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Una breve avventura
4 partecipanti
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Una breve avventura
Ero a cambiare i fondi agli uccellini con Roberto , in casa. Fuori diluviava e i cani erano sul terrazzo.
Improvvisamente ho sentito un colpo, sembrava un misto fra muro e clangore di ringhiera, così mi sono voltata verso la porta finestra della cucina, credendo che uno dei cani avesse rovesciato qualche vaso.
Bambi era schizzata verso il vetro e un vaso stava rotolando sul pavimento del terrazzone. Ma assieme al vaso, qualcos'altro stava rotolando sul pavimento o per meglio dire stava annaspando.
Un grosso uccello si era schiantato contro la ringhiera ed era incastrato con la testa fra le sbarre e sbatacchiava con le ali cercando di rialzarsi da terra.
Ancora prima di accorgermi che era una splendida femmina di fagiano, Danko ha avuto solo un attimo di esitazione e gli è piombato addosso.
La sua bocca si è stretta attorno alla schiena della piumata e ha iniziato a scuoterla con la testa.
"Un fagiano!" Come una lipa sono schizzata verso la finestra e mi sono fiondata con solo pantaloni e reggiseno sotto il diluvio. Danko ha alzato la testa per guardarmi.
"Danko, lascia" gli ho detto.
In un attimo la grossa fagiana era fra le mie braccia, mentre Roberto era rimasto in cucina, ancora sorpreso dalla scena.
La piumata mi guardava da un lato della testa con il becco aperto e il respiro affannoso, ma non accennava a muoversi e ben presto si è calmata.
La tenevo contro il mio petto, come faccio con il falco per fargli sentire la mia tranquillità e protezione.
Le sue piume erano completamente bagnate, ma il colore grigio-marron cosparso di macchie nere per mimetizzarsi nella vegetazione era qualcosa di spettacolare. Il becco dritto aveva una sfumatura rossastra sulla punta e gli occhi vispi, arancioni, con l'iride nera, guizzavano assieme alla testa analizzando la stanza in cui si trovava.
Gli agapornis, incuriositi, erano scesi dai trespoli per avvicinarsi alle sbarre.
Mentre Roberto era andato a cercare una scatola dove sistemarla in attesa di farla riprendere, ho controllato che non avesse ferite. Fortunatamente quello scemo di un cagnolone voleva solo giocare e non aveva stretto la presa, non le aveva tolto neanche una piuma.
Il suo petto era molto caldo e la pancia bella rotonda. Le zampette grigie erano morbide, rese lucide dal bagnato e le unghiette corte e perfette si appoggiavano sul mio braccio senza graffiare.
Curiosa e domestica, la fagiana è rimasta così fino a che non l'ho messa nello scatolone. Mai e poi mai l'avrei data al falco
Mentre la portavamo in macchina fino a casa mia, la signorina ha cercato così tanto di uscire che alla fine aveva aperto lo scatolone e pigoleggiava per il bagagliaio fino a che non l'ho ripresa e messa di nuvo dentro.
A casa dai miei le ho prearato un pò di pane inzuppato con della frutta che ha becchettato con gusto ai miei piedi, confermandomi il fatto che fosse domestica, ma la negazione di mia madre a detenerla, nonostante potessimo è stata troppo forte e purtroppo nemmeno Roberto aveva lo spazio per prenderla fino al momento della denuncia di detenzione al comune.
Così, una volta averla vista mangiare e aver visto che stava bene, l'abbiamo portata vicino alla zona dove è capitata da noi, vicino al corso d'acqua perchè ormai, per la nidificazione, vanno tutte vicino ai fiumi e canali.
L'abbiamo dovuta lanciare per farla andare via, ma alla fine ha preso il volo. Ovviamente...prenderemo dei fagiani per il pollaio più avanti già da tempo di pensavo e l'arriva di una mezza-selvatica mi ha confermato il mio amore anche per questi animali da cortile.
Improvvisamente ho sentito un colpo, sembrava un misto fra muro e clangore di ringhiera, così mi sono voltata verso la porta finestra della cucina, credendo che uno dei cani avesse rovesciato qualche vaso.
Bambi era schizzata verso il vetro e un vaso stava rotolando sul pavimento del terrazzone. Ma assieme al vaso, qualcos'altro stava rotolando sul pavimento o per meglio dire stava annaspando.
Un grosso uccello si era schiantato contro la ringhiera ed era incastrato con la testa fra le sbarre e sbatacchiava con le ali cercando di rialzarsi da terra.
Ancora prima di accorgermi che era una splendida femmina di fagiano, Danko ha avuto solo un attimo di esitazione e gli è piombato addosso.
La sua bocca si è stretta attorno alla schiena della piumata e ha iniziato a scuoterla con la testa.
