterizia, stitichezza cronica, colesterolo elevato, calcoli biliari, insufficienza epatica: la sua somministrazione tende a normalizzare i valori delle transaminasi seriche. La pianta ha proprietà amaro-toniche e digestive utili per l’inappetenza (scarso appetito) e le dispepsie (disturbi della digestione). Il tarassaco è ritenuto infine blando lassativo (favorisce l’evacuazione delle feci).
L’uso prolungato può avere perciò effetti lassativi. Come per tutte le piante raccolte sui campi per alimentare i nostri uccellini, si consiglia di raccogliere il tarassaco in luoghi quanto più incontaminati, lontani da centri urbani e strade trafficate, a meno che l’allevatore disponga di una piccola serra dove poter coltivare questa pianta in modo naturale e protetto, senza l’ausilio di pesticidi ed altre sostanze chimiche. Il tarassaco è una pianta che esige poche cure, prosperando come essenza spontanea ed infestante. Della pianta vanno raccolte le foglie ed i fiori immaturi allo stato lattiginoso, pare che questi ultimi stimolino gli uccelli ad imbeccare i nidiacei. Ovviamente è preferibile che le parti utilizzate siano prima lavate e ben asciugate. Il vegetale può essere fornito due o tre volte a settimana, ovviamente senza esagerare.
felino87- Simpatizzante
- Messaggi : 305
Data d'iscrizione : 22.03.13
davide c- Senior Mod
- Messaggi : 4981
Data d'iscrizione : 13.12.11
Età : 44
Località : palermo
Re: IL TARASSACO-come somministrarlo!
Purtroppo io il tarassaco, l'erbe selvatiche (quelle poche che conosco) le posso dare solo quando vado in campagna e x loro e' una leccornia
devo imparare a conoscerne molte altre che ci sono ma mi devo solo basare sulle foto non c'e' nessuno che mi dice questa si questa no
devo imparare a conoscerne molte altre che ci sono ma mi devo solo basare sulle foto non c'e' nessuno che mi dice questa si questa no
francoma- Sponsor
- Messaggi : 7070
Data d'iscrizione : 28.02.12
Età : 72
Località : genova
Re: IL TARASSACO-come somministrarlo!
Ciao Franco abbiamo una vasta disposizione di schede tecniche con foto,puoi dare un'occhiata e consultarle oppure apri un post dove inserisci domanda e foto della pianta che vorresti somministrare saremo lieti di poterti aiutare,intanto ti allego il link con tutte le schede delle piante ed erbe prative.... [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]
davide c- Senior Mod
- Messaggi : 4981
Data d'iscrizione : 13.12.11
Età : 44
Località : palermo
Pagina 2 di 2 • 1, 2
Pagina 2 di 2
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
|
|
Dom Gen 09, 2022 9:58 am Da giorgio giusini
» una storia mai finita
Dom Nov 21, 2021 11:52 am Da Ivo Multipass
» SALUTI : APPELLO A TUTTI
Dom Mag 17, 2020 12:51 pm Da pastoncino13
» Esercitazione scuola canto
Dom Nov 03, 2019 9:24 am Da Fargus
» Inserimento foto dal proprio pc
Dom Mar 31, 2019 12:38 pm Da Fargus
» Dare il Curry al cardellino
Ven Nov 30, 2018 6:48 pm Da Fargus
» Semi ********* selvatico
Mar Nov 27, 2018 9:18 pm Da Fargus
» Peperoncino di Cayenna? Sì, diamolo in allevamento.
Mar Nov 27, 2018 9:07 pm Da Fargus
» Ciao sono Andrea
Dom Set 09, 2018 9:54 am Da Mauro73