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Il dr. Lorenz e il ciuffolotto

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Il dr. Lorenz e il ciuffolotto Empty Il dr. Lorenz e il ciuffolotto

Messaggio Da andiok Dom Dic 25, 2011 5:34 am

piergiovanni tosco ha scritto:IL DR. LORENZ E IL CIUFFOLOTTO

Konrad Lorenz, premio Nobel per la medicina 1973, è celebre per due suoi libri: « Egli parlava con i mammiferi, gli uccelli e i pesci » e « ".
"Una storia naturale del male "
che riassumono una vita di studi e di osservazioni sui costumi ed il comportamento degli animali e danno - rileva la motivazione del premio Nobel - un grande contributo allo studio e alla comprensione del comportamento dell' uomo nella società sia primitiva che moderna.


I libri di Lorenz - osserva il prof. Gonnissen in un recente articolo sulla rivista delI'AOB belga - sono di enorme importanza per ornicoltori e non dovrebbero mancare in nessuna biblioteca di amatore e di associazione.
Gonnissen ha fatto in detto articolo un estratto di osservazioni sul ciuffolotto molto interessanti da cui, a nostra volta, stralciamo i passi più notevoli.

I piacere di vivere con gli uccelli

"Uno non immagina neanche il senso di intimità che dà una gabbia con una coppia di ciuffolotti.
Il canto discreto, rauco ma armonioso del maschio è meravigliosamente distensivo; e la sua parata dignitosamente misurata e cortese, le attenzioni tastanti che testimonia alla femmina sono le cose più gioiose che può offrire urag gabbia d'uccelli ». ( ~ Egli parlava ... », pag. 117).
In questa specie, in cui le coppie vivono assieme per lunghi anni, la femmina occupa una volta per tutte il rango superiore. La femmina ciuffolotto è costantemente un po' aggressiva; non è raro che colpisca can il becco il marito ed anche nel cerimoniale detto . flirt au bec » nel quale il suo saluto, benché rigorosamente ritualizzato, contiene uoa pronta di aggressività. Il maschio, al contrario, non morde e non becca mai la sua femmina.

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Beccate e ordine gerarchico

Se si giudica troppo superficialmente l'ordine gerarchico tra gli sposi in base a quello che becca ed a quello che non becca si concluderebbe che 1a femmina è indubbiamente superiore al maschio. Ma osservando la questione più profondamente si giunge alla conclusione opposta. Infatti quando il ciuffolotto riceve un colpo di becco da parte della sposa, il suo atteggiamento non è di sottomissione ed ancora meno di paura, al contrario assume un'attitudine di superiorità sessuale o di tenerezza. Per cui i colpi di becco della femmina non lo mettono per nulla in una posizione d'inferiorità gerarchica.
Al contrario, la sua passività, il modo d'incassare i colpi della spala senza diventare aggressivo e, soprattutto, senza perdere la sua carica sessuale, gli dà un aspetto di superiorità e evidentemente, non soltanto all'osservatore umano ». (« L'Aggressione ... », pag. 138).

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Rituali animali e costumi umani

« Così la superiorità sociale della femmina nel ciuffolotto non è che apparente e dovuta alle « inibizioni cavalleresche » che impediscono al maschio di bastonare la sgasa.
Comparando i costumi umani ai rituali animali si può constatare ttn comportamento di forma malto analogo a quella dell'uomo di civiltà accidentale, Anche negli Stati Uniti, feudo senza riserve della dorma, un uomo realmente sottomesso non è apprezzato.

Quelle che si pretende dall' uomo ideale, è che - a dispetto della sua superiorità sia fisica che intellettuale - si sottometta alle leggi regolate ritualmente dai piccali capricci della sua piccola donna. E' sintomatico che esulta, per designare l'uomo veramente sottomesso, quindi spregevole, un' espressione ricavata dal comportamento animale, ossia « becked », beccato dalla gallina. Questa aggettivazione illustra vero gallo non si lascia mai beccare da una gallina, sia anche la favorita ». (« L'aggressione ... » gag. 141).

