Google Translate
Cerca
Ultimi argomenti attivi
I postatori più attivi del mese
Nessun utente |
Statistiche
Abbiamo 977 membri registratiL'ultimo utente registrato è Patsrelygro
I nostri utenti hanno pubblicato un totale di 139624 messaggi in 7177 argomenti
TAVOLA DI FELTCH
+3
guanda80
massimo riva
Cristiano Ferrari
7 partecipanti
Pagina 1 di 1
TAVOLA DI FELTCH
TAVOLA DI FELTCH
Coefficiente o percentuale di consanguineità:
Per consanguineità si intende l'accoppiamento che si discosta dalla media della popolazione per quanto riguarda il suo coefficente di in-breeding o line-breeding.
Se un maschio viene accoppiato con le sue figlie, i prodotti saranno consanguinei nella proporzione del 25%.
Se queste figlie sono di nuovo accoppiate col maschio originale, si avrà un altro grado di consanguineità del 12.5 % per un totale del 37,5%.
Se il maschio originale dovesse ancora essere usato per fecondare le ultime figlie, si avrebbe un ulteriore aumento del 6.25% per un totale del 43,75%, ad un così alto livello di consanguineità molto probabilmente andremo incontro a inconvenienti
Allevare per 2 o 3 generazioni unendo dei parenti stretti non credo che sia un metodo molto funzionale di selezione perchè operando in questo modo si ottiene solo di ripartire da zero (cioè da un patrimonio genetico non stabile) ogni 2 o 3 generazioni!
La consanguineità va utilizzata come strumento selettivo costantemente avendo però l'accortezza di allevare 3 o più linee da utilizzare poi per eventuali (pochi) tagli di sangue.
Se ben applicata, e disponendo del giusto numero di riproduttori, la consanguineità può essere continuata per un tempo indefinito.
Bisogna però applicare un rigido programma di selezione scartando non solo i soggetti fuori standard, ma anche tutti quelli poco fertili, delicati, eccessivamente nervosi, ecc.
Si dice che dopo la 5 generazione non ci sia più una parentela genetica tra due riproduttori, ma zootecnicamente parlando, un certo grado di omozigosi è presente in ogni unione tra appartenenti alla medesima razza.
Quello che cambia è solo il coefficente di consanguineità stessa adottata.
Uno degli schemi che si possono seguire partendo con una coppia di soggetti è la tabella di FELCH allegata, che consente di giungere fino alla quinta generazione prima di dover immettere sangue nuovo.
La tabella di FELTCH mette in evidenza quanto detto sopra e detta le linee guida per l'allevamento selettivo.
La tabella evidenziando sulla linea maschile gli accoppiamenti del maschio capostipite con M1 ed F2 innalzando ovviamente la percentuale di consanguineita'.La prima cosa che si nota è che dagli F3 in poi il capostipite non viene più usato ma al suo posto si usa un suo figlio e da questo accoppiamento in poi si abbassa il livello di consanguineita' col maschio capostipite.
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]
Se guardate attentamente la traccia evidenziata della colonna centrale nella tavola in verde e vi soffermate sulle percentuali di sangue di maschio e femmina che sono nei grafici a torta noterete che gli accoppiamenti sono fatti in modo da ottenere a ogni generazione successiva almeno una coppia di mezzosangue che periodicamente viene usata per riequilibrare la percentuale di consanguineita'.
Gli accoppiamenti in consanguineita' controllata servono a creare una linea di sangue cioè portare allo stato omozigote dei caratteri eterozigoti e quindi renderli trasmissimili con maggior facilita' alla prole.
Fra i rischi della consanguineita' troppo spinta c'è quello di portare alla luce anche caratteri indesiderati che magari fino a quel momento erano latenti , di abbassare la fertilita' del gruppo e di ridurre la taglia.
Quindi alla fine ci vuole un po' di giusta misura senza mai esagerare tenendo un occhio al genotipo e uno al fenotipo per non rischiare poi di estinguere le caratteristiche che si volevano preservare anche se a volte gli schemi fatti a tavolino per selezionare una linea non trovano riscontro pratico dagli accoppiamenti.