"Un fagiano!" Come una lipa sono schizzata verso la finestra e mi sono fiondata con solo pantaloni e reggiseno sotto il diluvio. Danko ha alzato la testa per guardarmi.
"Danko, lascia" gli ho detto.
In un attimo la grossa fagiana era fra le mie braccia, mentre Roberto era rimasto in cucina, ancora sorpreso dalla scena.
La piumata mi guardava da un lato della testa con il becco aperto e il respiro affannoso, ma non accennava a muoversi e ben presto si è calmata.
La tenevo contro il mio petto, come faccio con il falco per fargli sentire la mia tranquillità e protezione.
Le sue piume erano completamente bagnate, ma il colore grigio-marron cosparso di macchie nere per mimetizzarsi nella vegetazione era qualcosa di spettacolare. Il becco dritto aveva una sfumatura rossastra sulla punta e gli occhi vispi, arancioni, con l'iride nera, guizzavano assieme alla testa analizzando la stanza in cui si trovava.
Gli agapornis, incuriositi, erano scesi dai trespoli per avvicinarsi alle sbarre.
Mentre Roberto era andato a cercare una scatola dove sistemarla in attesa di farla riprendere, ho controllato che non avesse ferite. Fortunatamente quello scemo di un cagnolone voleva solo giocare e non aveva stretto la presa, non le aveva tolto neanche una piuma.
Il suo petto era molto caldo e la pancia bella rotonda. Le zampette grigie erano morbide, rese lucide dal bagnato e le unghiette corte e perfette si appoggiavano sul mio braccio senza graffiare.
Curiosa e domestica, la fagiana è rimasta così fino a che non l'ho messa nello scatolone. Mai e poi mai l'avrei data al falco
Mentre la portavamo in macchina fino a casa mia, la signorina ha cercato così tanto di uscire che alla fine aveva aperto lo scatolone e pigoleggiava per il bagagliaio fino a che non l'ho ripresa e messa di nuvo dentro.
A casa dai miei le ho prearato un pò di pane inzuppato con della frutta che ha becchettato con gusto ai miei piedi, confermandomi il fatto che fosse domestica, ma la negazione di mia madre a detenerla, nonostante potessimo è stata troppo forte e purtroppo nemmeno Roberto aveva lo spazio per prenderla fino al momento della denuncia di detenzione al comune.
Così, una volta averla vista mangiare e aver visto che stava bene, l'abbiamo portata vicino alla zona dove è capitata da noi, vicino al corso d'acqua perchè ormai, per la nidificazione, vanno tutte vicino ai fiumi e canali.
L'abbiamo dovuta lanciare per farla andare via, ma alla fine ha preso il volo. Ovviamente...prenderemo dei fagiani per il pollaio più avanti già da tempo di pensavo e l'arriva di una mezza-selvatica mi ha confermato il mio amore anche per questi animali da cortile.
Re: Una breve avventura
ma se era domestica riuscirà a sopravvivere libera in natura?
g_iuseppe- Divulgatore
- Messaggi : 5507
Data d'iscrizione : 01.11.12
Località : Matera
Re: Una breve avventura
Allora, i fagiani si adattano facilmente alla vita in natura e vengono allevati dai cacciatori allo scopo di essere liberati nel periodo di riproduzione(adesso) per avere più prede a disposizione nei periodi invernali.
Si nascondono facilmente, mangiano insetti, germogli, erbe,frutta e in allevamento vengono nutriti a pane, granaglie, frutta varia per tenerli in carne nel caso in cui fossero allevate a scopo alimentare.
Ovviamente a caccia può capitare l'esemplare domestico e quindi facilmente catturabile ed esemplari nati in natura da esemplari di cattività, ma paurosi e difficili da prendere.
Si nascondono facilmente, mangiano insetti, germogli, erbe,frutta e in allevamento vengono nutriti a pane, granaglie, frutta varia per tenerli in carne nel caso in cui fossero allevate a scopo alimentare.
Ovviamente a caccia può capitare l'esemplare domestico e quindi facilmente catturabile ed esemplari nati in natura da esemplari di cattività, ma paurosi e difficili da prendere.
g_iuseppe- Divulgatore
- Messaggi : 5507
Data d'iscrizione : 01.11.12
Località : Matera
Re: Una breve avventura
è solo uno smile che fa il segno ok
g_iuseppe- Divulgatore
- Messaggi : 5507
Data d'iscrizione : 01.11.12
Località : Matera
Re: Una breve avventura
Bella storia a lieto fine ,e' vero anche a me e' capitato anni fa in campagna ,di imbattermi in una fagiana stava ferma che se avessi voluto la potevo prendere ,sono quelle che mollano x la caccia praticamente sono come galline , poi quando aprono la caccia apriti cielo
francoma- Sponsor
- Messaggi : 7070
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Età : 72
Località : genova
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