Significato gerarchico dell'ímbeccamento del partner

« Nel piccione, negli uccelli cantari e nei pappagalli, esiste un rituale strano che ha un rapporto misterioso con l'ordine gerarchico della coppia:
l' imbeccamento del partner.

E' interessante rilevare come quest'azione, che gli osservatovi superficiali ritengono tana specie di sbaceiucchiamento, non rappresenti soltanto un dovere sociale, ma nello stesso tempo privilegio riservato ai maschi, con molta proprietà quello che c'è di anormale nella sottomissione maschile dato che un dividuo di rango superiore.
In realtà ciascuno degli sposi preferirebbe nutrire l'altro che essere da lui nutri secondo il principio che è pYeferibile dare che ricevere nel caso in cui l'alimento è rigurgitato dal gozzo, che è meglio restituire che prendere.

In certe favorevoli circostanze si può osservare cerve sia necessario un dibattito di precedenza tra i due sposi per sapere qual'è destinato a recitare il ruolo meno desiderato del piccolo che apre il becco per essere nutrito ...

Nel ciuffolotto, in cui le coppie restano unite tutto l'anno, accade che il maschio inizia la muta prima della femmina, cadendo a causa di ciò ad un minimo di ambizioni sessuali e sociali, al contrario della sposa che, sotto quest'aspetto, si difende ancora molto bene. E in questo caso è la femmina che alimenta lo sposo indebolito.

Interpretazione errata

L'osservatore uomo trova allora commovente che una sposa curi con tanto amore il marito debole, mentre noi - per quello che abbiamo appena detto - riteniamo questa interpretazione erronea, dato che, ancor prima di questo momento, la femmina avrebbe alimentato ben volentieri il maschio se i rapporti di dominanza dovuti ai rispettivi ranghi gerarchici non glielo avessero impedito. . » (« L'Aggressione ... », pag. 140).
« La principale e la più antica esperienza biologica che l'uomo abbia mai effettuato - scrisse Lorenz - è l'addomesticamento degli animali domestici », ricorda il prof. Gonnissen, e sarebbe opportuno, a suo parere, che questo processo proseguisse senza interruzione da parte degli allevatori nei riguardi non solo del ciuffolotto, ma di tutte le specie di uccelli che vivono nelle nostre voliere per essere ammirati e studiati

Conservare le qualità d'indipendenza e di sopravvivenza degli uccelli allevati

Anche a nostro parere questo studio è indispensabile per riuscire ad offrire le condizioni minime indispensabili alla loro riproduzione in prigionia e quindi a salvarle domani da un'eventuale estinzione.


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Ma l' allevatore deve anche sapere che lo stato di prigionia e l' addomesticamento provocano il decadimento o la totale distruziane delle capacità difensive di un'animale, di riadattamento alla libertà e di autonomia, per cui ad evitare mutazioni a catena o adattamenti a sistemi e condizioni di vita diversi da quelli vissuti per millenni dalla specie, col risultato di avere alla fine un uccello diverso somaticamente, come abitudini, costumi e comportamenti, può essere conveniente allevarli in uno stato di semiselvatichezza in ampie voliere, con alimenti il più possibile naturali, perché soltanto così è possibile mantenerli, per un certo periodo di tempo, belli, diversi e completi per l'ambiente che li ha formati e che bisognerebbe ricostruire artificialmente. Le implicazioni d'ordine pratico nella riproduzione in prigionia delle specie non domestiche (per coppia fissa, con la sola femmina, a mezzo di nutrici, imbeccamento a mano, etc ) in relazioni alle osservazioni del dr. Lorenz qui esposte, che sono molte, ogni allevatore potrebbe scoprirle e valutarle da sé, anche se la loro grande importanza potrebbe indurci a riprendere e sviluppare più estesamente l'argomento.

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