Questo potrebbe forse essere anche questa è una delle chiavi di un allevamento in purezza di successo.
Spesso, anzi troppo spesso, la realtà cozza contro quelle che sono le nostre teorie genetiche.
Purtroppo, un allevatore deve decidere che strada intraprendere nella scelta delle sue strategie di selezione.
Infatti, le decisioni da prendere se volessimo creare una linea pura per i caratteri che ci interessano non sarebbero le stesse se l'intento è di produrre una linea rustica.
Un modo giusto per iniziare è quello di creare almeno due linee consanguinee ma non collegate tra loro da parentela genetica e incrociarle poi tra di loro.
Coefficiente o percentuale di consanguineità:
Per consanguineità si intende l'accoppiamento che si discosta dalla media della popolazione per quanto riguarda il suo coefficente di in-breeding o line-breeding.
Se un maschio viene accoppiato con le sue figlie, i prodotti saranno consanguinei nella proporzione del 25%.
Se queste figlie sono di nuovo accoppiate col maschio originale, si avrà un altro grado di consanguineità del 12.5 % per un totale del 37,5%.
Se il maschio originale dovesse ancora essere usato per fecondare le ultime figlie, si avrebbe un ulteriore aumento del 6.25% per un totale del 43,75%, ad un così alto livello di consanguineità molto probabilmente andremo incontro a inconvenienti
Allevare per 2 o 3 generazioni unendo dei parenti stretti non credo che sia un metodo molto funzionale di selezione perchè operando in questo modo si ottiene solo di ripartire da zero (cioè da un patrimonio genetico non stabile) ogni 2 o 3 generazioni!
La consanguineità va utilizzata come strumento selettivo costantemente avendo però l'accortezza di allevare 3 o più linee da utilizzare poi per eventuali (pochi) tagli di sangue.
Se ben applicata, e disponendo del giusto numero di riproduttori, la consanguineità può essere continuata per un tempo indefinito.
Bisogna però applicare un rigido programma di selezione scartando non solo i soggetti fuori standard, ma anche tutti quelli poco fertili, delicati, eccessivamente nervosi, ecc.
Si dice che dopo la 5 generazione non ci sia più una parentela genetica tra due riproduttori, ma zootecnicamente parlando, un certo grado di omozigosi è presente in ogni unione tra appartenenti alla medesima razza.
Quello che cambia è solo il coefficente di consanguineità stessa adottata.
Uno degli schemi che si possono seguire partendo con una coppia di soggetti è la tabella di FELCH allegata, che consente di giungere fino alla quinta generazione prima di dover immettere sangue nuovo.
La tabella di FELTCH mette in evidenza quanto detto sopra e detta le linee guida per l'allevamento selettivo.
La tabella evidenziando sulla linea maschile gli accoppiamenti del maschio capostipite con M1 ed F2 innalzando ovviamente la percentuale di consanguineita'.La prima cosa che si nota è che dagli F3 in poi il capostipite non viene più usato ma al suo posto si usa un suo figlio e da questo accoppiamento in poi si abbassa il livello di consanguineita' col maschio capostipite.
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]
Se guardate attentamente la traccia evidenziata della colonna centrale nella tavola in verde e vi soffermate sulle percentuali di sangue di maschio e femmina che sono nei grafici a torta noterete che gli accoppiamenti sono fatti in modo da ottenere a ogni generazione successiva almeno una coppia di mezzosangue che periodicamente viene usata per riequilibrare la percentuale di consanguineita'.
Gli accoppiamenti in consanguineita' controllata servono a creare una linea di sangue cioè portare allo stato omozigote dei caratteri eterozigoti e quindi renderli trasmissimili con maggior facilita' alla prole.
Fra i rischi della consanguineita' troppo spinta c'è quello di portare alla luce anche caratteri indesiderati che magari fino a quel momento erano latenti , di abbassare la fertilita' del gruppo e di ridurre la taglia.
Quindi alla fine ci vuole un po' di giusta misura senza mai esagerare tenendo un occhio al genotipo e uno al fenotipo per non rischiare poi di estinguere le caratteristiche che si volevano preservare anche se a volte gli schemi fatti a tavolino per selezionare una linea non trovano riscontro pratico dagli accoppiamenti.
Questo potrebbe forse essere anche questa è una delle chiavi di un allevamento in purezza di successo.
Spesso, anzi troppo spesso, la realtà cozza contro quelle che sono le nostre teorie genetiche.
Purtroppo, un allevatore deve decidere che strada intraprendere nella scelta delle sue strategie di selezione.
Infatti, le decisioni da prendere se volessimo creare una linea pura per i caratteri che ci interessano non sarebbero le stesse se l'intento è di produrre una linea rustica.
Un modo giusto per iniziare è quello di creare almeno due linee consanguinee ma non collegate tra loro da parentela genetica e incrociarle poi tra di loro.
massimo riva- Admin
- Messaggi : 15569
Data d'iscrizione : 08.12.11
Età : 58
Località : Lavagna(GE)
Re: TAVOLA DI FELTCH
grazie max....è molto più intuitiva dell'altra, anche se l'altra non era complicata...io volevo provare ad applicarla...speriamo in bene...
guanda80- Senior Mod
- Messaggi : 6498
Data d'iscrizione : 13.12.11
Età : 43
Località : Caselle di Sommacampagna
Re: TAVOLA DI FELTCH
Lancashire grazie del link
Graziano73- Junior Mod
- Messaggi : 11661
Data d'iscrizione : 30.05.12
Età : 50
Località : Sangiustino (PG)
Re: TAVOLA DI FELTCH
Qualcuno ha già provato ad "applicare" questa tavola?
Problemi?
Mi par di capire che devo chiedere in che rapporto di consanguineità si trova la mia coppia capostipite.
Problemi?
Mi par di capire che devo chiedere in che rapporto di consanguineità si trova la mia coppia capostipite.
Re: TAVOLA DI FELTCH
ciao. se leggi l'articolo vedi che i problemi ci sono senz'altro.pastoncino13 ha scritto:Qualcuno ha già provato ad "applicare" questa tavola?
Problemi?
Mi par di capire che devo chiedere in che rapporto di consanguineità si trova la mia coppia capostipite.
attratto dal link
Le conseguenze negative sono:
• riduzione della fecondità
• riduzione delle prestazioni fisiche e della taglia
• modificazioni comportamentali
• possibile minore resistenza nei confronti dei fattori ambientali in quanto sono carenti gli ammortizzatori genetici per superare variazioni climatiche, infezioni, variazioni alimentari,ecc.
cmq dipende cosa allevi e che scopo hai nell tuo allevamento.
io ho allevato canarini da canto e puntavo sempre sul maschio/femmina migiore, cercando di avere quel sangue piu possibile nella prole. cioe accopiavo le sue figlie/figli con quell maschio/femmina che io consideravo megliore.
pero non esagerando piu do 4-5 generazioni.
personalmente non ho mai voluto accopiare tra fratelli/sorelle. ho visto casi horribili di canarini ottenuti da genitori fratelli/sorelle.
questo e valido anche nei cararini di colore. se ne ha un soggeto con della piuma bellissima, si cerca di ottenere il piu possibile da quell soggeto accoppiando in consanguineità
andiok- Senior Mod
- Messaggi : 1877
Data d'iscrizione : 13.12.11
Età : 43
Località : Albania, Tirana
Pagina 1 di 1
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
Dom Gen 09, 2022 9:58 am Da giorgio giusini
» una storia mai finita
Dom Nov 21, 2021 11:52 am Da Ivo Multipass
» SALUTI : APPELLO A TUTTI
Dom Mag 17, 2020 12:51 pm Da pastoncino13
» Esercitazione scuola canto
Dom Nov 03, 2019 9:24 am Da Fargus
» Inserimento foto dal proprio pc
Dom Mar 31, 2019 12:38 pm Da Fargus
» Dare il Curry al cardellino
Ven Nov 30, 2018 6:48 pm Da Fargus
» Semi ********* selvatico
Mar Nov 27, 2018 9:18 pm Da Fargus
» Peperoncino di Cayenna? Sì, diamolo in allevamento.
Mar Nov 27, 2018 9:07 pm Da Fargus
» Ciao sono Andrea
Dom Set 09, 2018 9:54 am Da Mauro73